Nel concorso per l’anno scolastico 2010-2011 erano 190; in quelli per l’anno scolastico 2011 – 2012 erano 337
Come volevasi dimostrare, grazie alla brillante sentenza del Tram che ha cancellato il requisito della conoscenza delle lingue nazionali quale criterio d’ammissione per partecipare ai concorsi di docente di scuola cantonale, il numero di aspiranti docenti frontalieri è esploso.
La situazione prima della decisione del Tram era la seguente: chi non aveva le competenze linguistiche richieste veniva scartato fin dall’inizio. Una soluzione tutt’altro che discriminatoria, dal momento che non veniva introdotto un requisito speciale in più per i candidati non svizzeri. Il requisito valeva per tutti. Se poi le scuole italiane non insegnano il francese e il tedesco, il problema non è certo nostro, ma degli amici d’Oltreconfine.
Ovviamente si trattava di un escamotage volto a favorire gli aspiranti insegnanti ticinesi. Favorire l’assunzione di Ticinesi nella situazione occupazionale attuale è una priorità assoluta ed indiscutibile. Perché non ci si venga a raccontare la storiella che non si trovano aspiranti docenti ticinesi e quindi è necessario “importare” insegnanti dalla Vicina Penisola.
Il Tram tuttavia nei mesi scorsi ebbe brillantemente a decidere che il requisito delle conoscenze linguistiche inserito nei concorsi d’assunzione ostacolava la libera circolazione delle persone. Infatti. Nessuno lo nega. Era stato creato proprio per questo. Tanto per una volta che il Consiglio di Stato ci aveva azzeccato…
Ostacolare la libera circolazione delle persone è una priorità politica, economica e sociale in Ticino, e non sta né in cielo né in terra che a mettersi di traverso, sabotando gli interessi del Cantone, sia un tribunale ticinese. Va da sé che la sentenza in questione ha avuto in Italia ampia eco mediatica. Nel caso in cui ci fosse qualche disoccupato italiano che non aveva ancora trovato la via della dogana.
Soluzione-bidone
La soluzione proposta in alternativa dal Tram è un bidone inverosimile. Utilizzare le lingue come requisito preferenziale. Ciò significa, e lo ammette lo stesso governo cantonale rispondendo ad un’interrogazione leghista sul tema, che bisogna iniziare tutta la procedura d’assunzione del docente frontaliere (lavoro in più per il Cantone) e poi con la scusa del requisito preferenziale si potrà forse evitare di assumerlo, andando naturalmente incontro a ricorsi.
Ci si dimentica inoltre di dire che il docente frontaliere non solo non conosce le lingue nazionali, ma non conosce nemmeno il nostro territorio. Anzi, magari viene pure qui a sputare nel piatto dove mangia, ossia a parlar male della Svizzera. Ci sono docenti universitari frontalieri che fanno proprio questo. Per cui non si vede perché la stessa cosa non dovrebbe capitare anche a livello di docenti cantonali.
In ogni caso, carta canta: in particolare, cantano le cifre dei concorsi per docenti delle scuole cantonali per l’anno scolastico 2011 – 2012, specie se raffrontate a quelle dell’anno precedente.
Per l’anno scolastico 2010 – 2011 infatti al concorso per docenti cantonali i partecipanti totali sono stati 1863, di cui 190 frontalieri.
Per l’anno scolastico 2011 – 2012, invece, i partecipanti erano in totale 2064 ed i frontalieri 337. Morale della favola: dopo la sentenza del Tram, gli aspiranti docenti frontalieri, se non sono raddoppiati, poco ci manca.
E con la situazione occupazionale italiana sempre più allo sfascio, con sempre più giovani laureati che lavorano come precari nei call center per 800 euro al mese, non ci vuole molta fantasia per immaginare cosa ci riserva il futuro.
Senza dimentica che ad ogni occasione le principali testate giornalistiche italiane invitano i propri lettori a cercare lavoro in Ticino. Una scuola ticinese in mano a docenti frontalieri sarebbe una catastrofe. Ed è proprio questo lo scenario che il Tram ci ha preparato.