A Novazzano lunedì sera tre malviventi si sono introdotti in un’abitazione di via Resiga: hanno minacciato con un’arma un uomo e si sono fatti aprire la cassaforte. Dopodiché gli hanno legato le mani e l’hanno chiuso in una stanza da letto.
In Ticino simili episodi fino a qualche anno fa non succedevano. Sono l’ennesimo regalo, e pazienza se ci ripetiamo, della devastante libera circolazione delle persone. I criminali che commettono queste aggressioni sono tutti stranieri. “Bisogna aprirsi” starnazzano i rottamatori della Svizzera, Burkhalter in testa. “Bisogna aprirsi”, gracchiano i politikamente korretti, e chi non è d’accordo viene delegittimato come un becero populista e razzista che non ha diritto di parola.
Ecco il risultato delle “aperture” scriteriate.
E’ quindi evidente che bisogna fare retromarcia, ma a tutto gas. Come scrivevamo la scorsa settimana, la kompagna Simonetta Sommaruga, esponente del partito $ocialista che vuole l’adesione alla fallita UE, invece di annunciare e disannunciare visite in Ticino, aggiungendo al menefreghismo bernese anche la presa in giro, se vuole guadagnare qualche punto nel nostro Cantone cominci con il sospendere l’accordo di Schengen.
Ciliegine sulla torta
Come ciliegina sulla torta, e non si tratta proprio di una ciliegina, ricordiamo che da quest’anno è in vigore a pieno titolo la libera circolazione anche con Romania e Bulgaria, ciò che ha già suscitato reazioni in Germania la quale teme, a ragione, l’immigrazione di massa (sic) nel proprio Stato sociale.
Grazie alla libera circolazione delle persone ed ai fallimentari accordi di Schengen, i cui sostenitori – i partiti $torici ed i loro rappresentanti di ogni ordine e grado – hanno raccontato la ridicola storiella che smantellando i controlli in dogana si aumenta la sicurezza, e il colmo è che la maggioranza dei cittadini elvetici, ticinesi ovviamente esclusi, ci hanno pure creduto, siamo giunti a situazioni da Far west.
Al proposito teniamo presente due simpatiche notizie arrivate praticamente in contemporanea con le rapine di Pedrinate e Novazzano, ossia:
1) l’80% dei detenuti alla Stampa sono stranieri. Questa era un’informazione che il Mattino aveva già dato alcune settimane f;, ma naturalmente erano tutte balle populiste e razziste.
2) Alcuni galeotti, presumibilmente non patrizi di Corticiasca come si desume dai dati statistici di cui sopra, alla Stampa hanno minacciato agitazioni perché il cibo non era di loro gradimento! Eccole le meraviglie della multikulturalità completamente fallita che fa tanto chic ed illuminato e “progressista”! (Ovviamente nessuno impedisce ai detenuti che protestano contro il menù della Stampa di fare lo sciopero della fame…).
A mali estremi, estremi rimedi
La delinquenza straniera senza scrupoli ha trovato in Svizzera il Paese del Bengodi. Frontiere spalancate, case senza dispositivi di sicurezza (perché non siamo abituati alle rapine in casa e nemmeno vogliamo abituarci), molte persone anziane che costituiscono dei bersagli facili. E allora chiariamolo che questo non è il paese del Bengodi. Facciamolo prima che sia troppo tardi.
Il cittadino aggredito in casa deve potersi difendere e deve avere la legge “dalla sua”; qualunque cosa accada.
Questo significa che chi viola con scopi criminosi l’abitazione altrui lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. L’eccesso di legittima difesa della vittima non deve più essere punibile. Al proposito è pendente una mozione del sottoscritto al Consiglio federale, che chiede le necessarie modifiche al Codice penale.
Ronde
A Novazzano dopo la rapina di lunedì un gruppo di cittadini, non sentendosi più sicuro, è intenzionato ad istituire delle ronde. Fa bene, perché la misura è colma. Se le forze dell’ordine – non per colpa loro ma di chi ha voluto svendere l’isola felice elvetica all’UE perché stare meglio degli altri non era un merito ma un’onta – non sono più in grado di garantire la nostra sicurezza, è ammirevole che ci siano cittadini disposti a contribuire personalmente all’interesse collettivo.
Nel popoloso quartiere luganese di Besso l’Associazione Besso pulita, con le sue “passeggiate” a scopo dissuasivo, ha scoraggiato gli spacciatori da strada migliorando notevolmente la qualità di vita degli abitanti. Quindi, tanto di cappello a chi è pronto a mettersi in prima linea.
Lorenzo Quadri