Domenica prossima votiamo SI’ alla legittima difesa, che è un diritto naturale
Il 26 settembre si vota, per la seconda volta, sulla legittima difesa. Si deve rivotare perché l’opuscolo informativo del governicchio, redatto per la prima consultazione, era farlocco. Ovvero conteneva informazioni vistosamente false contro l’iniziativa. La votazione è da ripetere – fatto unico e clamoroso – ma la partitocrazia non ha imparato la lezione: le sue balle di fra’ Luca proseguono!
L’iniziativa popolare – lanciata dal Guastafeste Giorgio Ghiringhelli (“Ghiro”) assieme ad un comitato interpartitico in cui la Lega è ben rappresentata – chiede un rinforzo, invero modesto, del diritto alla legittima difesa. Si tratta di riconoscere alla vittima di un’aggressione che si è difesa, che per questo motivo è stata accusata di eccesso di legittima difesa, ma che poi è stata assolta, i costi dell’avvocato di fiducia e non soltanto quelli dell’avvocato d’ufficio. Dell’iniziativa beneficerebbero dunque solo personeINNOCENTI. Sicché fa ridere i gallinacei la panzana raccontata dai contrari che accusano la proposta in votazione di voler ricreareil Far West. Uhhh, che pagüüüraaa!
Qui ci sono dei soldatini del triciclo e dei giornalai di regime che guardano troppi film. La realtà è semmai che la partitocrazia vorrebbe impedire alle vittime di un’aggressione di difendersi, terrorizzandole con lo spauracchio di processi e condanne a loro carico.
E’ tempo che lo Stato faccia finalmente una scelta di campo a sostegno delle vittime che hanno difeso loro stesse o i propri cari. Invece la casta preferisce tutelare ad oltranza i criminali, spesso e volentieri d’importazione, con un deleterio garantismo che mina la fiducia dei cittadini nella giustizia.
Lorenzo Quadri
A pagina 7
Dida:
La vittima deve lasciar fare all’aggressore tutto quello che vuole, rinunciando a difendersi? No! Il “Ghiro” osserva soddisfatto