Invasione di finti rifugiati: le previsioni della Confederella verranno polverizzate
Mentre il caso Credit Suisse tiene (comprensibilmente) banco, continua l’invasione di asilanti: da un lato i profughi ucraini, dall’altro i finti rifugiati magrebini con lo smartphone. Questi ultimi, per non farsi mancare niente, presentano pure alti tassi di criminalità: emerge dalla cronaca e lo confermano le statistiche nazionali ed internazionali.
Il settore dell’asilo ci costa annualmente una paccata di miliardi. Miliardi che NON abbiamo, perché i soldi pubblici servono per le necessità della Svizzera e degli svizzeri.
Come sappiamo, l’anno 2022 sul fronte dell’immigrazione clandestina è stato un disastro. Sono arrivati circa 25mila migranti economici, il 64.2% in più rispetto all’anno precedente. A questi si aggiungono i quasi 80mila profughi ucraini. E l’anno in corso sarà ancora peggio. Alcuni giorni fa la segretaria di Stato della migrazione Christine Schraner Burgener (Christine chi?) ha annunciato “come se niente fudesse”, in un’intervista pubblicata dal gruppo CH Media, che per il 2023 la Confederella si attende 27mila asilanti. Ah, ecco. E cosa intende fare la ministra di giustizia kompagna Elisabeth Baume Schneidèèèr, P$, (quella eletta “perché simpatica”) per impedire un simile assalto alla diligenza? Un tubo! Il governicchio federale sta alla finestra! L’invasione viene data per acquisita! “Sa po’ fa nagott”!
Ma stiamo scherzando?
Stress test superato?
La buona Christine, oltretutto, dimostra un inquietante scollegamento dalla realtà. Infatti dichiara beata che “finora il sistema di asilo ha superato lo stress test”. Ohibò, ma dove ha vissuto costei negli ultimi sei mesi? Su Marte? In vari Cantoni, cittadini svizzeri sono stati sfrattati, ovvero buttati fuori dalle abitazioni in cui vivevano magari da decenni, per fare spazio agli asilanti! Uno scandalo inaudito, una vicenda indegna della Svizzera, ma – dopo i primi giorni di agitazione mediatica e politica – è subito calato il silenzio! E intanto aspettiamo ancora di sapere quanti casi di questo tipo si sono verificati nel Paese!
Però secondo Schraner Burgener (e quindi anche secondo la sua subito-sopra Baume Schneidèèèr) l’è tüt a posct! “Lo stress test è superato”! Ma va là!
Record italici
Oltretutto, la cifra di 27mila finti rifugiati nel 2023 rischia di venire polverizzata. Le novità dal Belpaese sono tutt’altro che tranquillizzanti. E’ di ieri la notizia che a Lampedusa si è registrato l’ennesimo record di sbarchi: in un solo giorno, sono arrivati 2000 migranti!
E’ chiaro che, con simili numeri, la previsione di 27mila asilanti in un anno (senza contare i profughi ucraini) verrà clamorosamente sorpassata. Ed in più, dallo scorso dicembre, l’Italia rifiuta di riprendersi i clandestini rinviati dal Ticino in base all’accordo di Dublino: afferma di non essere in grado di adempiere ai propri doveri internazionali poiché “sopraffatta dai nuovi arrivi”. Ah, ecco. Anche in questo frangente, il governicchio federale sta a guardare e – ça va sans dire – si attiene masochisticamente alle regole! Non ci siamo proprio! Sospendere immediatamente l’applicazione di Schengen e BLINDARE le frontiere, come la Lega chiede da tempo!
Darsi una mossa
Roma domanda maggiore solidarietà a Bruxelles nei ricollocamenti di finti rifugiati nei paesi UE, che infatti rimangono troppo bassi? Non dobbiamo andarci di mezzo noi! Quindi, il CF fa il piacere di darsi una mossa per impedire l’arrivo dei migranti economici, invece di sollazzarsi con le previsioni lasciando però il territorio allo sbaraglio!
Nel settore dell’asilo bisogna risparmiare, ma alla grande! E questo vale anche per gli aiuti all’estero! Ed invece nel parlatoio federale c’è la maggioranza dell’inutilissima Commissione di politica estera del Consiglio nazionale che vorrebbe stanziare ulteriori 5 miliardi (!) per l’Ucraina! La partitocrazia ha davvero perso il patàn!
Lorenzo Quadri