In Ticino la spesa pubblica è ormai fuori controllo. Se i cittadini non intervengono…

La prossima domenica si voterà sul Referendum finanziario obbligatorio (RFO). Uno strumento che esiste già, in varie forme, in 18 Cantoni. Ed in questi Cantoni, ma tu guarda i casi della vita, le finanze pubbliche sono messe meglio che nel nostro.

Con il moltiplicatore cantonale, la partitocrazia – ed in primis il solito tandem tassaiolo P$-PLR – ha creato il meccanismo permettere le mani nelle tasche della gente. Il sistema è semplice. Prima la casta sperpera in modo scriteriato i soldi dei cittadini; poi, quando si accorge che sono finiti, aumenta le imposte per tappare i buchi. Si chiama “spendi e tassa”.

Nei giorni scorsi è arrivata la conferma che funziona proprio così. I $inistrati del P$ hanno infatti presentato il loro sedicente “piano di rilancio” (ossignùr) che prevede di aumentare le tasse di quasi UN QUARTO DI MILIARDO ogni anno! In che modo? Anche gonfiando il moltiplicatore cantonale!

Il RFO serve a rompere il circolo vizioso dello spendi e tassa, responsabilizzando la cosiddetta “classe politica” e dando piùpotere decisionale al popolo. I cittadini sarebbero infatti chiamati obbligatoriamente ad esprimersi sulle nuove spese che superanoun “tot”.

“Soldi di tutti, soldi di nessuno”

E’ un dato di fatto che la spesa pubblica ticinese è da tempo fuori controllo. La $inistra, come abbiamo visto, vorrebbe farla esplodere ulteriormente.

Oggi il debito pubblico cantonale naviga attorno agli 1.9 miliardi; si prevede che raggiungerà i 3 miliardi nel 2024. Nel 2008 le uscite correnti del Cantone ammontavano a meno di 2.7 miliardi di franchi all’anno. Nel 2024 saranno di 3.9 miliardi. Ovvero: 1.2 miliardi in più!

Ma qualcuno si rende conto di cosa significa un MILIARDO per il Canton Ticino?

Ricordiamo inoltre che, se la Lega non fosse intervenuta a gamba tesa promettendo un referendum, la partitocrazia avrebbe munto ai contribuenti un ulteriore mezzo miliardo per il mantenimento dei privilegi pensionistici degli statali. E’ quindi palese che il triciclo non ha alcuna volontà di controllare le uscite. Soldi di tutti, soldi di nessuno!

E’ incredibile che i politicanti della casta non si rendano conto che, senza delle finanze pubbliche in condizioni perlomeno dignitose (siamo i primi a sostenere che le casse statali non devono traboccare d’oro) non si può né fare politica, investire per il futuro. Che di aumentare le imposte in tempo di crisi nera non se ne parla neppure, non abbiamo bisogno di ripeterlo.Occorre semmai fare proprio il contrario.

Il tandem tassaiolo

I più accaniti oppositori del RFO sono, ma chi l’avrebbe mai detto, il P$ e l’ex partitone. Ovvero, proprio quelli che hanno fortissimamente voluto il moltiplicatore cantonale. A tal proposito, fa specie che a mettere fuori il faccione sui media neidibattiti contro il Referendum finanziario obbligatorio siano soprattutto soldatini dell’ex partitone! E nemmeno i radikal-chic, ma quelli che si spacciano per “liberali” (evidentemente senza esserlo). Pori nümm, e povero PLR!

Intanto, i kompagni tassaioli se la ridono a bocca larga: a fare il lavoro sporco per loro ci pensano i liblab!

Quanto alla manfrina che per contestare le nuove spese statali già esiste lo strumento del referendum facoltativo: è il caso di ricordare che raccogliere almeno 7000 firme valide in 60 giorni non è una passeggiata. Serve organizzazione e servono soldi. Inutile fare le verginelle: oggi i referendum riescono se 1) chi li lancia può permettersi di pagare i raccoglitori di firme; oppure 2) se il promotore è un $indakato che manda i propri funzionari ad estorcere sottoscrizioni ai passanti in orario di lavoro.

L’introduzione del voto per corrispondenza ha quasi azzerato l’affluenza ai seggi, che erano il luogo privilegiato per raccogliere le firme di cittadini aventi diritto voto. Ciliegina sulla torta: lapartitocrazia, PLR in primis, vorrebbe rendere ancora più difficile l’esercizio dei diritti popolari, poiché essi sono fumo negli occhi per la casta.

Morale della favola

Il triciclo PLR-PPD-P$ non vuole controllare la spesa pubblica.Le cifre indicate sopra parlano chiaro. Quindi devono intervenire i cittadini. Per questo serve il RFO. Domenica, tutti a votare Sì all’iniziativa e Sì al controprogetto, con preferenza all’iniziativa!

Lorenzo Quadri