Lugano: ennesima fuga di notizie dal municipio. Forse orchestrata da qualcuno che…?
Ohibò, ennesima fuga di notizie, evidentemente pilotata, dal municipio di Lugano.
La decisione sulla nuova linea da adottare con i brozzoni autogestiti dopo la vergognosa manifestazione illegale del 30 ottobre avrebbe dovuto rimanere confidenziale. Così aveva stabilito l’esecutivo giovedì. Invece, appena finita la seduta, qualcuno è corso a starnazzare con i media.
Tant’è che le notizie presunte confidenziali già apparivano sui portali giovedì nel pomeriggio, ed il giorno dopo sui quotidiani.
Se poi quanto riportato dai giornali corrisponda effettivamente a ciò che è stato deciso in seduta, è un altro discorso.
Tentativo di sabotaggio?
Non ci vuole molta fantasia per immaginare che la fuga di notizie provenga dall’interno del municipio. La RSI era addirittura a conoscenza del fatto che un misterioso municipale (di cui non è stato indicato il nome) avrebbe pronunciato una battuta (?) sulla tempistica dello sgombero (il senso: svuotiamo adesso l’ex Macello approfittando delle frontiere italiane chiuse, così i brozzoni della Lombardia non possono arrivare a dare man forte ai loro omologhi). E’ evidente che solo chi era presente poteva aver sentito la dichiarazione.
Se “a pensar male si commette peccato ma ci si azzecca quasi sempre”, si può allora ipotizzare che la fuga di notizie sia stata orchestrata da qualche municipale del triciclo che non è d’accordo con la linea della maggioranza; ovviamente a scopo di sabotaggio. Se per caso qualcuno immagina di poter contrastare con simili mezzucci eventuali (ci si attiene alla confidenzialità) decisioni sull’autogestione che non condivide, “forse” non ha fatto bene i conti.
Intanto però, chissà come mai, la manifestazione che i molinari avevano annunciato per venerdì sera in Piazza indipendenza non c’è stata.
La difesa d’ufficio
Nel frattempo i vertici del P$ luganese per l’ennesima volta si schierano dalla parte dell’illegalità, dei vandalismi e delle violenze. E poi costoro hanno ancora la faccia di tolla di sciacquarsi la bocca con il “rispetto della legge”?
Il P$, difensore d’ufficio dei brozzoni, tramite interrogazione chiede al governicchio di nominare un mediatore per creare un dialogo (?) tra il municipio di Lugano ed i sedicenti autogestiti.
Avanti con le boiate!
Sono anni – troppi! – che l’ “autorità” tenta inutilmente di mediare e di dialogare con i molinari. I frutti di questa linea calabraghista li abbiamo visti il 30 ottobre.
A proposito: i vandali che hanno preso a testate la giornalista e lordato un numero imprecisato di stabili a Molino Nuovo e in centro (compresi dei beni culturali protetti) sono effettivamente dei brozzoni autogestiti. Infatti, alla fine della manifestazione illegale, la maggior parte di loro è rientrata all’ex Macello. Questo tanto per rispondere a chi, a $inistra, ancora tenta di arrampicarsi sui vetri sostenendo la risibile tesi che i vandali del 30 ottobre non c’entrerebbero niente con l’autogestione, ma quando mai: sono arrivati direttamente da Marte su una navicella spaziale.
Altro che mediatore, altro che dialogo! La controparte molinara ha dimostrato costantemente di non volere né dialoghi né mediazioni. Ormai il tempo è scaduto. E da un pezzo. Föö di ball! Brozzoni via da Lugano!
La città è stata troppo a lungo ostaggio di questa foffa. Una parte della quale, oltretutto, arriva da Oltreramina. Non a caso una delle scritte comparse dopo gli atti vandalici del 30 ottobre recita: “solidarietà agli anarchici arrestati in Italia (sic!) e nel mondo”.
C’erano anche loro
Da notare che i $ocialisti, come noto difensori d’ufficio dei brozzoni, non hanno perso nemmeno questa occasione per prodursi nel consueto sfoggio di ipocrisia. Nell’interrogazione al governicchio condannano i fatti avvenuti il 30 ottobre. Li condannano a due settimane di distanza (prendiamocela comoda!) e solo perché nel frattempo era diventato di pubblico dominio il (presunto) cambiamento di rotta municipale.
Ma sui vandalismi e sulle minacce di morte in via Monte Boglia nel settembre 2019, i $inistrati non hanno emesso un cip. Né allora, né adesso. Ah già, ma a quella sfilata partecipavano anche i vertici del P$ di Lugano, municipala e presidente sezionale compresi!
Lorenzo Quadri