Mentre gli Stati membri UE rifiutano di accollarsi ulteriori migranti economici
Come volevasi dimostrare il piano dei funzionarietti di Bruxelles per il ricollocamento dei migranti economici è un flop. Questo perché gli Stati membri UE sono i primi ad impiparsene bellamente delle decisioni comunitarie. Sempre più paesi non ne vogliono sapere di accogliere finti rifugiati che spetterebbero ad altri. Austria, Ungheria e Slovacchia (che da luglio avrà pure la presidenza di turno UE) non hanno ancora preso alcun impegno. Repubblica Ceca, Bulgaria ed Estonia rifiutano le domande di ricollocamento. La Polonia ha sospeso la procedura.
A Berlino…
E la Germania, dove l’ “Anghela” Merkel ha fatto un disastro con le sue scellerate dichiarazioni di accoglienza? La Germania, che ha sempre spinto la politica dei ricollocamenti? Ebbene, ha accolto la miseria di 57 migranti sui 27’500 previsti. Hai capito l’ “Anghela”? Nell’obnubilazione buonista-coglionista spalanca le porte dell’Europa ai migranti economici, con l’intenzione però di spalmarli sugli altri paesi. (Si metta il cuore in pace, Frau Merkel: il Nobel farlocco per la pace non lo prende comunque, ne hanno già dato uno ad Obama e anche alle pagliacciate politiche della giuria di Stoccolma c’è un limite).
Interessante notare che ci sono dei migranti che rifiutano il trasferimento in Stati come la Bulgaria, la Romania ed i paesi baltici. A dimostrazione dunque che si tratta di finti rifugiati, che non cercano un paese sicuro, ma uno Stato sociale il più possibile generoso da cui farsi mantenere.
Gli svizzerotti ubbidiscono
E intanto che i membri UE si rifiutano bellamente di attuare i ricollocamenti, chi sono gli unici citrulli che scattano sull’attenti davanti alle imposizioni dei funzionarietti di Bruxelles? Ma naturalmente gli svizzerotti fessi! E questo grazie alla kompagna Simonetta “dobbiamo aiutare l’Italia” Sommaruga!
Ad inizio maggio sono infatti arrivati i primi 10 asilanti (se si pensa che la Germania ne ha ammessi 27, ossia meno del triplo, malgrado sia grande 10 volte la Svizzera, le proporzioni sono presto fatte). E, secondo un interessante articolo pubblicato dalla Berner Zeitung lo scorso sabato, la kompagna Sommaruga si sarebbe impegnata ad accogliere dall’UE 6000 finti rifugiati “extra”. 1500 sono già sicuri, gli altri 4500 seguiranno. Apperò!
6000 asilanti extra
La Berner Zeitung riferisce pure che, malgrado le richieste esplicite, il Segretariato di Stato per la migrazione si è rifiutato di indicare da dove provengono i 10 asilanti arrivati ad inizio mese. Bene, andiamo avanti così: si accolgono finti rifugiati, ma la gente non deve sapere niente! Segreto di Stato!
Ma c’è anche un altro aspetto decisamente degno di nota: per far arrivare in Svizzera 6000 asilanti sbarcati nell’UE, sottolinea sempre la Berner Zeitung, mancano le basi legali. Infatti non c’è nessuna norma che preveda la ripresa di asilanti da Stati UE sicuri, anzi, gli accordi di Dublino dicono proprio il contrario.
Due pesi e due misure
Applausi a scena aperta per la kompagna Sommaruga: quando si tratta di misure che servono a tutelare la sicurezza interna, come il casellario giudiziale, o il mercato del lavoro, vedi la trasmissione delle notifiche di padroncini e distaccati all’agenzia delle entrate italiana, dice njet nascondendosi dietro la mancanza della base legale. Invece i finti rifugiati dai paesi UE si accolgono e si mantengono, con i soldi degli svizzerotti, anche senza base legale. E naturalmente senza dare spiegazioni. Due pesi e due misure! L’importante è genuflettersi sempre e comunque al padrone di Bruxelles! “Bisogna aprirsi all’UE”!
Ma la kompagna Sommaruga ed i suoi portaborse pensano che i cittadini siano tutti scemi?
Lorenzo Quadri