Il Nazionale ha approvato la mozione Quadri che chiede la restituzione obbligatoria

Non è facile per un singolo deputato a Berna farsi approvare una mozione dal Parlamento. A maggior ragione in Consiglio nazionale, dove di deputati ce ne sono 200. In effetti, la stragrande maggioranza degli atti parlamentari viene asfaltata. Ancora meno facile è staccare un Sì per l’esponente di un Movimento che, a Berna, conta un solo rappresentante: la Lega per l’appunto. Se poi si aggiunge che il tema sollevato non è dei più semplici, e che toccandolo si va a cozzare con lobbismi di vario ordine e grado, ecco che la probabilità di spuntarla si riduce al lumicino. Eppure giovedì mattina il Consiglio nazionale ha approvato con 103 favorevoli, 75 contrari e 2 astenuti, una mozione del leghista Lorenzo Quadri che chiede di rendere obbligatoria, e non più facoltativa, la restituzione delle riserve in eccesso degli assicuratori malattia, e di fare in modo che essa avvenga su base cantonale. Il governicchio federale (kompagno Berset, PS) aveva espresso parere negativo.

Lorenzo Quadri, è rimasto sorpreso dall’esito della votazione?​

Sì, in positivo ovviamente. Tanto più che la mozione è stata approvata dopo ri-votazione. Nel senso che al primo tentativo era stata respinta. Poi il gruppo dei Verdi ha chiesto di ripetere l’esercizio perché si è accorto di aver sbagliato a votare. E così la mozione è passata. Quindi questa volta devo ringraziare i rossoverdi. In effetti, la sinistra ha appoggiato compatta l’atto parlamentare, mentre dai partiti borghesi sono arrivati sostegni sparsi. Tutti i deputati ticinesi presenti in aula hanno votato Sì.

Qual è in sintesi la richiesta della mozione?

Si chiede la restituzione delle riserve in eccesso degli assicuratori malattia. Le casse malati hanno attualmente 12 miliardi di riserve, quando il minimo legale, pur calcolato in modo generoso, naviga attorno ai 4.3. C’è quindi ampio margine di manovra per restituire il tesoretto – potenzialmente, oltre 7 miliardi! –  abbassando i premi. Le riserve eccessive si formano causa di premi troppo alti. E vediamo da tempo che, ogni anno, crescono i premi ed anche le riserve. Ciò significa che gli aumenti annuali di premio non sono giustificati. Questo circolo vizioso va interrotto. Da notare che il difetto sta nel manico: se la sorveglianza del Dipartimento Berset sulla formazione dei premi di cassa malati funzionasse, i premi esagerati che permettono di gonfiare continuamente le riserve non verrebbero nemmeno approvati. Ma evidentemente qualcosa non torna.

Sappiamo che il Consiglio federale propone una riduzione volontaria delle riserve…

E’ chiaro che non basta. La riduzione deve essere obbligatoria. Non può essere lasciato tutto in balìa del buon volere dei cassamalatari. Sono stati prelevati troppi soldi agli assicurati: ridarli indietro non è un optional, bensì un imperativo. Ma la restituzione deve anche essere regolata. Di modo che a beneficiarne sia davvero chi è stato indebitamente munto. Altrimenti il pericolo è che gli assicuratori usino gli sconti per operazioni di marketing mirate ad attrarre nuovi buoni rischi.

A seguito dell’approvazione della mozione in Consiglio nazionale, possiamo aspettarci che nel 2022 i premi scenderanno?

Purtroppo non è così semplice. Nei mesi scorsi il Consiglio degli Stati ha respinto delle iniziative cantonali, tra cui anche una ticinese, che andavano nella direzione della mia mozione. Per carità, solo i merli sono sempre neri ed anche i “Senatori”possono cambiare idea… c’è da sperare che questo accada. Per realizzare quanto richiesto servirà poi una modifica di legge, da sottoporre al parlamento. Insomma, il voto del consiglio nazionale è il primo passo lungo una strada in salita. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare; e ritengo che la Camera del popolo abbia dato un segnale forte. Se non si fa pressione, le cose non cambieranno mai! Ed infatti ci sono assicuratori che hanno già cominciato ad annunciare delle restituzioni…

MDD