Governicchio federale allo sbando. E intanto la Lombardia torna in zona rossa

Sulla pandemia da stramaledetto virus cinese, il governicchio federale versa da mesi in grave stato confusionale. Le (non) decisioni di venerdì lo confermano!

La nuova fase di aperture (?) è incoerente, caotica e farlocca! Farlocca perché viene messa in consultazione gravata da mille “se”: se accade questo non si fa, se accade quest’altro neppure! Mentre le misure decise sono contraddittorie, oltre che nebulose: non si capisce un tubo!

Questa situazione è la conseguenza del clamoroso voltafaccia del tandem PLR-PPDog in Consiglio nazionale. Nelle Commissioni parlamentari i soldatini liblab ed uregiatti si sono schierati a favore di aperture più spedite. Ma poi, quando la proposta è arrivata nel plenum della Camera bassa… contrordine compagni! Abbiamo scherzato! Ed il cosiddetto “centro” ha fatto quello che sempre fa: si è accodato supinamente alla $inistra! Quindi, addio maggioranze per riaprire!

Il “ministro dei flop” kompagno Berset (P$$) tiene chiusi ed in fallimento interi settori economici che avevano investito in piani di protezione, facendo terrorismo di regime sulla “terza ondata”. Intanto da domani la Lombardia tornerà in zona rossa: però le frontiere con il Belpaese restano SPALACANTE e senza controlli! Chiunque può entrare in Ticino dall’Italia! Mica solo per lavorare; per qualsiasi motivo! Senza nemmeno bisogno di esibire un tempone negativo!

I cittadini lombardi verranno reclusi dal proprio governo “per ridurre la mobilità e quindi i contagi”. Nel loro Paese non potranno muoversi, ma potranno arrivare tutti qui!

Però il kompagno Berset ed i burocrati dell’UFSP vorrebbero farci credere che il pericolo per il Ticino sono i ristoranti e le palestre? Ma costoro pensano che la gente sia scema?

Lorenzo Quadri

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