E’ indubbio che l’accordo sui ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri costituisca un mezzo di pressione efficace sul governo italiano nell’ambito delle trattative sulla doppia imposizione.
Al momento della stipulazione di tale accordo (1974), era fatto l’obbligo ai frontalieri di rientrare quotidianamente al proprio domicilio. A seguito della libera circolazione delle persone, tale obbligo è venuto a cadere e i frontalieri sono tenuti a rientrare solo una volta alla settimana.
Inizialmente, come rileva il fiscalista prof. Marco Bernasconi sul Giornale del popolo di venerdì 10 giugno 2011, il tasso di ristorno era stato fissato al 40%. Nel 1984 tuttavia esso venne leggermente ridotto. Infatti le delegazioni svizzera ed italiana, come risulta dal processo verbale sottoscritto dagli allora ministri Stich e Visentini, rilevarono che non tutti i frontalieri tornavano effettivamente al proprio domicilio con cadenza quotidiana. Di conseguenza venne deciso in via presuntiva di ridurre il ristorno dal 40% al 38.8%, attualmente in vigore.
Tale accordo dimostra che il tasso di ristorno è legato al rientro quotidiano dei frontalieri italiani in patria. Ciò che però, a seguito della libera circolazione delle persone che prevede il rientro solo settimanale, è ormai lungi dall’essere il caso per tutti gli oltre 50’500 frontalieri italiani attualmente attivi in Ticino.
Di conseguenza, essendo mutate le premesse iniziali, si impone una sostanziale riduzione del tasso di ristorno del 38.8%.
Nel caso in cui la delegazione elvetica non intendesse far valere questa circostanza nelle trattative con l’Italia, il Ticino – sacrificato nell’interesse generale – deve essere indennizzato dalla Confederazione.
Chiedo pertanto al lod. Consiglio federale:
– Il CF è a conoscenza del processo verbale relativo all’accordo del 1984 sopra citato?
– Il CF conferma che il tasso di ristorno è legato al rientro quotidiano al domicilio dei frontalieri?
– Nelle trattative con l’Italia, la delegazione elvetica farà valere la decadenza, a seguito degli accordi bilaterali, dell’obbligo di rientro quotidiano dei frontalieri quale argomento per la riduzione del tasso di ristorno?
– In caso contrario, il Canton Ticino verrà indennizzato dalla Confederazione? Se no, perché?
Lorenzo Quadri
Lega dei Ticinesi