Intanto i deputati ticinesi liblab alle Camere federali, dalle colonne del CdT di ieri, sconfessano il partito cantonale
Sulla nota telenovela dei ristorni dei frontalieri, l’ex partitone è precipitato in un allarmante stato confusionale. Infatti sta dicendo e scrivendo tutto ed il contrario tutto, pensando forse di fare fessi i cittadini. Ricapitoliamo:
- Per anni il PLR si è opposto scandalizzato al blocco dei ristorni dei frontalieri da parte del Consiglio di Stato.
- Visto che le elezioni si avvicinano, adesso l’ex partitone effettua la piroetta acrobatica. Accende la Xerox, fotocopia le posizioni della Lega, e d’un tratto si finge contrario ai ristorni e presenta una mozione con cui chiede al governicchio di attivarsi a Berna per ottenere la disdetta della vetusta Convenzione del 1974 sulla fiscalità dei frontalieri.
- Nel tentativo di giustificare la palese contraddizione tra i punti 1 e 2, i liblab si impappinano in risibili distinguo tra il blocco dei ristorni e la disdetta della Convenzione del 1974. Ma i due atti sono facce della stessa medaglia. E’ chiaro che senza il blocco non ci sarà mai nessuna disdetta.
- Sul Corriere del Ticino di ieri, nuova giravolta PLR! I tre deputati dell’ex partitone alle Camere federali (Fabio Abate, Rocco Cattaneo, Giovanni Merlini) firmano un articolo congiunto (accipicchia!) in cuisconfessano il partito cantonale,dichiarando che “ci vuole cautela nel chiedere la disdetta della Convenzione del 1974”.Il che significa: “noi non la chiederemo di certo!”.
- Ci pare di ricordare che uno dei tre signori di cui sopra, ovvero Rocco Cattaneo, fosse presidente del PLR quando il partito, sempre scopiazzando la Lega, lanciò una petizione per la disdetta della Convenzione del 1974. E ci pare pure diricordare che Cattaneo s’inkazzò di brutto quando l’allora Consigliera di Stato del PLR Laura Sadis espresse contrarietà alla proposta. Com’è difficile andare d’accordo con sé stessi…
- Con l’articolo sul Corrierino di ieri, i tre esponenti liblab alle Camere federali
a) mettono le mani in avanti: nel frattempo si sono forse accorti che sul tema della disdetta della Convenzione del 1974 è pendente in Consiglio nazionale una mozione di chi scrive. Mozione che il PLR dovrebbe appoggiare, se le sue intenzioni sul tema ristorni fossero serie (ma non lo sono; trattasi infatti di presa per i fondelli pre-elettorale). I deputati PLR a Berna preannunciano quindi, de facto, che nonvoteranno la mozione; ma soprattutto
b) parano il fondoschiena al loro Consigliere federale KrankenCassis, che evidentemente non si sogna in alcun mododi portare avanti, nel governicchio federale, la disdetta della Convenzione in apparenza perorata dal partito cantonale. - Sull’ultimo numero del bollettino parrocchiale liblab Opinione liberale (più redattori che lettori), il responsabile del Centro competenze tributarie della SUPSI Samuele Vorpe (non un becero leghista populista e razzista) dà ragione alla Legadichiarando che: “il blocco dei ristorni potrebbe essere una misura attuabile (…) dal profilo giuridico è da evitare, ma dal profilo politico è senz’altro interessante”.Dichiarazioni pubblicate sull’organo ufficiale del PLR!
- Insomma, l’ex partitone si contraddice e cambia idea in media una volta ogni 5 minuti. Tutto e il contrario di tutto! Probabilmente è questo che Bixio Caprara e compagnia cantante intendono per “Buongoverno”.
- I ticinesi devono essere in chiaro: il PLR non ha alcuna intenzione né di bloccare i ristorni dei frontalieri, e nemmeno di promuovere la disdetta della Convenzione del 1974.
Un passo che sarebbe tra l’altro avversato anche dal partito nazionale. Che è poi quello che schiaccia gli ordini alla sezione ticinese. La presa di posizione sul CdT di ieri dei rappresentanti a Berna del partito ticinese è esplicita. - Morale: ancora una volta, il PLR sta prendendo la gente per il lato B!
Lorenzo Quadri