Vaccini: sempre più Stati membri UE scendono dal fallimentare carrozzone di Bruxelles

Per colpa dei flop dei ministro $ocialista il deleterio lockdown va avanti in eterno

Il ministro $ocialista kompagno Berset ha fallito clamorosamente nella sfida più importante: la campagna di vaccinazione contro lo stramaledetto virus cinese. Il governicchio federale di centro-$inistra eurolecchino perfino su questo tema vitale (nel senso letterale del termine) non ha saputo fare altro che accodarsi alla fallita UE. Col risultato di condividerne i FLOP. Israele, per contro, la sfida vaccinale l’ha vinta: e quindi sarà il primo paese al mondo ad uscire dalla pandemia.

Anche in Gran Bretagna, come sappiamo, si vaccina “a manetta”. Il presidente USA Joe Biden ha dal canto suo dichiarato che entro maggio ci saranno i vaccini per tutti gli americani (e, se questo accadrà, il  merito sarà di Donald Trump, che ha promosso e voluto l’operazione). Perfino la Lombardia ha annunciato una campagna da 170mila dosi al giorno.

In Svizzera invece – patria di grandi industrie farmaceutiche, paese con la sanità più costosa del mondo – il vaccino non c’è. Perché il governicchio federale non è stato in grado di procurarselo. Il che è vergognoso.

E visto che il vaccino non c’è, interi settori economici vengono tenuti chiusi e fatti fallire. Poi però i politicanti $inistrati pretendono sostegno acritico a questo disastro provocato in prima linea dal loro consigliere federale.

Chiusi fino a maggio?

In materia di immunizzazioni, sempre più Stati membri stanno scendendo dal carrozzone europeo. I premier di Austria e Danimarca nei giorni scorsi si sono recati in Israele per perfezionare una collaborazione nella fornitura dei vaccini. Dov’è il kompagno Berset? Perché non c’era anche lui?  Il ministro della sanità della $inistra chiusurista rimane in letargo, intruppato nell’UE: nel frattempo si preoccupa di prolungare il lockdown ad oltranza inventandosi sempre nuove scuse. Gli uccellini bernesi cinguettano che il Consigliere federale P$ vorrebbe tenere i ristoranti chiusi almeno fino a maggio. Nel frattempo l’intero settore sarà andato in fallimento. Le aziende fallite non ritornano in vita: faremmo bene a ricordarcelo!

Colmo dell’assurdo, i sette scienziati – o almeno una maggioranza di loro –  hanno ordinato la chiusura delle terrazze dei ristoranti delle stazioni da sci; questo quando all’esterno sono possibili raggruppamenti di 15 persone, per decisione del CF medesimo.

Tanto per non farsi mancare niente: mentre altri paesi, Italia compresa, pensano a produrre in casa in vaccini, in Svizzera questo non sembra un tema. E dire che saremmo la patria dell’industria farmaceutica.

“Indebolire le istituzioni”

E’ evidente che il kompagno Berset ed il consiglio federale non sono all’altezza della situazione. Hanno abdicato al proprio compito. Sono in balia degli isterici burocrati dell’Ufficio federale di sanità pubblica. Quelli che decidono sulle sorti altrui dall’alto del lauto stipendio garantito a vita con i soldi del contribuente. E lo fanno senza tenere in alcun conto le conseguenza negative del lockdown, anche dal punto di vista sanitario. Aspettiamo le statistiche aggiornate sulle malattie psichiche e psichiatriche, sui suicidi e tentati suicidi, sulla violenza domestica, eccetera.

Visto che il kompagno Berset ha fallito clamorosamente sulla campagna vaccinale, la Svizzera rimane in lockdown all’infinito. Mentre i soldatini P$, nel tentativo di difendere l’indifendibile, sbraitano che non si può (“sa po’ mia!”) criticare il governicchio federale per i suoi FLOP: significherebbe – udite udite – indebolire le istituzioni. Kompagni, ma andate a Baggio a suonare l’organo! Ad indebolire le istituzioni è il Consiglio federale, che ha istituito la dittatura del virus e che indice consultazioni farlocche tra i Cantoni per poi non tenere minimamente conto del risultato.

E le frontiere?

E come la mettiamo con le FRONTIERE? La Germania (Stato membro UE) ha introdotto il tampone obbligatorio ogni 48 ore per i frontalieri in arrivo dalla Francia (altro Stato membro UE). L’Australia ha chiuso i propri confini fino a giugno.

Da noi, invece, valichi spalancati e senza controlli!  Perfino i frontalieri della rapina fanno avanti ed indietro indisturbati, vedi quanto accaduto venerdì presso un distributore di benzina di Pedrinate!

Piuttosto si riduce in miseria la popolazione e si fanno fallire interi settori economici; ma intervenire ai confini, guai!

Ma visto che per contenere i contagi bisogna ridurre la mobilità, la prima mobilità che va ridotta è quella transfrontaliera!

Invece, perfino le richieste più minimaliste di limitazioni sul confine vengono ignorate dai camerieri dell’UE in Consiglio federale.  I 70’115 frontalieri e le svariate migliaia di padroncini “devono entrare tutti” in Ticino, senza alcun controllo! Frontiere spalancate über Alles!

Le imbarazzanti dichiarazioni della ministra di giustizia PLR Karin Keller Sutter parlano da sé. La Frau Ka-Ka-eS se ne va allegramente in giro a dichiarare ai media di regime che la scelta più difficile è stata la chiusura (?) delle frontiere nella prima ondata pandemica. Non mandare in malora le attività economiche! Non creare decine di migliaia di disoccupati! Non privare la popolazione delle più elementari libertà!

Grazie ex partitone per regalare al paese simili grandi statiste!

Lorenzo Quadri