Sì alla protezione della sfera privata

E’ attualmente in fase di raccolta firme, il formulario è inserito in questo numero del Mattino, l’iniziativa popolare federale  Â«Sì alla protezione della sfera privata».

La Lega ed il Mattino appoggiano questa iniziativa interpartitica, che mira a tutelare la privacy bancaria (o piuttosto, i suoi rimasugli) per i cittadini svizzeri.

Del resto, come noto, la Lega si è sempre battuta contro la sciagurata calata di braghe in materia di segreto bancario, che ha portato allo smantellamento della nostra piazza finanziaria, ed anche della nostra sovranità. Con conseguente emorragia di posti di lavoro e crollo del gettito fiscale.

E’ infatti chiaro che ormai paesi ostili come gli USA e l’UE dettano legge in casa nostra. Le banche stanno fornendo alle autorità yankee la lista dei consulenti che hanno avuto clienti statunitensi. Gli hanno avuti perché tali clienti sono stati loro attribuiti dalle rispettive direzioni. Questi bancari, nel caso in cui dovessero recarsi negli USA, rischierebbero di trovarsi nelle pettole. Qualcuno ha per caso sentito i $indakati rossi, ormai specializzatisi nella difesa dei frontalieri, emettere un “cip” a tutela di questi lavoratori svizzeri?

Svenduti dal governo

Non si è mai visto uno Stato che svende in questo modo i propri concittadini. L’accaduto è ancora più triste e scandaloso se si pensa che il Paese che adesso capitola senza condizioni esiste perché ebbe il coraggio di ribellarsi a chi era molto più forte di lui. Che spaventoso declino.

Naturalmente si sa bene per colpa di chi ci troviamo in questa situazione: ovvero, del Consiglio federale più debole che la storia ricordi ed in particolare per la ministra del 5% (dopo le elezioni cantonali a Berna: del 3%) Widmer Schlumpf, in carica contro la volontà popolare e grazie all’inciucio $inistra – PPDog.

Naturalmente anche il PLR ci ha messo del suo, ed infatti il Ministro dell’economia Johann “Jersey” Schneider Ammann, quello che “ottimizza” il proprio carico fiscale pagando le imposte in strane isolette, va ad approvare intese sullo scambio automatico d’informazioni. Credendosi furbo, dichiara che comunque la Svizzera applicherebbe lo scambio automatico solo se tutti gli altri paesi faranno altrettanto.

Possibile che il buon Johann non si rende conto che Paesi come la Cina, gli USA, la Gran Bretagna e molti altri faranno al massimo finta di applicare le disposizioni concordate, facendosi beffe degli svizzerotti fessi che non solo le applicheranno alla lettera, ma con la consueta mania da primi della classe?

La Lega era arrivata prima degli altri

Grazie alla lungimiranza di Nano Bignasca, la Lega già nel 2009 aveva lanciato un’iniziativa popolare per ancorare il segreto bancario nella Costituzione. Naturalmente i partiti $torici, PLR in primis, se ne fecero beffe: figuriamoci, sentenziavano i grandi scienziati, il segreto bancario era al sicuro nella legge, inserirlo nella Costituzione sarebbe stato perfettamente superfluo, e soprattutto alla Lega populista e razzista non bisogna mai dare ragione. Di conseguenza, l’iniziativa, causa la diserzione delle altre forze politiche, non riuscì.

Nel frattempo il segreto bancario e la piazza finanziaria sono stati svenduti senza alcuna contropartita dalla catastrofica ministra del 5% Widmer Schlumpf. Ed è evidente che, nelle condizioni attuali, anche il segreto bancario per gli svizzeri è a rischio. Non serve la sfera magica per capire che il Consiglio federale intende demolire anche la privacy bancaria dei cittadini elvetici e questo perché la Consigliera federale in carica abusivamente ha la stessa mentalità dei kompagni che l’hanno nominata: nessuna fiducia nei confronti del cittadino che è per principio un evasore fiscale per cui va controllato, sanzionato, perseguitato, messo sotto tutela. Non solo: il Consiglio federale mira ad abolire il segreto bancario anche per gli svizzeri senza nemmeno concedere la possibilità di mettersi in regola. Che pena.

Adesso che i buoi sono fuori dalla stalla, ecco che arriva l’iniziativa per la tutela della sfera privata: quindi, ancora una volta, ci si accorge, in ritardo, che la Lega aveva ragione.

 L’iniziativa è comunque da sostenere perchĂ© non bisogna lasciare nulla di intentato per contenere i disastri che il Consiglio federale e la cricca di centro-$inistra sta cumulando senza vergogna.

Lorenzo Quadri