In Gran Bretagna dal BLM nasce il partito razzista contro i bianchi

L’idiozia politicamente corretta dilaga. Sempre più enti ed istituzioni si chinano a 90 gradi davanti ai razzisti e cretini del cosiddetto “Black lives matter“ (BLM). Ad esempio, il British Museum (!) si appresta a censurare Darwin, Linneo e Beethoven in quanto “suprematisti bianchi”, rispettivamente “legati al colonialismo”. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Del resto, come ben sappiamo, dalle nostre parti non siamo messi granché meglio: vedi la delirante iniziativa di Migros e Manor di mettere al bando i moretti in quanto “dolci razzisti”.

Ma il nuovo sfoggio di demenza arriva dal Regno Unito, dove è stata annunciata l’imminente nascita di un partito suprematista nero (!) che prenderà il nome di “Taking the Initiative Party” (TTIP), ovvero Partito Prendere l’iniziativa. La capa designata è una donna di colore, tale Sasha Johnson (verosimilmente non imparentata con Boris): una dei locali leader (?) del già citato movimento BLM.

Per dare la misura del personaggio: sfidando il ridicolo, la signora Johnson si è auto-soprannominata “La pantera nera di Oxford”.

Nel giro di breve tempo l’autocertificata pantera è riuscita ad infilare un’allucinante serie di sbroccate chiaramente razziste contro i bianchi. Tanto per dirne una: l’account di Twitter della Johnson è stato bloccato dopo che lei ha avuto la bella pensata di scrivere che “I bianchi saranno i nostri schiavi, la storia sta cambiando”.

Ora, se un qualsiasi politicante (o aspirante tale) bianco si fosse permesso di scrivere “i neri saranno i nostri schiavi”, ne sarebbe nato uno scandalo planetario, ed il diretto interessato si sarebbe trovato la polizia davanti alla porta di casa in tempo di record. Per contro, il base al ben noto sistema dei due pesi e delle due misure, i razzisti e cretini del BLM si possono permettere di tutto e di più.

Quanto ai politici di colore già adesso attivi in Gran Bretagna, secondo l’illuminata visione del costituendo partito suprematista nero, sarebbero degli “zii Tom”, “traditori della propria razza”.

Apperò! E “naturalmente” in nome del pensiero unico multikulti e xenofilo, la casta – anche alle nostre latitudini – dà corda a simili squinternati odiatori, cancellando la nostra cultura e taroccando la storia.

Aspettiamo che anche dalle nostre parti compaia una qualche “pantera nera”…

Lorenzo Quadri