Intanto il Mattino ed il Movimento sono attivi anche su altre tre iniziative popolari
L’iniziativa popolare della Lega “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!” è riuscita alla grande. Martedì sono state consegnate a Bellinzona ben 11’260 firme. Ne sarebbero bastate 7000. Grazie a tutti i ticinesi che hanno sottoscritto!
L’iniziativa in questione è quanto di più logico, sensato e lineare si possa immaginare. Attualmente i premi di cassa malati non sono deducibili per intero dalle tasse, ma soltanto fino ad un tetto massimo: 5200 franchi all’anno per le persone sole e 10’500 per i coniugati. Questi forfait vennero fissati oltre 20 anni fa, e da allora non sono mai stati adeguati. Nel frattempo, però, i premi di cassa malati sono più che raddoppiati. Risultato: molti cittadini, soprattutto se non più giovani, il limite massimo lo sforano alla grande. Senza neppure bisogno di sottoscrivere assicurazioni complementari! Ma non sta né in cielo né in terra che si venga costretti a pagare le imposte su dei soldi che non ci sono più. E non ci sono più in ragione di una prescrizione statale, dal momento che l’assicurazione malattia di base è obbligatoria!
Attuare in fretta!
Il tema sollevato dalla Lega si fa ancora più urgente in vista dell’ennesima ed ingiustificata tranvata dell’anno prossimo in campo di aumenti dei premi di assicurazione malattia. Per questa ulteriore rapina possiamo ringraziare, oltre ovviamente ai cassamalatari, anche il kompagno Alain Berset (P$), che invece di tenerli a freno li asseconda.
Il minimo che adesso ci aspettiamo è che governicchio e parlatoio cantonale non perdano tempo inutilmente e sottopongano quanto prima l’iniziativa leghista al voto popolare! Anche perché quanto proposto è immediatamente attuabile, senza bisogno di complicati algoritmi. Se il popolo la voterà, entro il 2024 la nuova regola deve essere in vigore! Chiaro il messaggio, o ci vuole un disegno?
Anche a Berna…
In materia di stangate di cassa malati il margine d’azione a livello cantonale è limitato. La LAMal è una legge federale. Ma a Berna la partitocrazia è impantanata dai veti delle varie lobby che dominano il sistema sanitario (tettandoci dentro) e dei loro soldatini incadregati alle Camere federali. Sicché non si muove un tubo! Con la sua iniziativa, la Lega ha quindi sfruttato lo spazio di manovra esistente a livello cantonale per sostenere in modo concreto il ceto medio: lo sgravio fiscale a suo beneficio viene stimato attorno ai 55 milioni di franchi.
Ovviamente, sul fronte della cassa malati, la Lega è attiva anche a Berna con vari atti parlamentari, in particolare sulla restituzione delle riserve in esubero (che gli assicuratori, invece di ridare ai cittadini, bruciano in borsa) ma anche in ambito di trasparenza. I deputati – lobbysti dei cassamalatari, strapagati membri di CdA delle medesime o delle loro associazioni mantello, con tale attività incassano ben più che come parlamentari. E quindi sotto le cupole federali fanno gli interessi di chi? Degli elettori che li votano, o delle aziende che li foraggiano sontuosamente?
Altre iniziative
Consegnata l’iniziativa sulla cassa malati, il Mattino e la Lega rimangono ancora parecchio attivi sul fronte dei diritti popolari. Sono infatti coinvolti in prima linea in tre iniziative popolari, al momento in fase di raccolta firme.
Due sono federali: quella per abbassare il canone radioTV a 200 franchi e quella – lanciata da qualche settimana – che chiede il ritorno della Svizzera alla neutralità integrale.
Una è cantonale, e chiede che la revisione delle stime immobiliari (se proprio s’ha da fare) venga neutralizzata: ovvero non deve penalizzare i proprietari di un appartamento o di una casetta né dal profilo fiscale, né causando la perdita del diritto ad eventuali aiuti statali.
I formulari delle tre iniziative citate si possono richiedere via e-mail scrivendo a meutel@bluewin.ch oppure telefonando allo 091 973 10 43.
Sotto con le firme!
Lorenzo Quadri