Fermezza nel cedimento. Ancora una volta, come prevedibile, il Consiglio nazionale a larga maggioranza (110 contro 56) si è accodato questa sera al Consiglio federale nel decretare la fine del segreto bancario elvetico nei confronti degli USA. Analoghi smantellamenti seguiranno,  a non averne dubbio, nei confronti dell’UE.

Il governo ed il parlamento elvetico accettano senza battere ciglio ogni Diktat degli USA, i quali mantengono i paradisi fiscali al loro interno, e neppure si sognano di avanzare pretese nei confronti di piazze finanziarie “esotiche”, le quali stanno già approfittando dei continui colpi inferti ai rimasugli del segreto bancario svizzero.

La perdita in materia di posti di lavoro sarà sensibile. Il substrato fiscale e sociale ne patirà duramente. La disoccupazione nel settore terziario aumenterà, come aumenterà la sostituzione di residenti con frontalieri.

Il Consiglio nazionale non ha voluto nemmeno dare un segnale a difesa dei posti di lavoro della piazza finanziaria; che, evidentemente, vengono reputati impieghi di serie B.

Chi si è opposto a questo smantellamento avrà ancora una volta la magra consolazione di sentirsi dare ragione a posteriori.

 

Lorenzo Quadri

Roberta Pantani

Consiglieri nazionali

Lega dei Ticinesi