Ecco cosa succede a continuare a votare per la partitocrazia spalancatrice di frontiere
Lo dice l’Ufficio federale di statistica. “Immigrazione uguale ricchezza”? Certo, ma solo per chi immigra!
Niente di nuovo sotto il sole (e neppure sotto i rovesci temporaleschi): certe notizie che non piacciono alla casta vengono fatte passare il più possibile sotto silenzio. O mascherate (leggi: taroccate) ad arte. E’ il caso dell’ultima indagine su lavoratori stranieri e svizzeri nel nostro paese, pubblicata di recente dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Cosa ci dicono i nuovi dati dell’UST? Ci dicono che in Svizzera la crescita dei lavoratori stranieri è il triplodi quella dei lavoratori elvetici. In altre parole: a fine marzo del 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il numero di svizzeri assunti è aumentato dello 0.6%, mentre quello degli stranieri dell’1.7%. Quasi tre volte tanto, appunto.
In Ticino stiamo peggio
Da notare che le statistiche dell’UST si riferiscono a tutta la Svizzera. La situazione ticinese è ben peggiore. Grazie alla devastante libera circolazione delle persone, il numero dei nuovi impieghi creati annualmente in Ticino è praticamente uguale, quando non addirittura inferiore, a quello dei nuovi permessi G rilasciati! Traduzione: si creano posti di lavoro solo per frontalieri.
E cosa accade sul fronte della disoccupazione? I dati ufficiali taroccati “pro saccoccia spalancatori di frontiere” indicano, sempre tra il marzo del 2017 e quello del 2018, una crescita dello 0,1%. Cifra che, come ormai sappiamo, non dice granché. Perché non tutti i senza lavoro rientrano nelle statistiche sulla disoccupazione. In particolare, chi è in assistenza non vi figura più. E sappiamo che l’assistenza in Ticino inanella sempre nuovi record.
Povertà
Lo stesso accade, ma tu guarda i casi della vita, per la povertà.
In Svizzera, secondo l’Ufficio federale di statistica, è povero il 7.5% della popolazione, mentre in questo sfigatissimo Cantone siamo al 17%. Le persone a rischio povertà sono in Svizzera il 14.7%; in Ticino si raggiunge un inquietante 31.4%. Ovvero, praticamente un terzo della popolazione ticinese è a rischio di povertà. La percentuale cresce a ritmo accelerato: nel 2013 infatti eravamo al 24.4%.
Ma come: immigrazione non doveva essere uguale a ricchezza? L’immigrazione è esplosa ed i Ticinesi sono sempre più poveri. Vuoi vedere che si intendeva dire: “immigrazione uguale ricchezza, ma solo per gli immigrati”?
Il quadro è chiaro
Numero dei lavoratori stranieri in Svizzera che cresce del TRIPLO rispetto a quello dei lavoratori con passaporto rosso, mentre la disoccupazione aumenta per i cittadini elvetici. Il quadro dunque è chiaro. In questo Paese (s)governato da camerieri di Bruxelles ci si continua ad “aprire”, terrorizzati dall’idea di venire accusati di “razzismo”. Ci si ostina a far entrare tutti quando in Svizzera c’è già il 25% di popolazione straniera. E il conto è salato. In Ticino addirittura lavorano più stranieri che ticinesi. In nessun’altra parte del mondo la classe politica (uella) tollererebbe una situazione del genere. In Giappone gli stranieri sono il 2% e nessuno ci trova da ridire.
Chi è responsabile?
Se il nostro mercato del lavoro è nella palta, la responsabilità principale la porta la devastante libera circolazione delle persone e chi l’ha voluta. Ovvero, partitocrazia PLR-PPD-P$$, stampa di regime, padronato, sindacati, intellettualini e compagnia cantante.
La Lega al contrario si batte da quasi vent’anni contro la libera circolazione. Già alla fine dello scorso millennio (!) il nostro Movimento ne aveva previsto con esattezza le conseguenze. Invece i politicanti del triciclo blateravano di ticinesi che avrebbero trovato lavoro a Milano! I $indakati dal canto loro strillavano che gli ammonimenti leghisti erano solo becero populismo; intanto si fregavano le mani pensando ai nuovi affiliati frontalieri e alle relative quote.
Da due decenni…
La Lega ha sempre combattuto, fin dall’inizio, la libera circolazione. Se il “maledetto voto” del 9 febbraio non viene applicato, se la preferenza indigena è stata rottamata, la colpa è della partitocrazia PLR-PPD-P$$. Non certo della Lega che in Ticino è partito di maggioranza RELATIVA. Mentre la maggioranza ASSOLUTA ce l’ha il triciclo; sia in governo che in parlamento. Questa maggioranza ha sempre voluto spalancare le frontiere. Continua a volerlo. E quindi rottama le votazioni popolari a sostegno della preferenza indigena.
Ma è inutile continuare a votare per la partitocrazia euroturbo e succube delle rispettive dirigenze nazionali che del Ticino se ne sbattono, e poi lamentarsi perché “non si fa nulla” per tutelare il mercato del lavoro ticinese dall’invasione da sud. La Lega fa; il triciclo euroturbo affossa. Ricordatevene alle prossime elezioni. Nel frattempo, tutti a firmare l’iniziativa popolare contro la libera circolazione!
Lorenzo Quadri