La Lega interviene a Berna affinché questo delirio immigrazionista finisca subito
Come c’era da temere, quanto denunciato domenica dal Mattino non è un unicum bensì la punta dell’iceberg! La scorsa settimana abbiamo riferito sullo scandalo verificatosi a Seegräben nel Canton Zurigo: un cittadino svizzero verrà sbattuto fuori dall’appartamento dove vive da 15 anni per fare spazio ad una famiglia di asilanti. Questo per decisione del Comune, che è proprietario dello stabile.
Adesso è il turno del Canton Argovia. Lì succede anche di peggio. Nel senso che l’obbrobrio ha proporzioni maggiori. E dire che il Consigliere di Stato responsabile è un Udc! Nel comune di Windisch addirittura 49 inquilini di un complesso immobiliare hanno ricevuto la notifica di sfratto. Al loro posto verranno collocati dei migranti. In questo caso la decisione è stata presa dal Cantone, contro la volontà del comune. Altri casi sono nel frattempo emersi a Zurigo. Ad esempio a spese di studenti ticinesi che, dopo aver trovato a fatica un alloggio a pigione abbordabile, sono stati fatti sloggiare per far posto ad ucraini.
Sbattuti in mezzo alla strada
Qui siamo veramente al delirio. Cose del genere non sono successe nemmeno ai tempi del caos asilo del 2015. Altro che “prima i nostri”: cittadini svizzeri, o comunque residenti, vengono sbattuti in mezzo alla strada per fare posto a degli asilanti. “Sbattuti in mezzo alla strada” non è un’esagerazione. Gli inquilini di Windisch che resteranno senza un tetto sono persone di condizione economica modesta, che non si possono permettere affitti superiori a quelli che pagano attualmente. Per loro trovare una nuova sistemazione sarà un’impresa. E anche un passo indietro: una persona sola che viveva in due locali si dovrà verosimilmente accontentare di un monolocale per poter pagare la nuova pigione.
Va contro ogni decenza che dei cittadini elvetici perdano la casa perché il LORO paese – quello di cui hanno il passaporto ed al quale pagano le tasse – dà la precedenza ai migranti. Svizzerotti ultima ruota del carro! Prima gli altri, e che gli “indigeni” si arrangino!
Forse, inoltre, qualche gremio politico del piffero si è dimenticato di essere eletto con i voti dei cittadini elvetici. Non con quelli degli asilanti.
Svizzeri discriminati
E’ pure evidente che siamo davanti ad un palese caso di discriminazione nei confronti degli svizzeri: come mai i vari (troppi) delegati e commissioni antirazzismo non protestano? Fossero stati buttati fuori di casa degli stranieri per fare spazio a degli “indigeni”, starebbero già starnazzando al massimo dei decibel…
Vicende come quelle di Seegräben e Windisch, che mai avremmo creduto possibili nel nostro Paese, dimostrano quanto la Svizzera sia ormai andata in malora, per colpa della partitocrazia spalancatrice di frontiere! Per il tramite di chi scrive, la Lega ha dunque presentato un atto parlamentare al governicchio federale con cui chiede di porre subito fine agli sfratti scellerati per fare spazio a richiedenti l’asilo. Profughi ucraini ovviamente inclusi: la Confederella su questo fronte ha già ampiamente dato (sia in accoglienza che in soldi). D’ora in poi, gli ucraini li potranno accogliere i paesi NATO, a partire dagli USA. Quelli che, invece di chiudere la guerra, la stanno prolungando ad oltranza, generando continue ondate migratorie. E dovremmo andarci di mezzo noi? Col fischio!
Osiamo sperare che in Ticino nessuno si sogni di imitare quanto accaduto a Windisch, Seegräben, ed anche altrove! A meno che costui o costei voglia ritrovarsi la popolazione in piazza con i forconi…
FLOP totale
La vergognosa iniziativa di lasciare senza casa decine di cittadini elvetici per fare spazio ad asilanti conferma il fallimento totale della politica d’asilo della casta. Il colmo è che la nuova ministra di giustizia P$ Elisabeth Baume Schneidèèèr (quella eletta “perché simpatica”) vorrebbe far arrivare ancora più migranti. Il che si tradurrebbe in ulteriori sfratti di svizzeri! E’ chiaro che la signora gli asilanti li può ospitare in casa propria.
E l’Associazione inquilini, che il P$ ha trasformato in un proprio feudo, non ha nulla da dire? O vuoi vedere che per la ro$$a Associazione sbattere fuori di casa degli inquilini di lungo corso, che hanno sempre pagato l’affitto, per fare spazio a migranti venuti a mungere lo stato sociale è cosa buona e giusta? Gli asilanti devono avere la precedenza sugli svizzerotti “chiusi e gretti”?
Tutti a Ginevra
In politica d’asilo, la priorità deve essere 1) blindare le frontiere 2) espellere i migranti economici. Ed invece il solito Canton Ginevra è riuscito a presentare un’iniziativa cantonale dal titolo seguente, che già dice tutto: “No all’allontanamento dei richiedenti l’asilo verso Paesi dove i diritti umani sono calpestati. Vietiamo gli allontanamenti verso l’Etiopia”. Ah, ecco.
Per fortuna, in un raro sprazzo di lucidità, lunedì la maggioranza del Consiglio nazionale (contrari i soliti ro$$overdi) ha deciso di asfaltare detta iniziativa. La “geniale pensata” ginevrina di fatto non permetterebbe più alcun rimpatrio: nessun paese di provenienza dei migranti economici è campione di rispetto dei diritti umani (del resto, secondo i tamberla del bidONU, non lo sarebbe nemmeno la Svizzera in quanto “razzista”). Ma perfino la performance ginevrina ha i suoi vantaggi. D’ora in poi, gli asilanti andranno assegnati tutti al Canton Ginevra, visto che ci tiene così tanto ad averli ed a farli restare. Così nel resto della Confederella non si verificheranno più svergognati sfratti di svizzeri per fare spazio a profughi; veri o finti che siano.
Lorenzo Quadri