Il “bravo giovane” condannato a 25 anni di galera per l’omicidio di Perugia
Ma guarda un po’! Raffaele Sollecito da Giovinazzo (Bari) è stato condannato nel processo d’appello bis a 25 anni di detenzione per il delitto di Perugia. Alla sua ex fidanzata Amanda Knox, la Corte ha affibbiato 28 anni di carcere.
Il famigerato delitto di Perugia è l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher avvenuto nel 2007: un caso che fece scorrere fiumi d’inchiostro in tutta l’area italofona. Non solo in Italia. Se ne parlò ampiamente anche sui media ticinesi. Si tratta dunque di una truculenta vicenda assai nota.
Autocertificazione
Eppure sappiamo che Sollecito un anno fa si trasferì tranquillamente a Lugano dopo aver ottenuto un permesso B! In effetti, a seguito della devastante libera circolazione delle persone, non si domanda più sistematicamente ai cittadini UE che vogliono trasferirsi in Svizzera di produrre un estratto del casellario giudiziale. No: la richiesta può essere fatta solo in casi eccezionali motivati. Per il resto ci si basa sull’autocertificazione. Che, come dimostra il caso Sollecito, non garantisce alcuna affidabilità.
Toppate
Ovviamente in un caso del genere la richiesta di documentazione allo Stato italiano sarebbe stata più che giustificata. A nessuno però si è accesa la lampadina e il permesso è stato rilasciato come una lettera alla posta: complimenti! Quindi indiscutibilmente qualcuno (o più di un qualcuno) alla Sezione cantonale dei permessi e dell’immigrazione ha toppato, e ci piacerebbe sapere che provvedimenti sono stati presi!
Da notare che il caso Sollecito è emerso solo perché l’omicidio di Perugia è stato mediatizzato anche alle nostre latitudini. Ma chi sa qualcosa, in Ticino, dei delitti che si consumano (ad esempio) nell’Europa dell’Est??
Semplici conclusioni
Non appena l’allucinante vicenda venne a galla, il deputato leghista Daniele Caverzasio presentò un atto parlamentare al Consiglio di Stato. A Sollecito venne di conseguenza ritirato il permesso B, ottenuto tramite attestazione fraudolenta, visto che il “bravo giovane” barese aveva chiaramente taciuto alcune inezie circa la sua situazione giudiziaria in patria (processo per omicidio in corso, nientemeno…).
Adesso arriva la notizia della nuova condanna a 25 anni di carcere inflitta a Sollecito.
Le conclusioni da trarre sono semplici.
1) Se a Sollecito è stato ritirato il permesso B, è grazie alla Lega. Senza la Lega, Sollecito se ne starebbe ancora tranquillo e beato a Lugano e ci saremmo trovati in casa un delinquente straniero in più grazie alle deleterie aperture all’UE!
2) Le famigerate banche dati di Schengen, che prima delle votazioni su questi fallimentari accordi ci erano state vendute come in grado di scovare qualsiasi delinquente, non valgono una sverza. Persone condannate per omicidio si autocertificano immacolate e staccano permessi a go-go, ingenuamente rilasciati dagli svizzerotti.
3) Visto quanto accaduto, torniamo a domandare sistematicamente l’estratto del casellario giudiziale degli aspiranti titolari UE di permessi B: infatti abbiamo buoni motivi per nutrire fondati sospetti su tutti, visto quanto accaduto. Niente estratto? Niente permesso! Più facile di così…
Lorenzo Quadri