Anche la stampa d’Oltregottardo si è accorta che gli eurobalivi ci ricattano

 

Ma guarda un po’! Allora è vero che il fantomatico “sblocco” dei dossier tra Svizzera ed eurofalliti è una fetecchiata monumentale! Se ne è accorta anche la stampa d’oltregottardo, vedi Basler Zeitung ed il St Galler Tagblatt. I quali sottolineano che la posizione dispotica di Bruxelles nei confronti della Confederella non è cambiata di una virgola. Lo sblocco è dunque “una sceneggiata”. E questo malgrado il recente incontro all’insegna del pappa e ciccia tra la presidente della Confederazione, la Doris uregiatta, e quello “non astemio” della Commissione UE, Jean-Claude “Grappino” Juncker.

I ricatti

A Bruxelles insistono dunque per imporre alla Svizzera l’accordo quadro istituzionale, un accordo capestro con tanto di giudici stranieri sui quali, secondo l’esperto di diritto comunitario Dieter Freiburghaus, gli eurobalivi “non cederanno mai”.

Tanto per riassumere in poche parole le puntate precedenti. I camerieri di Bruxelles a Berna hanno rottamato il maledetto voto del 9 febbraio, buttando nella tazza del water democrazia, diritti popolari e Costituzione, per compiacere i padroni blu stellati. Per tutto ringraziamento, l’UE ci ricatta e:

  • pretende di farci sottoscrivere un accordo quadro istituzionale che costituirebbe la pietra tombale della nostra sovranità nazionale;
  • pretende che le regaliamo un miliardo di coesione;
  • ancora farnetica di inserire la Svizzera in liste nere e grigie e tigrate di paradisi fiscali;
  • attacca frontalmente la nostra sovranità con diktat mirati a disarmare i cittadini onesti e a scardinare le nostre tradizioni con la scusa del “terrorismo” (quando mai un terrorista o un qualsiasi altro delinquente ha acquistato legalmente delle armi?);
  • già che ci siamo, vorrebbe pure scaricarci sul groppone il costo della disoccupazione dei frontalieri.

Intanto, la stessa UE continua a perdere pezzi.

  • La Gran Bretagna se ne va sbattendo la porta;
  • Se le elezioni francesi premieranno Le Pen, la Francia seguirà a ruota;
  • I paesi del blocco Visegrad sono in piena rivolta: costruiscono muri sul confine e rifiutano categoricamente piani di ridistribuzione UE dei finti rifugiati;
  • La Repubblica Ceca ha sganciato la corona dall’euro;
  • L’Austria minaccia di mettere il filo spinato sul confine del Brennero e anche lei dice basta ai piani di ridistribuzione di migranti economici;
  • La Germania discrimina gli immigrati UE: per i primi cinque anni niente accesso alle prestazioni sociali, e naturalmente nessuno fa un cip;
  • Eccetera eccetera.

Su cosa negoziamo?

A questo punto la domanda è una sola: per quale cavolo di motivo la Svizzera continua a “negoziare”, ovvero a calare le braghe, con Bruxelles? Qual è l’obiettivo dell’esercizio, vincere il campionato interplanetario dei pirla autolesionisti?

La libera circolazione delle persone senza limiti ormai è FINITA.  E’ diventata pomo della discordia praticamente ovunque. Bruxelles si troverà dunque presto davanti ad un bivio. O gettare a mare la scellerata politica delle frontiere spalancate, o tenersela e colare a picco assieme a lei.

Ma è così difficile…?

Nel frattempo a Bruxelles avanzano pretese su pretese solo nei confronti della Svizzera, contando sul calabraghismo compulsivo dei suoi governanti che cedono su tutta la linea perché “bisogna andare d’accordo”.

Ma è così difficile dire sul muso agli eurobalivi che di accordi quadro istituzionali non ne firmiamo, né adesso né mai, e che il miliardo di coesione se lo possono scordare?

Possibile che non siamo capaci di mandare definitivamente affandidietro questi funzionarietti non eletti da nessuno? Come ha detto la stessa Doris in occasione dell’incontro con il presidente “non astemio” della Commissione UE, “Grappino”  Juncker: “La bilancia commerciale è nettamente a favore dell’UE, con un’eccedenza pari a 21 miliardi”. E allora piantiamola di calare le braghe!

E smettiamola anche di raccontare la fregnaccia della “sicurezza giuridica”. L’unica a creare insicurezza giuridica è proprio l’UE che continua ad avanzare nuove pretese. Per cui, sganciamoci definitivamente che avremo solo da guadagnarci. L’esempio inglese insegna!

Lorenzo Quadri