Senza un’iniziativa popolare queste categorie non otterranno nulla, perché il triciclo…

 

L’AITI, Associazione Industrie ticinesi, ha commissionato alla SUPSI uno studio sulla fiscalità delle aziende. Dal quale emerge che il Ticino in campo fiscale è fermo al palo da oltre quindici anni, che si trova sul fondo della classifica della competitività fiscale intercantonale e che la situazione è per noi rischiosa. Cose che in realtà si sapevano anche senza bisogno di tanti studi! Un po’ come le cause della crisi di via Nassa a Lugano…

Lo studio si inserisce nel dibattito in corso a Berna sul progetto fiscale 2017 per le imprese.

Giusto parlare di fiscalità delle aziende, ma non dimentichiamoci di quella del ceto medio ed in particolare delle persone singole, che sono snobbate da anni!

Contribuenti dimenticati

Per questi contribuenti, che costituiscono l’ossatura della nostra società, non si fa un tubo dalla notte dei tempi. La riformetta fisco-sociale, passata per il buco della serratura, contemplava degli sgravi a vantaggio dei “borsoni” onde evitarne un catastrofico fuggi-fuggi dall’ “inferno fiscale” ticinese. E tutti gli altri? Il ceto medio e le persone singole vengono ignorate perché non possono spostare il domicilio all’estero in quattro e quattr’otto?

Queste categorie non solo non hanno beneficiato di alcun “alleggerimento fiscale”, ma negli ultimi anni hanno dovuto fronteggiare nuove tasse e balzelli. Vedi le stime immobiliari gonfiate per fare cassetta, con cui il DFE ha voluto mettere le mani nelle tasche dei proprietari di un appartamento o di una casetta. In più, il loro reddito disponibile viene continuamente eroso dagli aumenti di premio di cassa malati: DSS, se ci sei, batti un colpo!

Se aspettiamo la partitocrazia…

Per qualche strano motivo, quando si tratta di sgravi fiscali per ceto medio e persone singole i soldi non ci sono mai. Ci sono per i ricchi, ci sono per le aziende, ci sono per mantenere frotte di immigrati nello Stato sociale e di finti rifugiati con lo smartphone. E’ ora di darci un tagli a questo andazzo, ma è evidente che se aspettiamo il triciclo PLR-PPD-P$$ aspettiamo un pezzo.

Il triciclo è perfino riuscito nel recente passato a bocciare l’iniziativa parlamentare generica (!) dell’ex deputata Iris Canonica che chiedeva una fiscalità più equa per le aliquote B.

Serve un’iniziativa popolare

Presentare iniziative parlamentari chiedendo sgravi fiscali per il ceto medio e per le persone singole è giusto, ma all’atto pratico inutile. La partitocrazia le affossa senza fallo. E sempre con la stessa scusa: “gh’è mia da danée”!  Ohibò, e come mai invece i soldi per tutto il resto ci sono? Se  “gh’è mia da danée”, l’elefantesca amministrazione cantonale comincia a risparmiare e si comincia anche a tagliare i sussidi agli immigrati nello Stato sociale. La pacchia è finita.

Ma naturalmente il triciclo non ne vuol sapere e quindi l’unica soluzione, se si vuole una fiscalità meno oppressiva per il ceto medio e per i single, è l’iniziativa popolare.In caso contrario rimarremo sempre fermi al palo.

Lorenzo Quadri