Cittadini mandati in rovina e tartassati, e intanto gli islamisti dilagano
A Berna i camerieri dell’UE in Consiglio federale si preoccupano solo di mandare in rovina il paese a suon di lockdown, e di mettere le mani nelle tasche della gente in tempo di crisi nera. Vedi gli scellerati ecobalzelli contro i quali, per fortuna, il referendum è riuscito alla grande (ci sarebbe mancato altro): per cui, in giugno, tutti a votare NO alla nuova Legge sul CO2!
Ma evidentemente qualcuno a $inistra vuole andare ben oltre. Nei giorni scorsi la disastrosa kompagna Simonetta Sommaruga, in qualità di direttora del DATEC, ha mandato in consultazione il progetto che mira a creare la base legale per il mobility pricing. Il mobility pricing è l’ennesima CIOFECA  il cui obiettivo è mettere le mani nelle tasche della gente; in particolare di chi ha bisogno dell’automobile per andare a lavorare e che, per forza di cose, è costretto a mettersi in viaggio nell’ora di punta, non potendo scegliersi liberamente l’orario d’inizio e di fine lavoro.
Non dimentichiamo poi che la $inistra chiusurista, quella che strilla che bisogna prolungare il lockdown all’infinito mandando il paese in rovina e la gente dallo psichiatra, con le sue politiche – evidentemente sposate anche dal “centro” PLR-PPD – sta scavando buchi di decine e decine di miliardi nei conti pubblici. E’ dunque garantito che presto i kompagnuzzi, e magari non solo loro, pretenderanno di aumentare imposte, tasse, balzelli e moltiplicatori strillando alle casse statali vuote!
Cittadini mandati in rovina e pure tartassati! Eccoli qua, i geniali piani della gauche-caviar!
Del resto in questo sfigatissimo Cantone il DFE targato PLR ha già dato il là cominciando a cancellare alcune deduzioni fiscali: ma sa po’? PLR partito delle tasse! La Lega ha prontamente presentato un atto parlamentare sul tema (vedi a pag. 26).
Intanto gli islamisti…
I politicanti preoccupati di mungere ad oltranza i contribuenti perdono intanto di vista questioni di certo non secondarie. Ad esempio, l’islamismo dilagante. Ed infatti nei giorni scorsi dal Consiglio federale è arrivata l’ennesima risposta assurda ad un atto parlamentare di chi scrive, che chiedeva di proibire il Consiglio centrale islamico della Svizzera (CCIS) i cui vertici sono stati di recente condannati in sede penale per propaganda islamista. Naturalmente la risposta è il solito “sa po’ mia!”.
Complimenti ai soldatini del triciclo: cittadini rapinati e tappeti rossi agli islamisti (che magari sono pure mantenuti dalcontribuente). Povera Svizzera!