Gli spalancatori di frontiere non rappresentano i lavoratori ticinesi
Nella giornata di ieri, l’Unione $indakale Svizzera ha organizzato delle manifestazioni in 5 città svizzere, tra cui Bellinzona, per chiedere salari più alti e maggior rispetto per i lavoratori. Normali dinamiche sindacali, si potrebbe pensare. Ma qualcosa non torna. Nei giorni scorsi la manifestazione era stata annunciata anche dai media della fascia di confine italiana. Il portale VareseNews, ad esempio, l’ha lanciata con il titolo seguente: “Manifestazione a Bellinzona per il salario minimo dei frontalieri”.
Ecco chi difendono i $indakati: i permessi G, altro che i ticinesi! Se poi 72mila frontalieri, due terzi dei quali attivi nel terziario, non sono soddisfatti delle condizioni di lavoro in questo Cantone, possono sempre lasciare il posto ad un disoccupato residente.
Contraddizione palese
La contraddizione è esplosa negli slogan sentiti a Bellinzona durante la manifestazione di ieri, riferiti alla situazione ticinese: “salari più bassi del 20% rispetto al resto del Paese, tasso di povertà relativa al 12%, quasi un abitante su cinque disoccupato o sottoccupato”. Tutto vero, ma a cosa è dovuta questa situazione di palta? Ormai anche il Gigi di Viganello sa la risposta: è dovuta alla devastante libera circolazione, che ha provocato l’invasione da sud. Invasione che i $indakati hanno SEMPRE DIFESO a spada tratta, opponendosi istericamente alla preferenza indigena votata dal popolo! Però adesso pretendono di farsi propaganda starnazzando sulle distorsioni del mercato del lavoro ticinese, di cui sono ampiamente corresponsabili?
Chiaro, i $indakati vogliono più frontalieri per poterli affiliare. Così le loro pingui casse si gonfiano ancora di più. Già UNIA ha un patrimonio di oltre UN MILIARDO; si vede che ancora non basta. Altro che giocare alla guerra al capitalismo.
Ha ragione il portale VareseNews: quella di ieri era una manifestazione a sostegno dei frontalieri. In nessun caso i lavoratori ticinesi possono sentirsi rappresentati da organizzazioni ricche sfondate il cui obiettivo è spalancare le frontiere importando dumping salariare e soppiantamento. Fenomeni che poi hanno ancora la tolla di denunciare!
Lorenzo Quadri