Triciclo allo sbando: vuole rottamare gli accordi di Dublino perché vantaggiosi per noi

Si ricomincia a parlare di terrorismo islamico. Ed era ora, perché certi problemi fondamentali rimangono sempre d’attualità. Non vengono cancellati dallo stramaledetto virus cinese. Anzi, sono destinati a peggiorare col passar del tempo.

Ricordiamo ad esempio che il demenziale patto ONU sulla migrazione –  quello che mira ad introdurre la libera circolazione delle persone a livello mondiale ed a trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano – giace sempre imboscato in un cassetto di Palazzo federale. La partitocrazia spalancatrice di frontiere aspetta solo il momento giusto per estrarlo e sottoscriverlo.

Questo ennesimo patto balordo si inventa anche la figura dei migranti climatici. A breve, a seguito del virus cinese, poco ma sicuro che arriveranno anche i migranti virali. Questo vuol dire: sempre più finti rifugiati in Svizzera. E tra i finti rifugiati si nascondono gli estremisti islamici.

La Turchia del despota Erdogan, lo sappiamo, sta facendo passare in Grecia decine di migliaia di migranti: quanti tra loro sono fondamentalisti?

La mozione

Come se non bastasse, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) ha presentato, a fine aprile, un’oscena mozione. Essa chiede: 1) di far entrare in Svizzera un numero sempre maggiore di migranti economici giunti in Grecia a causa della decisione turca di cui sopra, e 2) di rinegoziare gli accordi di Dublino. Questi accordi prevedono che ad occuparsi di un sedicente rifugiato sia il paese in cui costui ha depositato la prima domanda d’asilo. E perché la Svizzera dovrebbe impegnarsi nella revisione di tale trattato? Forse perché è svantaggioso per noi? No: perché – non essendo la Svizzera uno Stato sui confini esterni dello spazio Schengen – l’accordo di Dublino ci avvantaggia!

Ennesima dimostrazione che la partitocrazia è completamente allo sbando: gli accordi internazionali che ci danneggiano li applichiamo senza un cip; quelli a noi favorevoli invece pretendiamo che vengano cambiati. Bisogna davvero essere caduti dal seggiolone da piccoli! Eccoli qua, i soldatini della casta sotto le cupole federali!

Inaccettabile

Ovviamente la revisione – leggi: rottamazione – dell’accordo di Dublino e dei relativi rinvii, non farà che aumentare il  numero di finti rifugiati presenti in Svizzera. Ma fare entrare sempre più migranti economici nel nostro Paese è inaccettabile per almeno due motivi evidenti:

  • Con la crisi economica che ci aspetta, la spesa per l’asilo dovrà venire drasticamente tagliata. Quindi, altro che accogliere tutti: bisognerà fare l’esatto contrario. Avanti con i rimpatri!
  • Più finti rifugiati uguale maggior rischio di mettersi in casa estremisti islamici.

E contro il terrorismo islamico?

Visto che la partitocrazia sta creando tutti i presupposti per aumentare la presenza di islamisti in Svizzera, cosa si sta facendo per tutelare la popolazione dal pericolo accresciuto di terrorismo? Risposta: un tubo!

E’ vero che la Commissione di sicurezza del Consiglio nazionale a maggioranze risicate ha accettato di rinforzare la custodia di sicurezza per i potenziali terroristi. Una misura che però, ma tu guarda i casi della vita, qualcuno reputa non conforme alla Convenzione europea di diritti dell’uomo (CEDU). La CEDU sarebbe poi quel trattato internazionale grazie al quale, come amano ripetere i $inistrati multikulti, gli svizzerotti non possono (“sa po’ mia!”)  espellere un terrorista islamico se costui si troverebbe in pericolo nel paese d’origine.

Visto dunque che la CEDU serve solo ad impedire l’espulsione di terroristi islamici (mica di ladri di ciliegie) e pure ad ostacolare la prevenzione di atti terroristici nel nostro Paese, la prima cosa da fare è disdire la CEDU. Tanto più che per garantire i diritti umani in Svizzera non abbiamo bisogno né di trattati internazionali, né di giudici stranieri che li applicano in casa nostra. La Svizzera non ha lezioni da prendere in materia di diritti umani; semmai ne ha da dare.

Avanti così!

Morale della favola: ancora una volta si spalancano le porte ai terroristi islamici senza nemmeno prendere delle contromisure. Già, perché il piano federale contro il terrorismo fa ridere i polli. E soprattutto, la partitocrazia multikulti si ostina ottusamente a rifiutare una delle misure più efficaci in assoluto contro la lotta alla radicalizzazione: ovvero, il divieto di finanziamenti esteri alle moschee. Tali  finanziamenti vengono infatti versati per foraggiare chi diffonde l’islam radicale nel nostro Paese.

E’ ormai chiaro che con questa partitocrazia politikamente korretta, ossessionata dal multikulti, che vuole fare entrare sempre più islamisti e che rifiuta di combattere efficacemente (non per finta) la radicalizzazione, la Svizzera non potrà che andare sempre peggio.

Ma avanti, continuate a votare per il triciclo e per i suoi soldatini…

Lorenzo Quadri