$ocialisti di nuovo come i pifferi di montagna: partirono per suonare, ma vennero suonati
A livello federale preoccupa per contro l’avanzata di posizioni stataliste
Domenica scorsa i cittadini hanno dovuto dire la loro su un tema cantonale e tre temi federali.
Se a livello cantonale il risultato è rallegrante, il bilancio della votazione federale lo è meno.
Partiamo dal Ticino. E’ molto positivo che i ticinesi abbiano approvato il decreto per il risanamento dei conti– sostenuto anche dalla Lega e dal Mattino – con oltre il 56% dei voti. In questo modo i cittadini hanno dato un segnale chiaro ai politicanti: non saranno accettati aggravi fiscali. A maggior ragione in tempi di crisi in cui il potere d’acquisto dei ticinesi è giĂ eroso in mille modi (caro benzina, aumento dei prezzi delle materie prime, effetto boomerang delle sanzioni alla Russia, stangata sui premi di cassa malati, eccetera).
I $inistrati sono stati asfaltati. Il referendum che hanno voluto a tutti i costi lanciare gli è ritornato sui denti come un boomerang. La campagna terroristica dei kompagni, che strillavano alla “macelleria sociale”(ö la Peppa!) non ha fatto breccia. Le panzane ro$$overdi non se le beve piĂą nessuno. La spesa pubblica, andata fuori controllo, dovrĂ essere finalmente contenuta. I soldi pubblici vanno gestiti con maggiore responsabilitĂ . L’erario ticinese non ha un problema di entrate mancanti, queste sono anzi sempre aumentate nel corso degli anni. Il problema sono le uscite. E’ dunque su tale fronte che occorre intervenire. Certo che l’invenzione, da parte del governicchio, di fantasiosi nuovi ruoli di “delegato” (delegata) non è un buon inizio!
Triciclo, Achtung!
Il voto odierno segna la rottamazione delle velleità tassaiole dei $ocialisti. Costoro pretendevano di aumentare la spesa pubblica di un quarto di miliardo all’anno, somma da recuperare interamente tramite aggravi d’ imposta a carico dei cittadini.
E’ inoltre un chiaro monito anche al DFE targato PLR: che non si sogni di pompare le stime immobiliari senza una neutralizzazione dell’effetto fiscale. Non tollereremo che il Triciclo ficchi le mani nelle tasche dei proprietari di una casetta o di un appartamento per fare cassetta. Dovesse accadere una cosa del genere, la Lega e il Mattino sono pronti a ricorrere ai diritti popolari. Non è una minaccia, bensì una promessa. Come quella fatta quando il governicchio pensava di poter impunemente estorcere ai contribuentiun ulteriore mezzo miliardo di franchi per finanziare i privilegi pensionistici degli statali.
Votazione federale
Su questo fronte il bilancio è meno positivo. Anche perché si assiste ad un’avanzata statalista preoccupante.
Lorenzo Quadri