Governicchio federale allo sbando: regala miliardi all’estero, poi piange miseria
Ma i membri del governicchio federale, a partire dalla ministra delle finanze liblab Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS), ci sono o ci fanno?
Nei giorni scorsi la citata Ka-Ka-eS se ne è uscita giuliva ad annunciare che la situazione delle finanze federali sarebbe “tesa” e che quindi la Confederella risparmierà sulle rendite vedovili AVS. Frena, Ugo!
Tanto per cominciare: cosa si intende per “situazione finanziaria tesa”? Risposta: Berna per il 2024 prevede un deficit di mezzo miliardo di franchetti. Se pensiamo che il solo Canton Ticino nel Preconsuntivo 2023 inserisce un rosso di 225 milioni, si capisce subito che la Confederazione non è poi messa così male.
Ma soprattutto: la ministra delle finanze PLR vuole risparmiare 100 milioni sulle rendite vedovili, andando nel caso concreto a fare le pulci alle vedove (donne). Nel contempo però “mette in conto anche uscite straordinarie dovute in particolare al settore dell’asilo (Ucraina)”. Ma stiamo busciando?
Sotto con le forbici
Sul settore dell’asilo bisogna TAGLIARE, e alla grande! Altro che “uscite straordinarie”! Nell’anno di disgrazia 2023 Berna a questa voce si prepara a spendere qualcosa come quattro MILIARDI, di cui 2 per gli ucraini! Però poi pretende di defalcare 100 milioni sulle rendite vedovili? Non è finita: un’altra brillante misura di risparmio contempla la riduzione del contributo della Confederella all’assicurazione contro la disoccupazione di 250 milioni all’anno per il periodo 2025-2029.
Sicché si taglia sulle vedove e sui disoccupati.
E’ chiaro che non ci stiamo! Tanto per cominciare, bisogna espellere tutti i finiti rifugiati che rimangono in Svizzera malgrado non abbiamo diritto all’asilo! In questo modo, di milioni se ne possono risparmiare a palate. Inoltre, non bisogna realizzare alcun alloggio supplementare per i migranti economici: costoro non vanno alloggiati, bensì respinti ai confini! Idem per le strutture per i sedicenti minorenni non accompagnati, che spesso e volentieri non sono né minorenni né profughi, bensì maggiorenni e delinquenti!
La situazione degenerata al centro asilanti di Chiasso, pieno di magrebini con un passato ed un presente di criminalità (vedi al proposito l’interpellanza al municipio leonino del consigliere comunale e granconsigliere leghista Stefano Tonini a pag. 27) rende evidente una cosa: il tempo della grande accoglienza deve finire. Deve invece iniziare quello del repulisti e delle frontiere blindate! Via dalla Svizzera la foffa d’importazione!
Scuffie piene
Quanto ai profughi ucraini con statuto S. Come detto, per loro il contribuente elvetico spende ben due miliardi all’anno. E’ ora di darci un taglio. Ne abbiamo piene le scuffie di scontare le conseguenze di una guerra che nessuno vuole concludere. Abbiamo già dato, e la pazienza si sta esaurendo. Tanto più che – il Mattino lo scrive da un pezzo – i furbetti tra i permessi S si moltiplicano. Per dirne una: vogliamo sapere a quanti titolari di automobili di lusso targate UA continuiamo a versare prestazioni assistenziali poiché i beneficiari affermano di non essere i proprietari del bolide, e i servizi sociali non hanno modo di dimostrare il contrario.
Inoltre, ci sono titolari di statuto S che nel nostro sistema sanitario ci tettano dentro alla grande. Ad esempio, un uccellino ci ha cinguettato che nei giorni scorsi un signore ucraino sulla cinquantina, dall’aria per nulla provata, si è presentato allo sportello di un comune del Sopraceneri: voleva sapere dove andare per farsi mettere a posto i denti. Ah, ecco. Quindi chi fugge da un paese in guerra e trova ospitalità in casa nostra non si preoccupa, ad esempio, di ringraziare, bensì di farsi rifare i denti a spese degli svizzerotti!
Ripetiamo per l’ennesima volta: lo statuto S – pensato per un’emergenza di breve durata, ciò che manifestamente non è il caso – va abrogato, con i privilegi che esso comporta (e quindi si risparmia). Va tenuto presente che l’Ucraina è grande e le bombe non cadono ovunque. I profughi ucraini vanno inseriti nella normale procedura d’asilo. Come le altre persone che scappano da una guerra: e nel mondo, purtroppo, di guerre ce ne sono tante. Altro che “prevedere uscite straordinarie per i profughi ucraini”!
Visto che spendere una paccata di miliardi alla voce asilo non bastava, il “medico italiano” del PLR ha promesso a Kiev qualcosa come 1.8 miliardi di aiuti da qui al 2028; naturalmente non è che l’inizio!
Grazie, PLR!
A proposito di regali all’estero. Una decina di giorni fa sempre il “medico italiano” ha deciso la messa a disposizione di 11.45 miliardi per la cooperazione internazionale, per il periodo 2025-2028. Di questi, 1.6 miliardi sono da destinare al “cambiamento climatico”. Non ancora contenta, la Confederella ha appena versato 77 milioni di franchetti alla Repubblica Ceca, quale contributo di coesione. E, nei cosiddetti “elementi chiave del mandato negoziale” con la fallita UE, il DFAE prevede di rendere ricorrenti i contributi miliardari (=pizzi) ai balivi di Bruxelles (vedi articolo a pag. 11)!
Capita l’antifona? Per gli ALTRI, i soldi del contribuente ci sono sempre! Invece gli svizzerotti devono tirare la cinghia.
Certo che questi sconsiglieri federali liblab sono uno spettacolo: uno (l’italosvizzero) regala all’estero miliardi come fossero noccioline, e poi l’altra (Ka-Ka-eS) ci viene a dire che dobbiamo risparmiare sulle vedove e sui disoccupati! Grazie ex partitone! Ma avanti, votate per il PLR…
Lorenzo Quadri