E’ evidente che a Comano non hanno imparato un tubo dall’iniziativa “No Billag” e si sono rimangiati tutte le promesse fatte
Il direttore generale della SSR Gilles Marchand durante l’assemblea dell’inutile e stralottizzata CORSI ha annunciato fantomatici “piani R”. R come “Riforma”.
Staremo a vedere in concreto di che “Riforma” si tratterà. Che l’elefantesca TV di Stato vada ridimensionata ed il canone ridotto, è evidente. Ma c’è anche un’altra evidenza. Ossia che, almeno a Comano, dopo il voto sull’iniziativa “No Billag” non è cambiato un tubo.
Prima della votazione, gli alti papaveri dell’emittente di regime, pur di ottenere un No alla “criminale” iniziativa, si sono profusi in ogni sorta di promesse. Molti ci sono cascati ed hanno votato il famigerato “no critico” al “No Billag”. Ed è accaduto proprio quello che avevamo previsto. Il “no critico” è stato trasformato in un “sì acritico”. Passata la festa, gabbato lo santo! Infatti a Comano si va avanti con la tendenziosità di sempre. La propaganda di regime prosegue, lo sbilanciamento a $inistra pure. A pontificare vengono invitati i soliti amici degli amici, dagli onnipresenti esponenti del clan di Lumino all’economista di corte, candidato P$ “in pectore” al Consiglio degli Stati.
Nei sovradimensionati uffici dirigenziali della Pravda di Comano con le poltrone in pelle umana, qualcuno evidentemente sta facendo il furbetto. E finge di dimenticarsi che in Ticino, se si sommano i Sì al No Billag (50mila, il 35% dei votanti) ed i “No critici” (impossibili da quantificare ma certamente tanti), si arriva ad una robusta maggioranza. E questa maggioranza non può venire di nuovo presa a pesci in faccia. Perché, se qualcuno pensa che l’iniziativa popolare per il canone a 200 Fr sia musica del passato, ha fatto male i conti. Le continue provocazioni – sia da parte dell’emittente che non ha imparato nulla dalla votazione del 4 marzo, che dalla ministra “di riferimento” ossia la Doris uregiatta, che vuole un TV per migranti – non fanno che accelerare i tempi. E il Mago Otelma prevede che un’iniziativa popolare per portare il canone a 200 Fr all’anno farebbe man bassa di voti. Per cui: Achtung!
Lorenzo Quadri