Basta sussidi a Chiasso letteraria che invita la Rackete a fare campagna di votazione
Col piffero che adesso la Svizzera dovrebbe accogliere anche i disertori russi! Non siamo la mangiatoia del mondo
Ecco cosa si guadagna a concedere privilegi strampalati ai rifugiati ucraini: gli immigrazionisti e pretendono che vengano estesi a tutti gli asilanti. La generosità dei cittadini viene ricompensata con un assalto alla diligenza: in futuro, pertanto, ci si guarderà bene dal commettere lo stesso errore.
Collaudo negativo
Lo statuto S venne creato alla fine degli anni 90 in conseguenza della guerra nell’ex Jugoslavia. E’ stato applicato per la prima volta ai rifugiati ucraini. L’esito del collaudo non è positivo. Ed aspettiamo ancora di vedere cosa succederà con l’integrazione dei profughi sul mercato del lavoro prevista da detto statuto. In Ticino, tale “integrazione” avverrà giocoforza a danno dei residenti. A meno che il governicchio voglia decretare lo stop al rilascio di nuovi permessi G. Ma figuriamoci se i camerieri bernesi di Bruxelles si sognano di autorizzare una misura del genere. Costoro, in sprezzo del ridicolo, si ostinano a sostenere che l’invasione di frontalieri sarebbe una manna per il Ticino! Lo hanno fatto ancora di recente, rispondendo ad un’interpellanza di chi scrive. Su tale risposta, che grida vendetta, ci sarà modo di riferire la prossima settimana.
Pericoloso precedente
Quindi il permesso S va abrogato. L’esperienza fatta con questa prima ed unica applicazione costituisce un pericoloso precedente. Ed infatti i ro$$overdi, con i loro reggicoda del sedicente “centro” PLR-PPD, adesso che l’Ucraina ha fatto da apripista, pretendono di regalare permessi S a tutti i richiedenti l’asilo. Con le conseguenze che si possono immaginare.
Ma questi politichetti, quanti miliardi pensano di farci spendereper mantenere migranti? Se ne rendono conto o no che i soldi degli altri prima o poi finiscono?
Petizione farlocca
Nei giorni scorsi, con grande clamore mediatico – ennesima dimostrazione della partigianeria della stampa di regime – è stata depositata a Berna una petizione con cui si pretende che la Svizzera accordi lo statuto S anche ai disertori russi, e che “annunci tale misura al mondo intero”. Certo, come no: grande accoglienza per tutti! Chiunque deve poter venire qui ad attaccarsi senza ritegno all’inesauribile mammella pubblica!
Per non parlare degli effetti deleteri che avrebbe una simile iniziativa sui rimasugli della nostra neutralità.
Da notare che la petizione in questione ha raccolto meno di 6500 firme a livello nazionale. Chiunque può sottoscrivere una petizione; non serve nemmeno essere cittadino svizzero. 6500firme sono una miseria. I promotori avrebbero dovuto vergognarsi a presentare pubblicamente un risultato del genere. Ma figuriamoci se la stampa di regime, farcita di giornalai immigrazionisti, si sogna di farlo notare.
A volte ritornano
Tanto per mettere la ciliegina sulla torna: proprio in questi giornila manifestazione “Chiasso letteraria” ha pensato bene di invitare, quale ospite d’onore (?), tale Carola Rackete. Ovvero la passatrice e speronatrice di motovedette della Guardia di Finanza italiana,assurta a “notorietà” (si fa per dire) un paio di anni fa a seguito delle sue dispute con Matteo Salvini allora ministro dell’Interno del Belpaese.
Cosa abbia a che vedere la Carola con la “letteratura” rimane un mistero.
Come scontato (del resto è stata invitata per questo), la passatrice tedesca ha dichiarato che lo statuto S andrebbe concesso a tutti, compresi i futuri rifugiati climatici (eh già…); che ci vorrebbe un mondo senza confini; e che Frontex (tema in votazione federale oggi) è il braccio armato di una politica razzista.
Simili fregnacce ben riassumono il messaggio che la casta tenta di far passare approfittando dello statuto S. Il lavaggio del cervello al popolazzo è cominciato.
Chiudere i rubinetti
E’ evidente che ad una manifestazione sedicente “culturale”, che abusa della letteratura (?) per fare squinternata propaganda immigrazionista per il tramite di personaggi come la Rackete, con tanto di campagna di votazione ad urne aperte, bisogna azzerare i sussidi pubblici.
C’è da sperare che qualche esponente politico porterà la questione nei dovuti gremi.
Fosse stato invitato a pontificare un personaggio della “destra sovranista” i $inistrati ed i loro pennivendoli di servizio starebbero già strillando al massimo dei decibel.
Lorenzo Quadri