Asilanti: la kompagna Simonetta promette nuovi aiuti all’Italia. E in cambio?
E ci risiamo! La kompagna Simonetta “dobbiamo aiutare l’Italia” Sommaruga va a Roma a promettere ulteriori aiuti al Belpaese da parte degli svizzerotti nella gestione dei finti rifugiati. Chiaro: la vicina Penisola non sigilla la frontiera del Mediterraneo (in Spagna nel 2016 sono arrivati 15mila asilanti, poco più di un terzo di quelli giunti in Svizzera!) e quindi i migranti economici con lo smartphone continuano a sbarcare a frotte. E naturalmente la ministra di Giustizia (?) Sommaruga, quella che riempie il Ticino di centri asilanti, si impegna a fare sempre di più per aiutare i vicini a sud. Il problema ovviamente è che non impegna se stessa (a proposito: quanti migranti ospita a casa sua?) bensì i cittadini svizzeri. E i ticinesi in particolari. Visto che abbiamo la sfortuna di confinare con l’Italia in regime di libera circolazione delle persone, è chiaro che, di fatto, ad aiutare l’Italia per permettere alla Simonetta di farsi bella con gli amici romani sono i Ticinesi.
Non aderisce nemmeno l’UE
Ma come, proprio la kompagna ministra del “devono entrare tutti” prima della votazione sul tema non aveva andava in giro a raccontare che la nuova legge sull’asilo era “restrittiva”? Infatti è così “restrittiva” che la Svizzera si fa carico, senza alcuna base legale, di sempre più migranti economici che spettano al Belpaese, in base a piani di ridistribuzione di Bruxelles! Piani ai quali non aderiscono neppure i paesi UE!
Portare a casa
Invece di andare in vacanza a Roma a fare promesse, sarebbe ora che la kompagna Simonetta portasse a casa qualcosa dall’Italia. La Confederella aiuta il Belpaese con i finti rifugiati a spese, in prima linea, del Ticino. E cosa ottiene in cambio? Zero! Oltreconfine il concetto di reciprocità lo devono cercare sul dizionario. La cacca viene scaricata direttamente nel Ceresio perché non ci sono i depuratori. Sulla famosa ferrovia Mendrisio-Malpensa stendiamo un velo pietoso. La Penisola da più di 40 anni incassa i ricchi ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri, che sono un pizzo pagato all’Italia in cambio del riconoscimento del segreto bancario svizzero. La Penisola ha vigliaccamente attaccato la Svizzera sul segreto bancario. Però, ma guarda un po’, ha continuato ad intascare il pizzo. Pecunia non olet, come si diceva una volta da quelle parti! E adesso vorrebbero pure rifilarci i costi della disoccupazione dei frontalieri…
E come la mettiamo con il libero accesso dei servizi finanziari rossocrociati al mercato italico, ora che grazie all’ex ministra del 5% Widmer Schlumpf la Svizzera in materia di piazza finanziaria ha calato le braghe integralmente? Campa cavallo, che l’erba cresce! Se ne parla da anni ma, ovviamente, i negoziatori svizzerotti non cavano un ragno dal buco. La mediterranea controparte dichiara che “il tema è sul tavolo” e le aquile bernesi immaginano di aver ottenuto chissà quale successo… quando si dice credere a Gesù Bambino!
Non si vede l’ombra
E aggiungiamo pure che l’Italia, per il proprio tornaconto elettorale, rifiuta con scuse ridicole di tassare i frontalieri come i lavoratori italiani che vivono in Italia, discriminando gravemente la maggioranza dei propri concittadini. In questo modo l’Italia fomenta attivamente il dumping salariale in Ticino. Eppure la kompagna Sommaruga contribuisce a togliere le castagne dal fuoco, a nostro danno, al Belpaese, in materia di caos asilo. Quel caos asilo di cui la politica italiana porta la responsabilità. E dove sono i ringraziamenti dell’Italia per l’aiuto offerto? Ringraziamenti sottoforma di azioni concrete. Risposta: non se ne vede l’ombra! Addirittura, oltreramina taluni politicanti (credendo di farsi belli agli occhi del proprio elettorato) starnazzano al Ticino razzista. Vedi qualche sindaco che dovrebbe semmai ringraziare il nostro Cantone di esistere mattina, mezzogiorno e sera, perché senza il Ticino la maggioranza dei suoi concittadini non avrebbe la pagnotta sul tavolo. Oppure qualche evanescente europarlamentare che assume la mamma e poi si fa mazzuolare. Costoro hanno addirittura avuto il coraggio di sbroccare contro la decisione di chiusura notturna in prova di tre valichi secondari.
Insomma, noi “aiutiamo” ed in cambio…
Passatori
Visto poi che la kompagna Simonetta nella sua gita ricreativa a Roma ha pure parlato di lotta ai passatori, ci piacerebbe proprio conoscere il suo pensiero al proposito della deputata presunta passatrice che continua a rappresentare il $uo partito nel Gran Consiglio ticinese.
Lorenzo Quadri