I sindaci PLR e PPD del Mendrisiotto puntano il dito contro il Luganese. Ma loro…

CHI ha voluto l’invasione di frontalieri? Forse proprio quei partiti a cui appartengono i sindaci momò?

Ma guarda un po’, cinque sindaci del Mendrisiotto, quelli di Chiasso, Mendrisio, Novazzano, Stabio e Vacallo, giovedì hanno lanciato l’allarme – caos viario: le loro strade sono infesciate di targhe azzurre e non ci si muove più!

I sindaci dei centri momò si appellano dunque ai colleghi del Luganese affinché facciano di più (?) per limitare il traffico: ad esempio cancellando posteggi, promuovendo il car sharing, eccetera.

Va bene incentivare il car-sharing, va bene promuovere le navette di trasporto aziendale, ma questi sono dei cerottini. Di certo non basteranno per risolvere il problema.

Se si vuole davvero porre un freno all’INVASIONE DA SUD (70mila frontalieri più svariate decine di migliaia di padroncini) l’unica soluzione è disdire la devastante libera circolazione delle persone, voluta dal triciclo PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria ovviamente inclusi!

Piccolo promemoria

A tal proposito, due domandine facili-facili:

  • Cosa hanno votato i 5 sindaci firmatari dell’appello ed i loro partiti sulla devastante libera circolazione?
  • A maggio, quando il popolo dovrà decidere sulla disdetta di tale scellerato accordo bilaterale, i signori sindaci del Mendrisiotto saranno magari tra quei politicanti della partitocrazia che starnazzeranno che “bisogna assolutamente salvare la libera circolazione”?

Fatto sta che la situazione è questa:

Chiasso: Sindaco PLR = pro libera circolazione
Mendrisio: Sindaco PLR = pro libera circolazione
Novazzano: Sindaco PPD = pro libera circolazione
Stabio: Sindaco PLR = pro libera circolazione
Vacallo: Sindaco PPD = pro libera circolazione
E poi ci si lamenta per le strade del Mendrisiotto infesciate dai frontalieri? Chi è causa del suo mal…

Inoltre: perché il triciclo spalancatore di frontiere ha provocato l’invasione di targhe azzurre, allora bisognerebbe mazzuolare anche gli automobilisti ticinesi? Ma col fischio! Si penalizzano SOLO i frontalieri!

Come da copione…

Ed infatti, come da copione in quel di Lugano i kompagni ro$$overdi in campagna elettorale – ringalluzziti dai risultati federali ed avidi di CADREGHE – hanno subito preso la palla al balzo per presentare l’ennesimo atto parlamentare contro i parcheggi, che i kompagni pretendono di cancellare.

E’ chiaro come il sole che lor$ignori della gauche-caviar  vogliono continuare a far entrare tutti i frontalieri generando il caos viario, e poi – con la scusa delle strade intasate – penalizzare i ticinesi, luganesi in primis, che hanno bisogno dell’automobile per andare a lavorare.

A $inistra non hanno ancora capito che le loro crociate ideologiche contro gli automobilisti e contro i posteggi – che, secondo i kompagni, devono diventare sempre meno numerosi e sempre più costosi – sono una delle cause della desertificazione del centro cittadino.

Se davvero questi $inistrati vogliono migliorare la situazione viaria del Sottoceneri, vale quanto detto sopra: a maggio devono votare per la disdetta della devastante libera circolazione delle persone. Se faranno altro, ed è sicuro che lo faranno, confermeranno di essere degli spalancatori di frontiere che se ne fregano del caos viario e del conseguente inquinamento, vogliosi solo di mazzuolare gli automobilisti. E poi questi signori hanno ancora il coraggio di sciacquarsi la bocca con il clima? Altro che clima: questi vogliono far entrare tutti a scapito del clima, oltre che, ovviamente, del mercato del lavoro e della sicurezza. Il bello è che tanti di loro sono pure sindacalisti. Quindi: sindacalisti ed ambientalisti che però, quando si tratta di venire al dunque, sostengono la devastante libera circolazione che sfascia il mercato del lavoro ticinese ed impesta l’aria. Eccola qua, la coerenza ro$$overde! Ricordarsene alle prossime elezioni!

Ah, già che siamo in tema.

A Lugano che nessuno si sogni di cancellare ulteriori parcheggi – e stiamo parlando di quasi cento stalli potenzialmente “a rischio” – per realizzare piste ciclabili, col risultato di mettere nella palta abitanti, esercenti ed attività commerciali in nome del solito isterismo climatico che va di moda!

Lorenzo Quadri