Espulsioni rapide, sistematiche e certe: nessuna attenuante buonista-coglionista per chi abusa dell’ospitalità svizzera. Altrimenti ci trasformiamo davvero nel Bronx. E a farne le spese saranno non solo i cittadini elvetici, ma anche gli stranieri onesti: la sicurezza è un diritto di tutti.

Ma come, gli stranieri che delinquono non erano tutta un’invenzione della Lega populista e razzista? Invece, ancora una volta, la cronaca di questo sempre meno ridente Cantone ci sbatte in faccia proprio quella realtà che i politikamente korretti vorrebbero negare. Perché la parola d’ordine è: negare sempre, negare comunque, negare ad oltranza. I crimini commessi da immigrati? Sono tutti “casi isolati”! Ed infatti, da un caso isolato all’altro, l’80% dei detenuti alla Stampa non ha il passaporto elvetico. Chissà come mai…

Persone pericolose
Piaccia o non piaccia, la realtà è che, a suon di immigrazione scriteriata, ci siamo riempiti di criminali stranieri. Persone pericolose; non ladri di caramelle. Un fatto di sangue gravissimo ha scioccato Chiasso la scorsa settimana: una sparatoria con omicidio. Cinque persone sono finite in carcere. E sono tutte straniere. Italo-brasiliano, rumeno, ucraino, kosovaro. La stampa di regime ha parlato di un cittadino svizzero tra gli arrestati. Come no. Altro che svizzero: si tratta di un kosovaro naturalizzato. Poi dicono che le “naturalizzazioni facili” di persone non integrate sono una balla della Lega populista e razzista.

Lo scossone
Se ci voleva uno scossone per svegliarsi, adesso lo scossone è arrivato. I cinque arrestati l’hanno fatta grossissima, ma è chiaro che sono la punta dell’iceberg. Quanti delinquenti stranieri pericolosi si sono installati in Ticino, oppure fanno dentro e fuori grazie alle frontiere spalancate? E come la mettiamo con il lassismo di leggi e tribunali? Ormai se ne sono accorti anche i paracarri. In questo paese solo gli automobilisti ed i contribuenti vengono perseguiti con la massima severità. Per tutti gli altri, invece…
Ad esempio: l’italo-brasiliano 26enne arrestato per l’omicidio di Chiasso è lo stesso che nei mesi scorsi aveva investito di proposito con il suo SUV un poliziotto “colpevole” di averlo multato. La condanna è stata una ridicola pena di sei mesi sospesa condizionalmente. La permanenza in carcere dell’italo-brasiliano è durata un battito di ciglia. Se invece di investire l’agente, il bravo giovane straniero perfettamente integrato avesse infranto un limite di velocità senza alcuna conseguenza, il demenziale programma via Sicura gli avrebbe procurato una pena assai più severa.

Avanti con le espulsioni
Il popolo svizzero, che in questo paese dovrebbe contare ancora qualcosa, lo ha detto più di una volta cosa vuole: espulsione dei criminali stranieri. Siamo uno Stato aperto, altro che populisti e razzisti. La Svizzera è il paese d’Europa con più stranieri, infatti sono due milioni su un totale di 8 milioni di abitanti. Ogni anno il saldo migratorio è di circa 100 mila persone. La Svizzera è un paese accogliente, ma se l’ospitalità viene ricambiata con il crimine allora la storia deve cambiare. Gli stranieri che delinquono o che abusano del nostro stato sociale vanno espulsi senza se né ma. L’espulsione deve essere sistematica, rapida e certa. Solo così ci potremo liberare della troppa foffa d’importazione che ci troviamo in casa e prevenirne l’arrivo di altra. Questo a tutela dei cittadini elvetici, ma anche degli stranieri onesti che vivono in Svizzera. Perché la sicurezza è un diritto di tutti.

Quando si vota…
Come scritto la scorsa settimana, i campanelli d’allarme continuano a suonare. Bisogna prendere subito la ramazza. Altrimenti sarà troppo tardi. Se non ci diamo una svegliata, diventeremo davvero come il Bronx.
E darsi una svegliata, visto che siamo in tema ed in periodo, vuol dire anche votare alle elezioni per quelle forze politiche che vogliono l’immigrazione controllata e l’espulsione degli stranieri che delinquono. Se invece si sostiene chi spalanca le frontiere perché sull’industria dell’immigrazione ci campa, e poi tenta di zittire gli oppositori con il ricatto morale del populismo e del razzismo, poi non lamentiamoci se saremo messi sempre peggio.
Lorenzo Quadri