Ennesima penosa performance della RSI e dalla stampa di regime: altro che nuovi sussidi!
La Pravda di Comano (NB: nella SSR il 76% dei pennivendoli èdi $inistra) e la stampa di regime vanno a nozze col caso di India,la ragazza etiope residente a Morbio che dovrebbe lasciare il nostro Paese. Le ore di trasmissione – rigorosamente a senso unico – e le paginate di giornale grondanti melassa immigrazionista si sprecano. Perfino il CdT scrive che la vicenda starebbe “appassionando i ticinesi”. Ma va là. E’ la stampa di regime in perpetuo manco di notizie – quella che sogna di mungere altri sussidi pubblici – a creare il “caso” a fini di politichetta,adducendo la scusa farlocca di una mobilitazione globale inventata.
Se la giovane etiope potrà o meno restare in Svizzera, lo deciderà la Confederella. Segnatamente la SEM (Segreteria di Stato della migrazione) o semmai i tribunali. Queste istanze statuiranno, si spera, sulla scorta di dati oggettivi. Non dei blabla moraleggiantiunidirezionali in provenienza dal Ticino.
Favola o abuso?
Piaccia o non piaccia alle “anime belle” o autocertificate tali, più che una favola edificante, la vicenda della giovane etiope sembra la cronaca di un abuso di diritto di durata decennale. Sarà anche vero che in questo lasso di tempo le persone interessate si sono integrate. Ciò non toglie che in realtà avrebbero dovuto lasciare la Svizzera tanto tempo fa. La permanenza in Ticino dal 2012 è il frutto di una sterminata serie di ricorsi (si suppone finanziati dal contribuente) inoltrata attaccandosi a tutti i cavilli e a tutte le istanze possibili ed immaginabili. L’esito è sempre stato lo stesso: il diritto d’asilo non c’è. Quanto all’integrazione raggiunta dai richiedenti negli anni trascorsi in Ticino a seguito di una procedura che loro stessi hanno tirato per le lunghe con ogni mezzo: quale fosse la loro situazione (ordini di partenza) lo sapevano benissimo. E ci sarebbe anche mancato che, durante questo tempo di presenza ingiustificata, si comportassero male(anche se, ovviamente, sappiamo che accade pure questo, e nemmeno di rado).
Gli altri sono fessi?
E’ assai discutibile (eufemismo) la tattica di far passare gli anni tempestando tutte le istanze di questa madre di Terra di ricorsi (pagati dall’ente pubblico?) e poi servirsi del tempo trascorsoquale argomento per sventare l’allontanamento. Questo si chiama abusare del sistema. E non è corretto. Non lo è nei confronti dei cittadini che rispettano le regole. E non lo è nemmeno nei confronti degli altri asilanti la cui domanda è stata giudicata infondata e che quindi sono stati rimandati a casa loro, conformemente al diritto. Gente che ha lasciato il nostro paese perché ha accettato le decisioni dello Stato a cui aveva chiesto ospitalità, invece di infesciare i tribunali di ricorsi.
Come devono sentirsi adesso queste persone? Devono pensare che in Svizzera il diritto d’asilo funziona in base al principio del “chi vusa püsée, la vaca l’è sua”? Devono considerarsi dei fessi?
E anche tra loro ci sono di certo individui che si sarebbero integrati, se avessero avuto la possibilità di restare. Non l’hanno avuta perché non esiste un diritto umano all’immigrazione.
Non basta essere disposti ad integrarsi per ottenere di rimanere in un Paese contro quanto prevedono le sue leggi. Questo deve essere chiaro.
Giornalai che pappagallano
Naturalmente le considerazioni di cui sopra la stampa di regime si è ben guardata dal farle. E non pare averle fatte nemmeno il governicchio cantonale.
I giornalai hanno pappagallato la narrazione del “pensiero unico”immigrazionista sulla brava famiglia che va fatta rimanere in Svizzera a tutti i costi, e guai a chi osa fare un cip: è un becero razzista e “disumano”! E per questa stampa di regime, che invece di informare fa propaganda, il cittadino dovrebbe pagare 150 milioni di Fr di sussidi in più all’anno? Ma anche NO!
Che poi a rappresentare India ed i suoi familiari ci sia l’avvocata “non patrizia di Corticiasca” che difende anche i finti rifugiati del cosiddetto “bunker” di Camorino (quello che va bene per i nostri militi, ma è disumano (?) per i finti rifugiati con lo smartphone) ed i brozzoni autogestiti, non parla a sostegno della fondatezza della causa. Ma questo è un aspetto irrilevante. Si confida nell’oggettività della SEM.