Accordo quadro: Economiesuisse (PLR) divulga un sondaggio farlocco per far credere che…
I soldatini PLR della direzione nazionale di Economiesuisse insistono con i tentativi di svendere la Svizzera alla fallita UE per squallidi interessi di saccoccia. Giuda con i suoi 30 denari al confronto era un dilettante.
Bramosi di sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale (quello che ci imporrebbe la ripresa dinamica, ossia automatica, del diritto comunitario, i giudici stranieri, la direttiva UE sulla cittadinanza, la cancellazione delle misure accompagnatorie, i regali miliardari ricorrenti a Bruxelles, i TIR da 60 tonnellate, la fine delle banche cantonali con garanzia dello Stato, e la lista delle nefandezze è tutta in divenire) i soldatini PLR di Economiesuisse hanno commissionato l’ennesimo studio farlocco all’istituto bernese gfs.ch.
Obiettivo dell’indagine: fare il lavaggio del cervello agli svizzerotti per convincerli – ricorrendo anche a massicce dosi di terrorismo di regime – che dire di no alla fallita UE “sa po’ mia”. Bisogna calare le braghe, sempre e comunque, chinarsi ad angolo retto senza esitare. Come già fanno i camerieri di Bruxelles della partitocrazia PLR-PPD-P$$ incadregati sotto le cupole federali: politicanti completamente scollegati dalla realtà, sempre al servizio delle lobby pro-saccoccia e mai a quello dei cittadini e della nazione.
Scelta non casuale
Economiesuisse non ha certo scelto gfs.ch per caso. Quest’ultimo è infatti lo stesso istituto che ha già realizzato lo studio farlocco secondo cui il 60% dei cittadini svizzeri sarebbe favorevole allo svergognato accordo-capestro. In casa gfs (come ovunque) hanno evidentemente capito l’antifona: se vogliono ottenere nuovi mandati, occorre che dal sondaggio escano i risultati desiderati dal committente. E manipolare un sondaggio è un gioco da ragazzi. Basta porre le domande “giuste”.
Di sicuro i signori di gfs.ch non hanno chiesto agli interpellati: “E’ d’accordo di farsi dettare legge da Bruxelles? E’ favorevole ad obbligare gli svizzeri a tenersi in casa, malgrado la volontà popolare contraria, tutti i delinquenti stranieri, se questi sono cittadini comunitari? E’ d’accordo di mantenere tutti i migranti economici UE? E’ favorevole all’eliminazione delle misure accompagnatorie alla libera circolazione delle persone? E’ d’accordo di sottostare alla Corte europea di giustizia? Eccetera eccetera. Queste sono le domande che i sondaggisti avrebbero dovuto porre. Evidentemente non l’hanno fatto. Altrimenti, altro che 60% di favorevoli all’accordo quadro…
Il nuovo farlocco
Dopo il sondaggio taroccato sui cittadini, ecco arrivare quello sulle aziende, il 67% delle quali sarebbe, secondo i soldatini PLR di Economiesuisse, favorevole all’accordo capestro. Sì certo, come no!
Di sicuro saranno favorevoli le grandi multinazionali, che di svizzero hanno semmai il nome, dirette da manager stranieri, che del nostro Paese se ne impipano alla grande.
Che lo siano tutte le altre, è una clamorosa “fake news” a scopo di lavaggio del cervello. Del resto la taroccatura già emerge dalla presentazione del sondaggio a cura di Economiesuisse.
Ad esempio: secondo l’indagine, le società sarebbero favorevoli all’osceno trattato coloniale per “la certezza del diritto”. Certezza del diritto? Con l’accordo quadro in vigore, non ci sarebbe più nessuna certezza del diritto, poiché esso continuerebbe a cambiare, in settori fondamentali, a seconda capricci del momento, ossia dei Diktat dell’UE! E gli svizzerotti… giù le braghe! L’unica certezza sarebbe la sudditanza nei confronti di Bruxelles. Quella sì che sarebbe garantita. Idem la rottamazione dei diritti popolari. Cittadini elvetici esautorati e disarmati dai funzionarietti UE! In casa nostra comandano gli eurobalivi!
Boiata numero due: le aziende sarebbero favorevoli allo sconcio accordo quadro perché così si otterrebbe l’equivalenza borsistica. Ah ecco. Peccato che di recente il ministro degli esteri PLR (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis abbia dichiarato che “l’equivalenza borsistica ha valore simbolico”. Adesso arrivano i soldatini PLR di Economiesuisse a sostenere l’esatto contrario: ossia, che l’equivalenza sarebbe così importante da giustificare la rinuncia alla nostra sovranità ed alla nostra indipendenza! Ex partitone: poche idee ma ben confuse!
Infine, la perla: le ditte “hanno paura di pesanti ritorsioni da parte dell’UE”. Sempre meglio. Sicché si svende la Svizzera per pura VIGLIACCHERIA.I nostri antenati, quelli che hanno lottato per l’indipendenza del Paese, si rivoltano nella tomba.
Se siamo così fessi…
Se siamo diventati così fessi da gettare nel water la nostra sovranità e la nostra indipendenza – che i cittadini degli Stati comunitari ci invidiano! – per andare ad ingrassare le già rigonfie saccocce di manager stranieri che se la ridono a bocca larga, allora vuol dire che ci meritiamo sia la partitocrazia calabraghista che il pavido ed evanescente governicchio federale.
E teniamo ben presente una cosa. La lobby dei manager stranieri Economiesuisse è quella che schiaccia gli ordini al PLR nazionale, che a sua volta li schiaccia alle sezioni cantonali, compresa ovviamente quella ticinese.
Ma continuate pure a votare per l’ex partitone del sedicente “buongoverno”, continuate a mandare a Berna i suoi politicanti a rappresentare il Ticino… poi però non lamentatevi.
Lorenzo Quadri