Le calate di braghe bernesi alimentano gli appetiti degli eurobalivi

E ti pareva! Il governicchio federale allo sbando ha ripreso supinamente le sanzioni della fallita UE contro la Russia, che non servono ad un tubo. Infatti non avvicinano la pace, ma al contrario la allontanano. E Gazprom, giocando sul cambio, ha realizzato utili record.

Alle sanzioni decise da Bruxelles, Berna ha dunque applicato la famosa “ripresa automatica del diritto UE” contemplata dallo sconcio accordo quadro istituzionale. Il modello coloniale, di sudditanza, è dunque stato sdoganato. La cosa non è passata inosservata. Tant’è che nei giorni scorsi il ministro presidente del Land tedesco del Baden-Württemberg, tale Winfried Kretschmann, ha dichiarato che “La guerra avvicina la Svizzera all’UE” e che “La ripresa da parte della Svizzera delle sanzioni contro Mosca è stata un segnale positivo per Bruxelles”. Ah ecco! Ennesima conferma, nel caso qualcuno avesse ancora avuto dei dubbi, che le sanzioni sono state riprese dai camerieri bernesi dell’UE solo per slinguazzare gli eurobalivi! Avanti con la politica delle braghe calate!

Autodeterminazione?

Il buon Winfried (che è pure un Verde) sottolinea che l’UE condividerebbe con la Svizzera tutti i valori importanti. Tra i quali, in sprezzo del ridicolo, cita pure l’autodeterminazione. Ma questi politicanti si rendono conto delle fanfaluche che raccontano? Bruxelles vuole fare strame dell’autodeterminazione della Svizzera: tant’è che pretende di imporci la ripresa automatica del diritto UE, i giudici stranieri e – new entry – adesso esige pure che i contributi di coesione (pizzi miliardari) diventino ricorrenti! Invece di ridurre le pretese nei confronti della Confederella, gli eurobalivi alzano continuamente la posta! Questi vogliono trasformarci in una loro colonia! Proprio come la Russia vuole fare con l’Ucraina, solo con altri mezzi.

Altro che la “guerra avvicina la Svizzera all’UE”. La guerra in Ucraina, per cui la Svizzera non porta alcuna responsabilità, ci “regalerà” tante di quelle rogne che nemmeno ce le immagiamo: del resto lo stesso governicchio federale si muove alla cieca, senza avere la più pallida idea delle conseguenze delle proprie azioni.

Della sciagura di un ulteriore avvicinamento (ovvero: svendita del nostro Paese) a Bruxelles, ne facciamo molto volentieri a meno!

#swissexit

Lorenzo Quadri