La faziosa organizzazione internazionale è in bolletta. 64 paesi membri se ne fregano!
Scusate ma ci scappa da ridere! L’ONU è in bolletta perché 64 Stati membri, su 193, non pagano le quote. Tra i paesi “pufatt” ci sono pure gli USA, che sono i maggiori foraggiatori delle spese folli del bidONU: ne pagano quasi il 22%.
Risultato: i megastipendi dei troppi funzionari delle Nazioni unite sarebbero a rischio, sicché (?) è allarme mondiale. Uhhh, che pagüüüraaa!
Peggio di Bertoldo
Gli USA hanno pure, e giustamente, tagliato i fondi all’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni unite che si occuperebbe dei profughi palestinesi, e ne chiedono la chiusura. L’UNRWA è stata di recente travolta dallo scandalo: i vertici ne hanno combinate peggio di Bertoldo, tra nepotismi, abusi di potere, rappresaglie, e chi più ne ha più ne metta. Per questo motivo, la Svizzera ha anch’essa sospeso temporaneamente (?) i contributi all’UNRWA. Meglio sarebbe stato cancellarli in via definitiva! Tanto più che detta agenzia non ha più ragione di esistere. Un ritorno dei palestinesi nella terra d’origine, oggi Israele, non è infatti pensabile.
Ultima ruota del carro
Al di là di questo. Il fatto che 64 paesi membri dell’ONU non paghino i contributi dimostra che, per questi Stati, le Nazioni Unite sono l’ultima ruota del carro. Ed a giusta ragione, essendo l’organismo e le sue agenzie ormai del tutto screditati, oltre che asserviti all’avanzata islamista ed immigrazionista.
E’ pertanto del tutto fuori luogo la dichiarazione del ministro degli esteri liblab Ignazio KrankenCassis che la Svizzera dovrebbe entrare nel consiglio di sicurezza del BidONU entro il 2023. Ma stiamo dando i numeri? Per quale motivo, poi, dovremmo entrare nel consiglio di sicurezza dell’ONU? Per essere sempre più legati ad un organismo sovranazionale fallimentare ed inutile, arrogante e clamorosamente fazioso? La Svizzera da simili cricche deve tirarsi fuori quanto prima. Non certo invischiarvisi sempre più!
La passione del triciclo
Del resto la passione dei politicanti del triciclo per l’ONU, oltre ad avere un enorme costo finanziario, implica l’ulteriore devastazione della nostra sovranità.
Prima delle elezioni federali, il triciclo euroturbo e xenofilo PLR-PPD-P$$ ha imboscato sotto il tappeto vari temi scomodi. Uno di questi riguarda proprio l’ONU. Trattasi del famigerato patto ONU sulla migrazione. Quello che vuole introdurre la libera circolazione delle persone a livello mondiale (naturalmente a senso unico, dall’Africa verso l’Europa); quello che vuole trasformare l’immigrazione clandestina da reato in diritto umano, a cui nessuno si potrà più opporre.
Evidentemente, il triciclo smania per sottoscrivere anche questa ciofeca, perché non sia mai che esista un obbligo internazionale a cui gli svizzerotti non si sottomettano giulivi! E la storiella che il patto in questione sarebbe non vincolante, è ovvio, non se la beve nemmeno il Gigi di Viganello. Non solo il delirante trattato sarà vincolante, ma esso contempla pure la censura in nome del pensiero unico. Sull’immigrazione i media potranno riferire solo in termini positivi. Posizioni critiche verranno criminalizzate e messe al bando come “discorsi d’odio”.
Anche sul clima
E’ palese che, sul breve termine, il triciclo correrà a firmare anche il patto ONU sulla migrazione, magari strillando alla “reputazione internazionale della Svizzera in pericolo” (accipicchia!) nel caso in cui non si sottoscrivesse.
E subito dopo quello migratorio arriverà un secondo patto ONU, questa volta sul clima. Naturalmente improntato all’isterismo climatico; che poi nella pratica, come abbiamo visto, si traduce in un diluvio di nuove tasse e divieti. E che, tanto per gradire, introdurrà pure la figura del rifugiato climatico.
Föö di ball!
Morale: altro che entrare nel Consiglio di sicurezza di un organismo in rovina, del tutto screditato, di cui sempre più Stati giustamente se ne fregano al punto da non pagare nemmeno le quote di partecipazione. La Svizzera deve uscire dall’ONU! Più ci invischiamo in organizzazioni sovranazionali prive di qualsiasi straccio di legittimazione democratica, più perdiamo sovranità ed indipendenza!
Del resto, l’adesione del nostro Paese al BidONU è stata approvata solo nel marzo del 2002, e per di più a maggioranza risicata. Sicché: föö di ball quanto prima!
Lorenzo Quadri