L’islam radicale dilaga. Ma i politicanti del triciclo PLR-PPD-P$$ stanno a guardare
I camerieri dell’UE in Consiglio federale, così come pure la partitocrazia politikamente korretta e multikulti PLR-PPD-P$$ non hanno fatto – e continuano a non fare – un tubo per combattere il dilagare dell’estremismo islamico in casa nostra. I tapini sono letteralmente terrorizzati dall’idea di venire accusati di “discriminare”. Risultato: la Svizzera si è trasformata nel paese del Bengodi per radicalizzati e radicalizzatori.
Quel che accade nelle moschee su suolo elvetico è a dir poco allarmante. Nei giorni scorsi è esploso il caso dell’imam di Kriens (LU) il quale nei suoi sermoni sosteneva che è giusto picchiare le donne. A Bienne è invece stato attivo per anni, e fino al recente passato, un imam ex finto rifugiato che predicava odio contro i cristiani e gli ebrei. Nel frattempo, il figuro si faceva mantenere dalla pubblica assistenza. E questo da anni. Evidentemente i soldi degli infedeli non gli facevano poi così schifo…
La calamita
Qui già emerge il primo nodo. Ovvero l’assistenza sociale “facile” a migranti islamisti. Una vera e propria calamita che attira questa gente sul nostro territorio. Fior di esperti di radicalizzazione da tempo ammoniscono i paesi con uno Stato sociale eccessivamente generoso con i migranti economici (è il caso della Svizzera e di alcune nazioni nordiche) del rischio cui si espongono perseverando in questo atteggiamento buonista-coglionista (che oltretutto costa uno sproposito al contribuente). Ma naturalmente gli strapagati burocrati del Dipartimento federale di Giustizia, $inistrati ed islamofili, non muovono paglia. Cambiare marcia? Eresia! Razzismo! I toni altamente scandalizzati usati dal governicchio federale nel rispondere ad un’interpellanza di chi scrive, che sollevava il problema delle prestazioni sociali facili agli islamisti, dicono tutto. Ma complimenti!
Il Dipartimento federale di giustizia è attualmente affidato alla liblab Karin Keller Sutter (KKS). Eppure la musica non è cambiata: è sempre la stessa che si sentiva ai tempi della kompagna Simonetta Sommaruga, ora approdata a fare disastri al DATEC nel segno dell’isterismo climatico. Nuova dimostrazione che l’ex partitone diventa sempre più la fotocopia del P$$: e dunque i liberali, se ancora ce ne sono, ci pensino bene prima di votare un partito del genere!
PLR=P$$
Un’altra misura urgente ed imprescindibile per contrastare il dilagare dell’estremismo islamico in casa nostra consiste nel vietare i finanziamenti esterialle moschee ed ai luoghi di culto musulmani. Perché, e questo l’ha capito anche il Gigi di Viganello, la paccata di milioni in arrivo da paesi stranieri dove vige l’islam politico serve a foraggiare la diffusione di tale ideologia in casa nostra. Ma la partitocrazia non ne vuole sapere. Né il governicchio federale, e nemmeno il parlamento. Ed in particolare proprio la coppietta PLR-P$$ che, nell’ultima sessione del Consiglio nazionale, ha respinto compatta, esponenti ticinesi compresi, una mozione in tal senso. L’atto parlamentare contro i finanziamenti esteri alle moschee è stato bocciato “grazie” al voto determinante della presidenta kompagna Marina Carobbio.
Certo che se i politicanti della casta multikulti continuano a fingere di non vedere l’avanzata islamista, e la minaccia che essa rappresenta per i nostri valori ed il nostro modello di società, in un futuro nemmeno tanto lontano altro che parità uomo-donna, altro che vietare il burqa: il velo integrale diventerà obbligatorio in casa nostra!
Lorenzo Quadri