Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere! Adesso circola voce che la Svizzera potrebbe finire sulla black list degli eurofalliti (uhhh, che pagüüüraaaa!) a seguito della bocciatura della Riforma III delle imprese.  La lista nera UE verrà allestita il prossimo 5 dicembre alla riunione dell’Ecofin, ossia dei ministri delle finanze della (Dis)unione europea. Vi figureranno i paesi non cooperativi in ambito fiscale. Da indiscrezioni in arrivo dal Belpaese (ma smentite da Berna) la Svizzera sarebbe destinata ad avere un posto nell’elenco.

Calando le braghe…

Evviva! Ecco qua l’ennesimo strabiliante successo della politica della calata di braghe compulsiva davanti ad ogni cip degli eurobalivi. Ecco cosa ci si guadagna a versare senza uno straccio di motivo miliardi di coesione agli eurofalliti (ed il “magic duo” liblab Burkhaltèèèr e Leider Ammann vorrebbe versarne ancora). Ecco cosa ci si guadagna a smantellare il segreto bancario  senza alcuna contropartita. Ecco cosa ci si guadagna a tradire i cittadini sul “maledetto voto” del 9 febbraio per inginocchiarsi all’UE e mantenere le frontiere spalancate. Ecco cosa ci si guadagna a permettere agli eurofalliti di comandare in casa nostra (l’invereconda genuflessione del consiglio federale al diktat di Bruxelles sulle armi è solo l’ultimo esempio in ordine di tempo). Ecco cosa ci si guadagna a gettare il proprio Paese in pasto al dumping salariale, alla sostituzione di lavoratori locali con stranieri, alla delinquenza d’importazione, tutto  per accontentare il padrone europeo. Ecco cosa ci si guadagna a riempirsi di finti rifugiati (quanti gli integralisti islamici?) che non ci spettano perché “bisogna dare l’esempio” nell’aderire ai programmi di ricollocamento dell’UE.

Dobbiamo continuare? La situazione è chiara anche al Gigi di Viganello. Invece di mandare gli eurobalivi affanbagno, i camerieri bernesi di Bruxelles continuano ad obbedire come soldatini.  L’UE, per tutto ringraziamento, tratta la Svizzera come una pezza da piedi. E la partitocrazia lascia fare!

Attendiamo al varco

Se la Svizzera sarà o no inserita  nelle black list degli eurofalliti, lo sapremo solo ad inizio dicembre. Questi $ignori dell’Ecofin non hanno che da attuare tale insano proposito, che poi ci divertiamo noi. Il nuovo ministro degli Esteri KrankenCassis dovrà dire: ci mettete sulle black list? Allora noi non vi trasmettiamo neanche uno straccio di informazione bancaria, applichiamo la preferenza indigena votata dal popolo, buttiamo all’aria la libera circolazione delle persone e – già che ci siamo – anche il fallimentare accordo bilaterale sui trasporti terrestri, ripristiniamo  i controlli sistematici ai confini, non vi versiamo nemmeno un centesimo di contributo di coesione, non facciamo più entrare neanche un finto rifugiato, espelliamo tutti i delinquenti stranieri dal primo all’ultimo e facciamo una bella alleanza con i paesi del blocco Visegrad ai quali, con tutta probabilità, andrà prossimamente ad aggiungersi l’Austria. Poi vediamo se qualcuno non scende a più miti consigli.

Inutile dire che attendiamo al varco il nuovo direttore del DFAE ed il suo famoso tasto “reset”!

Lorenzo Quadri