Mancano pochi giorni al 1° aprile, data in cui entrerà in vigore la riforma LADI, che comporta importanti riduzioni del diritto alle indennità di disoccupazione.
Da tempo c’è il sospetto che i disoccupati che rimarranno senza prestazioni non siano adeguatamente informati su quello che accadrà da qui a pochi giorni, come dimostrano peraltro le scarse richieste d’informazioni finora pervenute agli sportelli LAPS.
Il rischio è dunque quello di una presa di coscienza in massa e “tardiva” con conseguente intasamento dei servizi sociali comunali e cantonali e, dunque, ritardi nell’erogazione delle eventuali prestazioni d’assistenza per quelle persone che si ritroveranno senza altri mezzi di sussistenza.
Pare che la cassa cantonale di disoccupazione abbia scritto 1040 lettere ad utenti che perderanno il diritto alle prestazioni LADI (le altre casse ne avrebbero spedite circa 2000), ma solo 10 (!) persone su 1040 avrebbero preso contatto con la cassa, ciò che suscita giustificate preoccupazioni e lascia ulteriormente preconizzare il verificarsi di situazioni di presa di coscienza tardiva.
Pare inoltre che i programmi informatici delle casse saranno aggiornati alla nuova situazione legale solo a metà di aprile, di conseguenza tutti i disoccupati che perderanno il diritto con il 1° aprile riceveranno il conteggio di marzo errato, nello stesso infatti figureranno ancora i giorni di diritto in base alla vecchia legge. Questa situazione, se confermata, non mancherà di suscitare dei confusione, facendo credere ai destinatari di avere ancora diritto a prestazioni che invece non verranno più versate. Di conseguenza, molti disoccupati rischiano di rendersi conto di aver esaurito il diritto alle indennità LADI solo verso la metà/fine di aprile.
Chiedo pertanto al lod. Consiglio di Stato:
– Corrisponde al vero che la cassa cantonale di disoccupazione ha scritto 1040 lettere ad utenti che perderanno il diritto alle prestazioni LADI, e che solo 10 avrebbero preso contatto con la cassa?
– Come valuta il CdS questa circostanza?
– Corrisponde al vero che i programmi informatici delle casse disoccupazione saranno adeguati alla nuova legge solo a metà aprile, di modo che i disoccupati che perderanno il diritto il 1° aprile riceveranno il conteggio di marzo con ancora indicati i giorni di diritto in base alla vecchia legge? Se sì, per quali motivi i programmi informatici non sono stati adeguati per tempo?
– Non reputa il CdS che questo problema informatico provocherà confusioni?
– Cosa verrà fatto per evitare che si venga a creare una situazione di incertezza diffusa?
Con la massima stima
Lorenzo Quadri