Il 21 maggio votiamo NO al “fetido balzello” che servirà ai Comuni per fare cassetta
Di riffa o di raffa, se passerà la nuova legge i cittadini dovranno pagare di più. Ecco perché
Si avvicina la votazione sul “fetido balzello” ovvero sulla doppia tassa sul rüt (tassa di base più tassa sul sacco).
Una cosa è bene chiarirla. Chi si immagina che il fetido balzello farà diminuire i costi per i cittadini, va incontro ad un amaro risveglio.
Infatti la legge in votazione il prossimo 21 maggio prevede che i Comuni coprano con balzelli causali (quindi tassa di base e tassa sul sacco) il 100% dei costi di raccolta e smaltimento rifiuti.
Dove c’è già la tassa sul sacco
Attualmente in Ticino sono una cinquantina i Comuni che già applicano il sistema della “doppia imposizione” sul pattume.
Di questi:
- Uno (Quinto) ha una copertura dei costi di raccolta e smaltimento rifiuti del 100%.
- Sei (Gudo, Bedretto, Biasca, Giornico, Iragna ed Agno) hanno una copertura superiore al 100%! Ciò significa che questi comuni stanno allegramente facendo cassetta con balzelli sul rüt troppo elevati, i cui proventi vanno a finire nel calderone delle casse generali. Ad Iragna addirittura la copertura è del 149%! Se ai contribuenti locali va bene così…
- In tutti gli altri Comuni che già hanno la tassa di base e la tassa sul sacco il prelievo globale con la nuova legge è destinato ad aumentare. Questo perché attualmente non copre il 100% dei costi. E, se il sacco “cantonale” costerà di meno di quello comunale, aumenterà la tassa di base! La quale, tra l’altro, NON è causale. Paradossalmente, quindi, con la nuova legge il prelievo rischia di diventare “meno causale” di oggi. Dunque, dire che con la tassa sul sacco “ognuno pagherà solo per i rifiuti prodotti” è una fanfaluca.
- Per fare un paio di esempi concreti: nella vecchia Bellinzona la copertura attuale (Tassa di base + tassa sul sacco) è del 61%. Il restante 39% è coperto con le imposte. Con la nuova legge dovrà essere del 100%. Quindi i cittadini pagheranno “causalmente” il 39% in più! Ovviamente senza alcuno sconto sul moltiplicatore. Altro esempio: a Balerna la copertura attuale è del 65%. Con la nuova legge, l’aumento dovrà essere del 35%. O ancora: a Muralto la copertura attuale è del 68%, quindi dovrà esserci un aumento del 32% per raggiungere la copertura totale. E così via. Altro che “risparmio”! Si pagherà di più! E i Comuni faranno cassetta sulle spalle dei cittadini.
Dove c’è solo la tassa di base
Il Consiglio di Stato, nell’ambito della sua propaganda pre-votazione, nei giorni scorsi ha pubblicato una proiezione di quello che dovrebbe succedere nei 64 Comuni ticinesi in cui attualmente c’è solo la tassa di base ma non quella sul sacco, per arrivare alla conclusione che la tassa di base diminuirà. Premessa: visto che il metodo per calcolare la tassa di base varia da Comune a Comune, e che all’interno di uno stesso comune la tassa di base cambia da economia domestica ad economia domestica, è evidente che calcoli e paragoni sono fittizi. Naturalmente il CdS si “dimentica” di dire che nei Comuni in oggetto alla tassa di base si aggiungerà quella sul sacco.
Ma soprattutto: che la tassa di base diminuirà effettivamente, è ancora da dimostrare. Infatti i Comuni in questione non coprono la totalità dei costi di raccolta e smaltimento rifiuti con la tassa di base. Di conseguenza, potranno cumularla con la nuova tassa sul sacco senza fare alcuno sconto. E questo almeno fino alla copertura del 100% dei costi, e magari anche oltre. Illudersi che l’eventuale introduzione del “fetido balzello” porterà ad una diminuzione della tassa di base equivale a credere a Gesù bambino. Questo perché, come detto, praticamente TUTTI i Comuni dovranno AUMENTARE il proprio grado di copertura per raggiungere il famoso 100%!
A Lugano…
A Lugano, poi, l’aggravio sarà netto e doppio: due nuovi bazelli in più e senza alcuna compensazione a livello di moltiplicatore. In effetti è un mistero di Pulcinella che sulle rive del Ceresio la maggioranza del municipio vuole il “fetido bazello” come strumento per fare cassetta. Gli ultimi risultati (consuntivi) della città di Lugano dimostrano però che i sacrifici richiesti negli scorsi anni ai cittadini, vedi aumento del moltiplicatore del 10%, sono sufficienti. Quindi non c’è ragione di chiederne di ulteriori.
Tassa antisociale
Poiché i “fetidi balzelli”, a differenza delle imposte, vengono pagati indipendentemente dalla forza finanziaria (come gli esecrati premi di cassa malati, e senza nemmeno i sussidi) è ovvio che essi pesano molto di più sui meno abbienti ed in particolare sulle famiglie con bambini piccoli, che producono più rifiuti. I fetidi balzelli sono infatti antisociali: fa specie, dunque, vedere la nostrana $inistruccia sulle barricate a difenderli. Nella rossa Ginevra, per contro, i kompagni sono ferocemente contrari. E magari un qualche motivo ci sarà…
Soldi buttati?
Infine, è curioso sentire che per costringere i ticinesi ad assumere un comportamento “ecologicamente responsabile” (come dire che adesso siamo tutti scellerati) bisogna ancora una volta colpirli nel borsello, andando a penalizzare il già falcidiato potere d’acquisto della gente. Vorrebbe dire che decenni di campagne di sensibilizzazione a favore della raccolta differenziata non sono serviti a nulla. Soldi pubblici buttati nel rüt? E poi: la tassa sul sacco diminuisce i rifiuti prodotti, oppure fomenta tecniche di smaltimento “alternative” (cestini pubblici, littering nei boschi, scarichi di lavandini e WC…)?
Il 21 maggio votiamo No ad una nuova tassa sulle spalle della gente!
Lorenzo Quadri