Nuova vergogna ro$$overde: prima spalancano le porte ai migranti radicalizzati, poi…

E’ di sole poche settimane fa l’attentato terroristico islamista a Morges, costato la vita ad un giovane che ha avuto la sfiga di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. L’omicida è un pregiudicato turco, naturalizzato svizzero – ringraziamo le naturalizzazioni facili volute e praticate dalla partitocrazia! – che era stato scandalosamente rimesso in libertà da poco tempo… magari grazie a un qualche giudice di $inistra? “Scandalosamente” perché il terrorista islamico era agli arresti per aver incendiato un distributore di benzina. E le stazioni di servizio sono proprio uno dei bersagli indicati nei manuali dei jihadisti. Anche il Gigi di Viganello avrebbe dunque dovuto capire di avere a che fare con un terrorista islamico. Ma evidentemente i legulei dei tribunali, insediati dalla partitocrazia con il sistema del mercato delle vacche (io do una cadrega a te, tu dai una cadrega a me) non ci arrivano.

La leggina

Nella sezione autunnale delle Camere federali è stata votata la nuova legge contro il terrorismo islamico. Essa prevede, evidentemente, delle misure all’acqua di rose: figuriamoci se i soldatini della partitocrazia, imbesuiti dal multikulti e dal politikamente korretto, accetterebbero qualcosa di diverso. Non sia mai!

Cionostante i $inistrati islamofili hanno pensato bene di lanciare il referendum. A promuoverlo sono i giovani $ocialisti, i giovani verdi ed i giovani verdi-liberali (NB: “liberali” una cippa: i verdi-liberali in parlamento votano sempre come i verdi, che votano come i ro$$i), oltre al partito pirata.

Secondo i promotori del referendum, la leggina votata a Berna “non offrirebbe sufficienti garanzie giuridiche”. Ossignùr. Sentire i bimbiminkia del fankazzismo climatico, quelli che organizzano le manifestazioni ILLEGALI, sciacquarsi la bocca con termini da legulei di cui nemmeno capiscono il significato, fa ridere i polli. Questi starnazzano che “la Terra brucia”; ma dell’allarme terrorismo islamico nemmeno si rendono conto.

Prendesse piede in Svizzera l’islam politico a cui questi ro$$overdi reggono la coda, le loro manifestazioni non autorizzate se le potrebbero scordare in via definitiva.

Misure preventive

A far sbroccare i ro$$overdi, il fatto che la nuova legge prevede delle misure anche per quelle persone che, pur rappresentando un pericolo di terrorismo, per qualche motivo non possono essere oggetto di procedure penali. Queste persone potranno venire obbligate a titolo preventivo a presentarsi in un posto di polizia ad orari stabiliti, a non lasciare la Svizzera, a rimanere confinate in un determinato perimetro o a non recarsi in certi luoghi.

La misura ha una durata massima di sei mesi, può essere rinnovata una volta e deve essere approvata dall’Ufficio federale di polizia.

Paese del Bengodi

Visto che stiamo parlando di persone che costituiscono una minaccia – e questa minaccia deve venire certificata dall’autorità federale che di certo non è un covo di beceri leghisti, populisti e razzisti – ci mancherebbe anche che nei loro confronti non si potessero prendere dei provvedimenti!

Già la Svizzera, grazie anche alle prestazioni assistenziali “facili” a migranti economici in arrivo da “altre culture”, è il paese del Bengodi per gli islamisti.  Che infatti prendono piede alla grande. Ci mancherebbe solo che non si potessero prendere le misure minime di cui sopra. Altro che confinamento in un perimetro, altro che obbligo di presentarsi in polizia:  chi costituisce una minaccia per la sicurezza del Paese va ESPULSO per direttissima, senza se né ma!

12enni radicalizzati

A scandalizzare i $inistri referendisti, il fatto che i provvedimenti contestati si possono applicare anche a persone di 12 anni. Embè? Si sa benissimo che i jihadisti radicalizzano anche ragazzini. Se questi ultimi sono pericolosi, è necessario tenerne conto.

Se ci troviamo in casa 12enni radicalizzati, la colpa è degli spalancatori di frontiere multikulti che hanno fatto entrare in Svizzera tutta la foffa. E continunano a farla entrare.  I primi a predicare il “devono entrare tutti” sono proprio i promotori del referendum. Questi ci riempiono di pericolosi islamisti ed in più pretendono di impedirci di neutralizzarli? Ma vaffa!

Fuori dal BidONU!

Il fatto poi che l’ONU abbia criticato la nuova legge – uhhh, che pagüüüraaa! – è semmai un argomento a favore della medesima, ed una conferma  che la Svizzera deve uscire dal BidONU. Swissexit!

E che nessuno ci venga poi a citare la solita Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Ovvero quel trattato, invocato ad oltranza dai kompagnuzzi immigrazionisti e multikulti, in base al quale gli svizzerotti non potrebbero  (sa po’ mia!) espellere un terrorista islamico se costui si troverebbe in pericolo (?) nel paese d’origine.

Detta convenzione non l’ha firmata nemmeno l’UE per non dover sottostare – udite udite – ai giudici stranieri (!) della Corte europea dei diritti dell’uomo (però i balivi di Bruxelles, tramite lo sconcio accordo quadro istituzionale, pretendono di imporre a noi i loro giudici stranieri della Corte europea di giustizia).  Quindi, altro che referendum contro la leggina anti-terrorismo. Semmai si raccolgano le firme per l’uscita della Svizzera dalla CEDU, e pure dall’ONU!

E avanti con il divieto di finanziamenti esteri a moschee e “centri culturali” islamici! Sveglia!

Lorenzo Quadri