Per il CF questa foffa non può essere espulsa se in patria si troverebbe in pericolo

Le cappellate del governicchio federale si susseguono senza posa. Nei giorni scorsi esso ha ribadito che non si può (“sa po’ mia!”) espellere i terroristi islamici se questi si troverebbero in pericolo nella nazione d’origine.

Non si parla dunque di migranti economici, ma di persone pericolose, che potrebbero commettere delle stragi nel nostro Paese. Si parla di terroristi: gente che della vita altrui se ne fa un baffo. Però il CF non li vuole sbattere fuori. La sicurezza dei terroristi islamici viene prima di quella degli onesti abitanti della Svizzera (indipendentemente da nazionalità e religione).Prendiamo nota.

Chi altri?

Secondo i camerieri bernesi di Bruxelles, dovremmo tenerci in casa dei terroristi islamici pericolosi per non esporli al rischio di tortura o detenzione disumana (?) nel caso di rientro in patria.

Qui qualcuno non ha capito da che parte sorge il sole. E a noi dovrebbe importare se un terrorista pericoloso – mica un ladro di ciliegie! – rischia di venire torturato a casa sua? E quindi dovremmo tenerlo qui e magari sorvegliarlo a nostre spese 24 ore al giorno, spendendo cifre folli? Ci piacerebbe proprio sapere quale altro Stato è così fesso da compiere scelte del genere! O meglio: magari a parole. Ma poi nei fatti…

Si ronfa

In generale, quando si tratta di allontanare dalla Svizzera i delinquenti stranieri, l’autorità nicchia; per dirla con un eufemismo. Ai tempi della votazione sull’iniziativa d’attuazione (dell’espulsione dei delinquenti stranieri), nel febbraio 2016, il governicchio federale prometteva che, con la nuova legge sugli stranieri, sarebbero stati mandati via dalla Svizzera fino a 4000 delinquenti d’importazione all’anno. La cifra reale è di otto volte inferiore.

Adesso addirittura il Dipartimento Keller Sutter, PLR, pretende di far rimanere anche i terroristi islamici pericolosi! Magari mantenendoli a nostre spese!

Il giochetto

L’espulsione dei terroristi islamici è una pretesa della solita Lega populista e razzista?

La Lega ha in effetti sollevato più volte la questione. Nel caso concreto, tuttavia, a venire contestata è una mozione del Consigliere nazionale PPD Fabio Regazzi del 2016, la quale appunto chiedeva che i terroristi islamici venissero allontanatidalla Svizzera senza se né ma.

La mozione è stata approvata sia dal Consiglio nazionale che dagli Stati. Ciò vuol dire che anche una parte del “centro” ha votato a favore. Però il governicchio federale pretende adesso di farla stralciare.

Uno scandalo del genere si era già visto con la mozione Pantani sulla chiusura notturna dei valichi secondari. Pur approvata dalle Camere federali, è stata applicata “in prova” per qualche mese in soli tre valichi. Dopodiché, i burocrati bernesi hanno cancellato la misura “come se niente fudesse”! Adesso si pretende di fare lo stesso giochetto, cianciando che l’espulsione di terroristi pericolosi sarebbe contraria alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), alla Convenzione contro la tortura (UNCAT) e financo al Patto internazionale sui diritti civili e politici dell’ONU. Ö la Peppa! E allora? Il governicchio federale viola la Costituzione non applicando l’iniziativa popolare “Contro l’immigrazione di massa”. Il governicchio federale ha violato la Costituzione rottamando la neutralità per accontentare servilmente i suoi padroni di Bruxelles e di Washington. Il governicchio federale ha violato i diritti costituzionali dei cittadini tramite catastrofici lockdown. Il governicchio federale viola il diritto costituzionale dei cittadini alla libera scelta del mezzo di trasporto mazzuolando di continuo gli automobilisti. E la lista potrebbe continuare. Però adesso il CF starnazza perché – a suo dire – espellendo dei terroristi pericolosi si violerebbe un qualche trattato internazionale del piffero? E addirittura si produce in risibili pippe mentali sulle catastrofiche (?) conseguenze (uhhh, che pagüüüüraaaa!) che tali presunte violazioni porterebbero con sé, naturalmente tutte inventate di sana pianta?

Ma la Ka-Ka-eS ed i suoi burocrati pensano che la gente sia scema?

Non prendiamo lezioni

Punto primo: per fortuna di terroristi islamici pericolosi, che secondo il governicchio federale non potrebbero essere espulsi perché nel Paese d’origine rischierebbero il pelotto o la tortura, in Svizzera non ce ne sono a mazzi. E ci mancherebbe altro. In quanti casi si verificherebbe una situazione del genere? Alla prima occasione, si procederà con l’espulsione. Poi vedremo se qualcuno avrà da starnazzare!

Punto secondo: se, nel caso di cui sopra, qualcuno avesse da ridire, semplicemente si disdirà la CEDU e tutto il resto. Alla Svizzera questi accordi non portano un tubo. Non necessitiamo di imposizioni internazionali per garantire il rispetto dei diritti umani in casa nostra. Questo è un campo nel quale abbiamo lezioni da dare e non certo da prendere. Del resto, la stessa UE non è firmataria della CEDU poiché non vuole sottostare ai “giudici stranieri” della Corte europea dei diritti dell’Uomo. Capita l’antifona? L’UE rifiuta per sé i giudici stranieri, però pretende di imporli a noi!

La disdetta della CEDU potrebbe portare all’espulsione della Svizzera dal Consiglio d’Europa!, blatera ancora il Dipartimento Keller Sutter. Francamente: chissenefrega! E’ solo un’ipotesi, e anche se dovesse avverarsi, per noi non cambia nulla.

Fuori dall’ONU!

La nostra sicurezza interna vale ben più di trattati internazionali del flauto traverso che siamo gli unici a rispettare. Idem dicasi dell’appartenenza a gremi inutili (che servono solo a fornire cadreghe ai trombati).

O vuoi vedere che, essendoci di mezzo un patto ONU, il governicchio federale teme per la sciagurata candidatura elvetica al Consiglio di sicurezza del bidONU?

Detta boiata, che serve solo a gonfiare l’ego del “medico italiano” (cit. Corriere della Sera) del PLR, sarebbe dunque più importante della nostra sicurezza interna?

Qui qualcuno deve essere caduto dal seggiolone da piccolo. Altro che candidatura al Consiglio di sicurezza! Svizzera fuori dall’ONU!

#swissexit

Lorenzo Quadri