Intanto il Consiglio nazionale vuole spendere sempre di più per formare gli asilanti

Ma come, il caos asilo non doveva essere tutta una balla della Lega populista e razzista? Ed invece si è di recente appreso, ma tu guarda i casi della vita, che le entrate clandestine in Ticino sono triplicate da un anno all’altro: erano meno di 11mila nel 2015, contro le quasi 34mila nel 2016. Sicché la proposta di costruire un bel muro sul confine non è poi tanto campata in aria.

Eppure delle cifre in questione si prende semplicemente atto; come se fossero solo dei segni sulla carta e non avessero delle conseguenze assai concrete. Sia finanziarie che sotto il profilo della sicurezza. Intanto il Belpaese, ma tu guarda i casi della vita, è stato nuovamente rampognato in sede internazionale perché l’accoglienza dei migranti economici minorenni non sarebbe adeguata. Naturalmente si tratta in gran parte di presunti minorenni, visto che le dichiarazioni sull’età sono fantasiose e i documenti d’identità vengono gettati in mare.

“Persone in autostrada”

Il fatto che l’Italia non faccia i compiti in materia di accoglienza, aumenta la pressione sui paesi vicini (nel senso che sempre più migranti giunti nel Belpaese vista la situazione decidono di raggiungere altri lidi più accoglienti).  Questo lo hanno riconosciuto anche gli organismi internazionali di cui sopra. Va da sé che i primi  a scontare questa situazione sono proprio gli svizzerotti. E più precisamente il Ticino, per ovvi motivi geografici. C’è quindi da attendersi che gli ingressi clandestini in questo sempre meno ridente Cantone, già triplicati in un anno, siano destinati ad impennarsi ulteriormente. Con modalità sempre più fantasiose e rischiose. Vedi gli episodi di trainsurfing (viaggio clandestino sul tetto del treno) che hanno riempito la cronaca recente. Anche perché in  un caso l’esito è stato tragico. Ma da tempo decine di migranti entrano in Ticino a piedi camminando in autostrada. Pratica che non è di certo sicura. Chi credete che siano le “persone lungo l’autostrada” nel Mendrisiotto che i notiziari di Via Suisse annunciano con bella regolarità? Non sono mica turisti con la macchina in panne…

Troppo attrattivi

Chi istiga i migranti economici a tentare simili imprese rocambolesche, che possono anche costare la vita? Risposta: i fautori del “devono entrare tutti”. Quelli che si ostinano ad illudere gli asilanti che una volta raggiunto il nostro paese sono a posto: perché gli svizzerotti accolgono e mantengono tutti. Come ha detto il consigliere del presidente eritreo in visita a Berna, “il vostro (della Svizzera) problema è che siete troppo attrattivi”.

Svizzerotti pronti ad obbedire

E gli stessi organismi internazionali che bacchettano il Belpaese in materia di accoglienza di asilanti fanno – e ti pareva! –  appello all’UE e alle famose quote di ridistribuzione.  Il che significa, come di consueto, che i primi (se non gli unici) a seguire con la massima diligenza simili inviti, senza peraltro avere alcun obbligo al proposito, saranno proprio gli  svizzerotti. Come del resto hanno sempre fatto. Ringraziamo in coro la ministra del partito del “devono entrare tutti”, kompagna Simonetta Sommaruga. Ci troveremo quindi ad alloggiare sempre più sedicenti rifugiati che toccherebbero ad altri. Per questo la buona Simonetta ci vuole rifilare sempre più centri per asilanti.

La metà sparisce

E’ inoltre confermato che quasi la metà dei migranti spariscono nel nulla; questi, è evidente, sono tutti finti rifugiati, dal momento che dei veri perseguitati, una volta giunti in Svizzera, non avrebbero alcun motivo per far perdere le proprie tracce. Su questi clandestini nulla si sa – e nulla si continua a sapere. Il Consiglio federale, rispondendo a delle domande sul tema, ha ribadito che verosimilmente questi migranti non sono più in Svizzera e che comunque non risultano aumenti di reati che potrebbero essere riconducibili alla permanenza in clandestinità dei finti rifugiati “spariti” e blablabla. Ah beh, quando si dice “l’importanza del controllo sul territorio”!

Formazione

Intanto, sempre in tema di asilanti, il Consiglio nazionale è riuscito a prodursi nell’ennesima brillante pensata: ovvero accettare, per 108 voti contro 70, una mozione che chiede di spendere “parecchio di più”  nella formazione dei giovani rifugiati. E già, perché i giovanotti con lo smartphone non vanno solo accolti. Devono pure venire formati a spese del contribuente svizzerotto. Altrimenti – questa la brillante argomentazione dei mozionanti, naturalmente di $inistra – rimanendo in Svizzera saranno poi a carico dell’assistenza. Ma guarda un po’! Peccato che il punto sia un altro: ossia che questi signori non devono restare  definitivamente nel nostro paese, bensì rientrare nel loro il prima possibile. Le ammissioni provvisorie devono tornare ad essere quello che dice il nome: provvisorie, appunto. Invece la partitocrazia spalancatrice di frontiere, Dipartimento Sommaruga in prima fila, ha reso le ammissioni provvisorie, de facto, definitive.

Sdoganare

Sicché,  invece di intervenire al livello giusto, dove è effettivamente necessario intervenire, non solo si prosegue nell’irregolarità (e nümm a pagum) ma si pongono i presupposti per sdoganarla e perpetrarla. Si accetta come normale ciò che normale non è. Questo per ampliare sempre di più la spesa sociale provocata dai migranti economici. E naturalmente si ampliano di pari passo i diritti di questi ultimi (i doveri mai). Già, perché mica vorrete rimandare a casa un asilante che si è formato o che si sta formando, vero beceri razzisti?

Avanti, diventiamo sempre più accoglienti per i migranti economici! Quanto al conseguente caos asilo, semplicemente se ne nega l’esistenza (un po’ come accade con il dumping salariale ed il soppiantamento dei residenti con frontalieri). Ma fino a quando si pensa di prendere la gente per i fondelli?

Lorenzo Quadri