Quanti sono i furbetti? Intanto l’ex partitone strilla contro i controlli sui dimoranti

Prosegue l’assalto alla diligenza dello stato sociale elvetico da parte di immigrati. Dopo l’assistenza (a livello nazionale, quasi il 60% dei beneficiari è straniero) adesso è il turno della disoccupazione: in Ticino,  il 48.1% degli iscritti agli URC è straniero.

Com’era già il mantra della partitocrazia PLR-PPD-P$$ spalancatrice di frontiere? Con la libera circolazione delle persone arrivano i lavoratori di cui l’economia ha bisogno?

Se pensiamo che in questo sfigatissimo Cantone gli stranieri sono circa un terzo della popolazione, però costituiscono la metà dei disoccupati, è evidente che i conti non tornano. La sproporzione è manifesta. Ci sono troppi disoccupati stranieri. Il discorso è sempre lo stesso. Vale per i numeri della disoccupazione, per quelli dell’assistenza, per quelli della delinquenza.

In quali altri Paesi si trovano cifre come le nostre? Poco ma sicuro, da nessuna parte!

Rendite attrattive

Del resto, le rendite di disoccupazione elvetiche sono ben più elevate, e vengono erogate per più tempo, rispetto a quelle dei paesi confinanti. In particolare di quelle della Vicina Penisola. E, visto che il triciclo PLR-PPD-P$$ ha spalancato le frontiere con la devastante libera circolazione delle persone… “piatto ricco, mi ci ficco!”, come dicono oltreramina!

L’aspetto più scandaloso è che il 40% dei disoccupati stranieri è composto da permessi B (dimoranti). Ovvero da persone che hanno ottenuto di trasferirsi da noi perché hanno un lavoro. Ed invece… Contratti farlocchi per poi mettersi a carico dello stato sociale svizzerotto? Disoccupazione prima, assistenza poi, e nümm a pagum?

Il festival dei furbetti?

Si ricorda infatti che, grazie alla devastante libera circolazione delle persone, il periodo lavorativo svolto in un Paese UE viene conteggiato nel calcolo del termine quadro. Sicché l’aspirante permesso B può presentare un contratto di lavoro farlocco (in Svizzera interna si è scoperto un vero e proprio business in questo senso), venire licenziato anche il giorno dopo l’ottenimento del permesso e correre subito ad attaccarsi alla mammella della disoccupazione elvetica! Che, come detto, dà molto più latte rispetto a quelle degli Stati a noi confinanti! Per questo, ci piacerebbe proprio sapere da quanto tempo questa vera e propria pletora di permessi B in disoccupazionerisiede in Ticino! Perché c’è come il sospetto che i furbetti del quartierino abbondino!

Il bello è che l’ex partitone (quello che scopiazza il programma dai verdi, quello che inciucia con il PPD per le CADREGHE) proprio in questi giorni si è messo a starnazzare contro l’odiato leghista Norman Gobbi reo di non essere abbastanza largheggiante con i permessi B! I liblab blaterano addirittura di mobbing nei confronti degli stranieri! Ennesima dimostrazione che l’ex partitone, ormai allo sbando, sta sempre più diventando la fotocopia del P$ (Partito degli Stranieri)!

Altro che “preferenza indigena”!

Da notare che poi, grazie a quella “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) della preferenza indigena light, che è una NON preferenza indigena, voluta dal triciclo PLR-PPD-P$$ alle Camere federali (esponenti ticinesi compresi) per rottamare il “maledetto voto” del 9 febbraio 2014, i permessi B iscritti agli URC hanno esattamente la stessa presunta “corsia preferenziale” (farlocca) dei ticinesi: ossia, nei rami professionali toccati dall’obbligo di notifica, la precedenza di 5 giorni prima che il posto di lavoro venga segnalato pubblicamente. Ennesima dimostrazione che di “indigeno” nella preferenza indigena light c’è zero!

Lo stesso discorso vale per i frontalieri iscritti alla disoccupazione. Che per il momento sono ancora pochi, ma in futuro la cifra è destinata ad esplodere. Specie se i balivi UE decideranno che a pagare la disoccupazione deve essere il Paese in cui il frontaliere lavorava, invece che quello di domicilio come ora. Ed evidentemente i camerieri di Bruxelles in Consiglio federale, se arriverà questo Diktat, caleranno le braghe all’istante. Magari strillando ai “bilaterali da salvare” e quindi “bisogna adeguarsi”!

Direttiva UE

Ricordiamo inoltre che il triciclo PLR-PPD-P$$ smania per sottoscrivere lo sconcio accordo istituzionale, ossia quel trattato capestro che ci trasformerà in una colonia della fallita UE (anche la Germania è in recessione). Una delle deleterie conseguenze di questo trattato sarà la direttiva comunitaria sulla cittadinanza. A seguito della quale, i cittadini degli Stati membri UE potranno immigrare in Svizzera per mettersi allegramente a carico del nostro Stato sociale. Senza più dover temere di venire rimandati a casa loro!

#votalegaoiltriciclotifrega

 

Lorenzo Quadri