La CEDU non basta: la casta vuole sottometterci anche alla Corte di giustizia dell’UE
Ecco che arriva l’ennesima perla dei giudici stranieri della CEDU (Corte europea dei diritti dell’uomo). Costoro sono i legulei chiamati ad applicare la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la cui sigla fa anch’essa CEDU.
Da notare che la Svizzera “ovviamente” ha sottoscritto la CEDU (convenzione), mentre l’Unione europea no.
E perché l’UE non l’ha sottoscritta? Perché non vuole sottostare ai GIUDICI STRANIERI della CEDU (tribunale) in quanto riconosce solo l’autorità dei suoi, di giudici: ovvero, quelli della Corte europea di giustizia (CGUE). Capita l’antifona? Gli svizzerotti si sottomettono ai giudici stranieri, mentre a Bruxelles… no!
Nuova sentenza del piffero
In una recente sentenza, i giudici della CEDU hanno condannato la Svizzera, sostenendo la Confederella non potrebbe incarcerare, per motivi di sicurezza, una persona (pericolosa) in attesa di una misura terapeutica. Questo perché mancherebbe la base legale. Ah, ecco. Sicché, secondo questi legulei, delinquenti pericolosi, ad esempio – come nel caso concreto – molestatori sessuali in attesa di una terapia, dovrebbero essere lasciati in circolazione senza fare una piega.
Tanto per una volta, in un sussulto d’orgoglio più unico che raro, i giudici del TF hanno fatto obiezione di coscienza: reputando “incomprensibile” la decisione della CEDU, la corte di Losanna ha annunciato che non cambierà la propria giurisprudenza.
Giudici stranieri, vaffa!
Queste sentenze-fregnaccia di organi giudiziari sovranazionali evidenziano l’esigenza per la Svizzera di non sottostare a giudici stranieri che pretendono di comandare in casa nostra. Del resto, nel 1291 i Confederati si unirono (anche) contro i giudici stranieri. E invece, cosa vuole fare oggi la partitocrazia PLR-PPD-P$$? Vuole spalancare le porte ai giudici stranieri tramite lo sconcio accordo quadro istituzionale! Se questo trattato coloniale dovesse venire sottoscritto, i balivi di Bruxelles ci detterebbero le leggi, ed i giudici della corte europea di giustizia le applicherebbero in casa nostra.
Quindi: visto che non bastano i giudizi stranieri della CEDU a minare la nostra indipendenza, vogliamo aggiungere anche quelli della CGUE? Ma col fischio! Eppure il triciclo vuole proprio questo. I suoi politicanti smaniano per sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale. Costoro hanno ancora il coraggio di approfittare dello stramaledetto virus cinese per perorare la causa delle frontiere spalancate che, a sentir loro, permetterebbero all’economia di riprendersi. Come no! E’ ormai chiaro anche ai paracarri che la Svizzera, ed in particolare il Ticino, si sono impestati con il covid per colpa delle frontiere spalancate, che dunque andranno ri-chiuse. Altro che sottoscrivere nuovi accordi internazionali del piffero: bisogna cominciare a disdire un po’ di quelli in vigore, a partire dalla devastante libera circolazione delle persone! A maggior ragione quando i nuovi accordi ci porterebbero in casa ulteriori giudici stranieri!
La votazione
A proposito di giudici stranieri, si ricorderà che il tema è stato oggetto di una votazione popolare nel novembre del 2018. Si trattava di decidere sull’iniziativa dell’Udc, appoggiata dalla Lega, “Il diritto svizzero anziché i giudici stranieri”. L’iniziativa, purtroppo respinta, avrebbe stabilito la preminenza della nostra Costituzione sugli accordi internazionali. Inutile dire che la casta euroturbo si mise a strillare contro l’iniziativa. Come se chiedere che la nostra Carta fondamentale dello Stato abbia la precedenza su trattati internazionali del piffero voluti dalla partitocrazia spesso e volentieri senza coinvolgere il popolo, fosse una scandalosa eresia.
Uno degli argomenti usati dalla partitocrazia fu proprio quello che, se l’iniziativa fosse stata approvata, la Svizzera avrebbe rischiato l’espulsione della CEDU. Uhhh, che pagüüüraaa! A cosa servono la CEDU ed i suoi giudici – i quali, come detto, non sono riconosciuti nemmeno dall’UE – è evidente: a difendere i delinquenti, ed in particolare a sventare l’espulsione dalla Svizzera dei criminali stranieri. Vedi i terroristi islamici che non possono essere espulsi (“sa po’ mia!”) nel caso si trovassero in pericolo nel paese d’origine.
Non caschiamoci!
La Svizzera non ha bisogno della CEDU: i diritti fondamentali sono già contenuti nella nostra Costituzione. E nemmeno ha bisogno dei giudici che la applicano. Ancor meno ha bisogno di sottostare, in più, ad ulteriori giudici stranieri, ovvero quelli della CGUE!
Quindi, altro che firmare lo sconcio accordo quadro istituzionale che ci sottomette alla Corte di giustizia europea: bisogna liberarsi anche della CEDU!
E questi tempi grami di stramaledetto virus cinese – pandemia portata dalla globalizzazione e dalle frontiere spalancate che tanto piacciono alla casta – sono il momento giusto per affrontare questi temi. Anche perché i balivi UE ed i loro addentellati intendono approfittare senza vergogna pure della pandemia per aumentare il proprio potere!
Lorenzo Quadri