Gli svizzeri non hanno più la priorità in casa loro nemmeno in materia di organi  

Proprio vero che le sorprese non finiscono mai; specie quelle brutte. Capita infatti che da inizio maggio nell’ambito dell’attribuzione degli organi destinati ad un trapianto, i frontalieri saranno equiparati ai domiciliati. A patto – e ci mancherebbe altro – che siano affiliati alla (s)cassa malati elvetica.
La geniale pensata è contenuta in un’ordinanza del Consiglio federale, come al solito all’insegna della calata di braghe, del “dobbiamo aprirci” e – soprattutto – del principio-foffa politikamente korretto della “non discriminazione”. Peccato che “non discriminazione” voglia dire, nel concreto, che gli svizzeri in casa loro sono gli ultimi della fila.

Frontalieri privilegiati
Qui addirittura il Consiglio federale istituisce l’ennesimo privilegio assurdo dei frontalieri e dei loro familiari (!) in fatto di trapianto di organi: quindi un argomento non proprio di quelli leggeri, visto che c’è di mezzo la “pelle” della gente. La sedicente “parificazione” è infatti totalmente immotivata, e dunque si trasforma in privilegio. Questo perché i frontalieri non vivono in Svizzera, ci vengono solo per lavorare. Ed anzi rilanciando si potrebbe anche aggiungere che troppi di loro, almeno per quel che riguarda gli oltre 62’500 presenti in questo sempre meno ridente Cantone, si portano anche la “schiscetta” da casa pur di  non lasciare nemmeno un franco agli svizzerotti.

Se i frontalieri vengono in Svizzera solo per lavorare, i loro familiari, che risiedono oltreconfine, non hanno assolutamente alcun legame con il nostro paese. Ma adesso la Confederella, ed il Ticino in primis, non serve solo per portarsi a casa la pagnotta (assai più lauta e, soprattutto, molto meno tassata di quella degli italiani che lavorano nel Belpaese). No, adesso fa anche da “banca per gli organi”. E gli svizzeri in casa loro non hanno più la priorità, nemmeno in campo di trapianto di organi, rispetto a persone che, come detto, non hanno uno straccio di legame con il nostro paese!

Decisione scandalosa
Questa è l’ennesima decisione scandalosa del Consiglio federale a favore dei frontalieri e CONTRO gli svizzeri, dal momento che di organi a disposizione per i trapianti non ci risulta ci sia abbondanza, ma semmai penuria. Ci pare il minimo, ma proprio il minimo, che per potervi accedere in regime di parità occorra vivere in Svizzera e pagare non solo la cassa malati elvetica, ma anche tutte le tasse, i balzelli, le spese fisse e di costi della vita caratteristici del nostro paese. Invece i frontalieri, grazie alla delirante politica del Consiglio federale, continuano ad usufruire paritariamente – perché “non bisogna discriminare gli stranieri”, ma gli svizzerotti invece si possono discriminare eccome –  di tutti i vantaggi di chi è domiciliato da noi, ma senza pagarne il prezzo!

Quali obblighi?
Infatti nel solco di queste demenziali decisioni bernesi si inserisce anche lo scandaloso regalo fiscale fatto ai frontalieri dalla catastrofica ex ministra del 4% Widmer Schlumpf: grazie a costei, i frontalieri potranno beneficiare delle stesse deduzioni fiscali degli svizzerotti! Ma si può essere più autolesionisti e gnucchi di così?
Uella, adesso ci piacerebbe proprio sapere in base a quali stringenti ed ineludibili obblighi (?) il Consiglio federale ha deciso di penalizzare gli svizzeri e di avvantaggiare i frontalieri anche nell’ambito, delicatissimo, del trapianto di organi. Atto parlamentare a Berna in arrivo!
Lorenzo Quadri