Il 10 febbraio 2009 la partitocrazia in CC affossò il progetto solo per “farla” alla Lega

Di questi tempi all’ordine del giorno della politica federale ci sono i tagli alle rendite AVS, e segnatamente a quelle delle donne. La maggioranza della Commissione sicurezza sociale e sanità del Consiglio degli Stati ha infatti deciso di peggiorare il progetto di riforma del primo pilastro del Consiglio federale, a scapito delle future pensionate.  La Lega non condivide questi tagli. Nel caso venissero approvati dal plenum delle camere federali, sosterrà un eventuale referendum. Altro che risparmiare sulle rendite AVS, che i cittadini hanno già pagato. I tagli vanno fatti sui miliardi regalati all’estero, sui miliardi sperperati per mantenere finti rifugiati con lo smartphone, sui miliardi spesi in prestazioni sociali ad immigrati in arrivo da paesi stranieri vicini  e lontani.

La ricorrenza

Proprio in questi giorni, per restare in tema di AVS e dintorni, cade anche una spiacevole ricorrenza. Quella dell’affossamento, da parte del triciclo PLR-PPD-P$$ nel Consiglio comunale di Lugano, della Tredicesima AVS ai luganesi in difficoltà. Era infatti la sera del 10 febbraio 2009, quindi (quasi) esattamente 12 anni fa, quando la partitocrazia nel legislativo cittadino bocciò il Messaggio municipale che proponeva l’introduzione di questo contributo ai “noss vecc” di condizione economica modesta. Da notare che si sarebbe trattato di un aiuto accuratamente mirato, non elargito ad innaffiatoio anche ai milionari. Un aiuto che teneva conto in particolare di quegli anziani che non hanno diritto alla Prestazione complementare (PC) in quanto proprietari di una casetta.

Per i “puristi”: essendo una proposta comunale, non si trattava di una rendita versata dall’AVS (che è federale) ma di una prestazione equivalente della città. Il nome “Tredicesima AVS” serviva a rendere il progetto facilmente comprensibile.

Non un argomento

Il Messaggio municipale era stato approvato dall’esecutivo all’unanimità. I contrari non avevano, dalla loro, uno straccio di argomento che fosse uno: la proposta era infatti sostenibile sia dal punto di vista economico (il costo era calcolato in circa 2.5 milioni di Fr all’anno) che sociale (andava a vantaggio di chi ne ha bisogno) che politico (riconoscimento di chi ha costruito il benessere del nostro paese).

L’opposizione triciclata era dunque frutto della consueta politichetta dell’ostruzionismo e della ripicca. E’ infatti noto a tutti che la Tredicesima AVS è una battaglia storica della Lega. Una delle prime iniziative del Movimento, ad inizio anni Novanta, fu infatti la campagna per un bonus di 1000 Fr annui “per i noss vecc”. Ed evidentemente in nessun caso i soldatini del triciclo erano disposti a darla vinta all’odiata Lega!

$inistrati in prima linea

In prima linea a combattere la Tredicesima AVS c’era proprio il partito $ocialista. Chiaro: da quelle parti la priorità non è certo aiutare gli anziani svizzeri che tirano la cinghia, bensì tartassare i cittadini per mantenere ad oltranza migranti economici di ogni ordine e grado. Compresi quelli non integrati e non integrabili. Compresi i delinquenti stranieri.

A fare le spese dell’ostruzionismo della partitocrazia sono stati, evidentemente, gli anziani luganesi che tirano la cinghia; che sanno chi ringraziare.

In seguito all’affossamento del progetto luganese, la Lega dei Ticinesi lanciò un’iniziativa popolare per l’introduzione della Tredicesima AVS in tutto il Cantone. Ancora una volta, il triciclo si mise di traverso e non se ne fece nulla.

Tolla ro$$a

Kompagni ed uregiatti adesso protestano contro i tagli alle rendite AVS delle donne; anche noi la pensiamo allo stesso modo. Ma, per completezza d’informazione, potrebbero anche ricordare alla popolazione qual era la loro posizione sulla Tredicesima AVS proposta dalla Lega.

Ciliegina sulla torta: i kompagni, dimostrando una faccia di tolla senza pari, dopo aver affossato la Tredicesima AVS della Lega che era mirata agli anziani di condizione economica modesta, sostengono adesso quella proposta dall’Unione $indakale Svizzera, che è un classico esempio di prestazione ad innaffiatoio dal momento che ne beneficerebbero anche i milionari. In sprezzo del ridicolo, i ro$$overdi argomentano che “il costo della vita aumenta, ma le entrate rimangono le stesse”. Il che è anche vero. Però i kompagnuzzi si dimenticano – ma guarda un po’ che i primi a far aumentare il costo della vita sono proprio loro, con gli scellerati ecobalzelli in nome dell’isterismo climatico.

Tenere a mente

Le elezioni comunali sono ormai alle porte. C’è da sperare che i cittadini, nel momento di depositare la scheda elettorale nell’urna, si ricorderanno di certe squallide performance all’insegna della politichetta. Senza di esse la Tredicesima AVS, almeno a Lugano, sarebbe una realtà da ormai ben 12 anni.

#votalegaoiltriciclotifrega

 

Lorenzo Quadri