Prima bocciano la proposta mirata della Lega. Poi pretendono un regalo ad innaffiatoio

Mercoledì il Consiglio nazionale ha passato ore a blaterare sull’iniziativa popolare, lanciata dai $inistrati e dai $indakati, per l’introduzione di una tredicesima mensilità AVS. La “tredicesima AVS”, come si ricorderà, è una storica battaglia della Lega. Ma, al di là del nome, la proposta leghista era ben diversa da quella dei kompagni.

La richiesta della Lega era infatti stata chiamata “tredicesima AVS” per renderla immediatamente comprensibile. In realtà, però, non si trattava di una rendita finanziata dall’AVS. Era una prestazione che sarebbe stata elargita dal Cantone o dalla Città di Lugano. Non sarebbe andata a tutte le persone anziane, ma solo a quelle in difficoltà. Dunque un aiuto mirato e non un contributo ad innaffiatoio.

La politichetta dei kompagni

A Lugano, a fine 2008, il municipio licenziò all’unanimità (!) il Messaggio che chiedeva l’introduzione di questo modesto sostegno agli anziani che tirano la cinghia. La proposta era giustificata sia dal profilo economico (costi sostenibili) che sociale (andava a beneficio degli anziani sfavoriti) che politico (riconoscimento a chi ha costruito il benessere del nostro Paese).Tuttavia in consiglio comunale il triciclo votò un njet compatto: ovviamente per non darla vinta all’odiata Lega.

I primi a mettersi a starnazzare contro la “tredicesima AVS” furono proprio i soldatini $ocialisti, i quali sollevarono una serie di obiezioni farlocche. Ad esempio che gli anziani erano tutti benestanti e quindi non necessitavano di aiuti aggiuntivi. Oppure che la proposta non sarebbe stata mirata (balle di fra’ Luca).

Propaganda martellante

Dopo la bocciatura ad opera del legislativo luganese, avvenuta il 10 febbraio 2009, la Lega lanciò un’iniziativa popolare per introdurre la “tredicesima AVS”, con le medesime caratteristiche, a livello cantonale. L’iniziativa riuscì. Ma ancora una volta la partitocrazia, $inistra in primis, per i noti motivi di bottega, praticò ai cittadini il lavaggio del cervello contro la proposta. I kompagnuzzi ebbero pure il coraggio di dire che “gh’è mia da danée”! Proprio loro, che quando si tratta di spendere a piene mani i soldi degli altri (per mantenere migranti economici, per foraggiare i privilegi pensionistici degli statali, per finanziare un’amministrazione statale gonfiata come una rana) sono sempre in prima fila! A seguito della martellante campagna denigratoria della gauche-caviar e del sedicente centro PLR-PPD, in votazione popolare la tredicesima AVS venne respinta.

Tutto e il contrario di tutto

Adesso però i $inistrati, contraddicendosi clamorosamente, sostengono una tredicesima AVS in senso letterale: ossia pagata dall’AVS e di cui beneficerebbero tutti, milionari compresi.

La domanda a questo punto nasce spontanea: con quale lamiera i kompagni che hanno affossato la proposta mirata della Lega (raccontando la bufala  che non lo era), propongono adesso una prestazione ad innaffiatoio? (Dice niente l’espressione “regalo ai ricchi”?)

Con quale lamiera, con le finanze dell’AVS in difficoltà al punto da rendere necessario alzare l’età della pensione delle donne, la $inistra pretende ulteriori esborsi miliardari, però quando si trattava di erogare un aiuto mirato (quella proposto dalla Lega) berciava alle casse cantonali vuote? Chi oggi ha meno di 50 anni non sa se l’AVS la riceverà mai. Però i $inistrati si inventano le tredicesime ad innaffiatoio.

A proposito: ma gli spalancatori di frontiere, ro$$overdi in primis, mica ci raccontavano la favoletta che, grazie all’immigrazione incontrollata, gli stranieri avrebbero finanziato le pensioni degli svizzerotti? Invece in vent’anni gli abitanti della Confederella sono aumentati, causa immigrazione, del 21%. Però le casse dell’AVS piangono. Perché gli immigrati non si finanziano nemmeno le proprie, di pensioni. Altro che pagare le nostre!

Solo blabla

Da notare che le ore di ciance al parlatoio federale sulla tredicesima AVS sono solo blabla autoreferenziali. Infatti, trattandosi di iniziativa popolare, il legislativo dà solo un’indicazione di voto: la quale conta come il due di picche. A decidere saranno infatti i cittadini. Però la senatora P$  Marina Carobbio giustifica la presunta necessità di rimanere agli Stati fino a quando non avrà la cadrega governativa cementata sotto le ciapett con i temi importanti che ancora dovrà affrontare a Berna. Tra i quali la tredicesima AVS.

Avanti con la presa per il lato B!

Lorenzo Quadri