Ma mentre la Germania ha dichiarato gli Stati del Maghreb “paesi terzi sicuri”, a Berna dormono. E le frontiere rimangono spalancate non solo ai migranti economici, ma ad ogni tipo di delinquenti provenienti dal Nordafrica, miliziani dell’Isis compresi

Ma guarda un po’, anche la stampa d’Oltregottardo si accorge che c’è un problemino (eufemismo) nel rimpatrio dei finti rifugiati. Al proposito la NZZ ha pubblicato un’interessante pagina lo scorso 20 maggio.
A non funzionare, infatti, non è solo il sistema di Dublino. Come noto nel 2015 su 17’500 casi Dublino ne sono stati rinviati verso paesi UE sicuri meno di 2500. Ma naturalmente al proposito la kompagna Simonetta “dobbiamo aiutare l’Italia” Sommaruga non ha nulla da dire.

Ma ancora peggio di Dublino funzionano i rimpatri di finti asilanti magrebini nei paesi d’origine: Marocco, Tunisia, Algeria. Questi migranti sono tutti giovani uomini soli che non scappano da alcuna guerra: quindi abusano del diritto d’asilo. Ma la “nostrana” (per modo di dire, vista la pletora di doppi passaporti) $inistruccia, consigliera federale in primis, è decisa a consentire che tutta questa gente arrivi nel nostro Paese, ben sapendo che poi non si riuscirà a mandarla via.

Tunisia
Dei tre stati magrebini, solo la Tunisia fornisce una qualche (sporadica) collaborazione nel riprendersi i suoi finti rifugiati. Naturalmente per ottenere queste briciole gli svizzerotti hanno dovuto calare le braghe, offrendo aiuti di cooperazione a go-go e possibilità di formazione in Svizzera. Intanto che incassa, la burocrazia tunisina fa in modo che le pratiche di riammissione durino anche un anno. Pratiche che, va da sé, sono particolarmente difficoltose quando si tratta di persone che delinquono: soggetti che i paesi d’origine non hanno alcuna intenzione di riprendersi. Ma in generale i paesi d’origine non hanno certo voglia di veder tornare migranti “falliti”, che andranno ad ingrossare la già ampia schiera di disoccupati senza prospettive.

Algeria e Marocco
Se la Tunisia ogni tanto fa la grazia agli svizzerotti di riammettere qualche asilante respinto, ben diversa la situazione di Algeria e Marocco.
L’Algeria in base all’accordo con Berna (2007) è disposta a riammettere solo persone che ritornano in patria volontariamente, e non accetta voli speciali. E’ ovvio che, con un simile accordo barzelletta, ogni migrante economico, ma soprattutto ogni delinquente algerino, può sottrarsi tranquillamente al rimpatrio: basta che non sia “volontario” ed il gioco è fatto! Così i delinquenti algerini se li tengono in casa gli svizzerotti: quelli che spalancano le frontiere a tutta la foffa, perché “bisogna aprirsi”.
In Marocco, invece, di accordi di riammissione non ce ne sono proprio, anche se di tanto in tanto qualche finto asilante viene ripreso.

Se la ridono
I migranti economici, e peggio ancora i delinquenti magrebini, ridono in faccia ai funzionari elvetici incaricati della loro espulsione: sanno benissimo che riusciranno senza fatica a sottrarsi alla misura. E’ evidente che il mancato rimpatrio di finti asilanti e criminali magrebini pone un grave problema di sicurezza interna per la Svizzera. Ciò vale per il presente, ma soprattutto per il futuro prossimo. Perché a non venire espulsi dalla Svizzera sono anche i miliziani dell’Isis i quali – ed è stato lo stesso capo dell’Europol, mica il Mattino populista e razzista, a dirlo davanti al parlamento di Bruxelles – si nascondono tra i finti rifugiati.

Gli unici a fare i compiti
Ma naturalmente la kompagna Sommaruga e colleghi di Consiglio federale vogliono mantenere le frontiere spalancate. Non vogliono fare nulla per impedire l’arrivo di finti rifugiati magrebini. Ancora peggio: non siamo nell’UE, ma siamo gli unici a fare i compiti nel programmi di ricollocamento decisi da Bruxelles. In questo modo ci mettiamo in casa, senza peraltro uno straccio di base legale, migliaia di finti rifugiati che nemmeno ci spettano! E per tutto ringraziamento i balivi di Bruxelles sanzionano gli svizzerotti per il voto democratico del 9 febbraio. Chi dobbiamo ringraziare per questa situazione? Ma i sette scienziati bernesi, ovviamente!

Sveglia bernesi!
E non è ancora finita. Infatti la Germania, per qualche strano motivo (?), le espulsioni dei magrebini riesce a farle. Eppure, per agevolarle ulteriormente, ha dichiarato Tunisia, Algeria e Marocco “Stati terzi sicuri”; dai quali quindi non può provenire, per definizione, alcun rifugiato. Perché la Svizzera non fa la stessa cosa? Sveglia!
Ancora una volta, a Berna si preferisce perdere tempo in trattative internazionali senza sbocco, facendosi menare per il naso alla grande (come accade con il Belpaese, del resto). Intanto i finti asilanti magrebini, come pure i criminali in arrivo da quei paesi, ce li temiamo in Svizzera. Grazie, kompagna Sommaruga!
Lorenzo Quadri