Le proposte Xerox, dal nome della nota marca di fotocopiatrici, vanno decisamente per la maggiore. Ma le Xerox rischiano di fondere i circuiti, a furia di essere sottoposte a lavoro extra.

L’ex partitone ha scoperto gli sgravi fiscali. Ma guarda un po’, viene proprio da dire. Se il Plr avesse voluto gli sgravi fiscali, avrebbe potuto proporre un controprogetto all’iniziativa popolare della Lega. Se ne è ben guardato. Al contrario: gli sgravi leghisti, prima della votazione popolare del tre marzo, sono stati demonizzati ad oltranza dall’ex partitone, con argomenti di tipo terroristico che non lasciavano spazio ad alcuna apertura, corroborati dal consueto mantra  del “benaltrismo”. Ossia, del bisogna fare “ben altro”, senza però indicare mai cosa.

Adesso, a quasi otto mesi di distanza, si scopre cosa si intendeva con “ben altro”: ossia un’iniziativa minimalista scopiazzata da quella della Lega (come da ammissione indiretta da parte degli stessi promotori). La classica iniziativa annunciata (?) tanto per far vedere che “si fa”;  ben sapendo che non si arriverà da nessuna parte. Complimenti: dopo lunga gestazione, la montagna ha partorito  il topolino.

È poi evidente che i primi nemici degli sgravi da lui proposti, l’ex partitone li troverà “in casa”. Vale a dire, l’ala radicale ed in prima fila la direttrice del DFE (quella che “studia i dossier”). La quale non solo ha già messo le mani avanti (“se le finanze cantonali non saranno risistemate l’entrata in vigore  degli sgravi sarà differita”, ha dichiarato in radio il giorno stesso dell’annuncio degli sgravi) ma, in occasione di un dibattito sull’iniziativa leghista, aveva dichiarato che, per eventuali alleggerimenti fiscali, avrebbe atteso decisioni dell’Unione Europea! Beh, se si attendono decisioni dell’Unione Europea (?!) per questioni che rientrano ampiamente nella nostra autonomia, non c’è da stupirsi se siamo messi sempre peggio, e se dal DFE non esce assolutamente nulla a tutela dei lavoratori ed artigiani ticinesi contro l’invasione dei frontalieri e dei padroncini!

È quindi chiaro che le proposte del PLR sono un puro esercizio elettorale (il 2015 non è poi così lontano) nel tentativo di far credere ai ticinesi che l’ex partitone non si è dimenticato delle riforme fiscali (che non si fanno “grazie” alla ministra Plr). Tentativo vano, perché la realtà lo sbugiarda, ed i ticinesi non sono così merli come auspicherebbe il Plr. Solo la Lega si è sempre battuta per un fisco più leggero (o piuttosto: meno pesante) scendendo in strada a raccogliere le firme (cosa che il fu partitone non si sogna di fare) per permettere ai cittadini di votare. Ciò le ha attirato gli strali del partitume, PLR compreso.

Situazione del tutto analoga si verifica con l’altra recente “proposta xerox“, fotocopioata dalla Lega dei Ticinesi: quella del presidente P$ Saverio Lurati. Il quale nelle scorse settimane ha annunciato in diretta TV (teleticino) di auspicare l’introduzione di contingenti per padroncini e distaccati. Ma guarda un po’: fino a qualche giorno fa la $inistra internazionalista ed i suoi sindacati che lucrano sulle quote d’iscrizione dei  frontalieri, al solo udire la parola “contingenti” diventavano cianotici. Adesso – sempre in funzione di avvicinamento al 2015 – scatta il contrordine compagni, e anche il P$ si mette a scopiazzare l’odiata Lega: quella contro cui scende in piazza a manifestare, per intenderci. E lo fa scippando proprio quelle proposte che fino al giorno prima aveva demonizzato, bollandole come dimostrazione di xenofobia-populismo-razzismo.

Purtroppo per loro, sia Plr che il P$ hanno fatto male i propri calcoli elettorali: nel 2015 il cittadino ticinese voterà chi certe battaglie le ha sempre combattute e non chi goffamente tentas di saltare sul carro. L’originale è sempre meglio della copia. Soprattutto – come nei casi concreti – della brutta copia.