Il Consiglio federale dà corda all’iniziativa che vuole cancellare il 9 febbraio

I camerieri dell’UE preparano un nuovo schiaffo al Ticino e la $inistruccia manifesta la propria goduria. L’unico controprogetto ammissibile all’iniziativa del “vicolo cieco” è la disdetta tout-court della libera circolazione delle persone!

E’ proprio vero che non c’è limite al peggio ed in particolare non c’è limite al peggio dei camerieri dell’UE in Consiglio federale.

Nei giorni scorsi l’esecutivo ha infatti annunciato che non appoggia l’iniziativa RASA, ossia l’iniziativa del vicolo cieco: quella che, lanciata dagli spalancatori di frontiere, vorrebbe cancellare il “maledetto e voto” del 9 febbraio. Si sa infatti che la gauche caviar e dintorni provano un sentimento di incoercibile ribrezzo, di incontrollato schifo nei confronti dei diritti popolari, e meglio nei confronti del popolino becero che osa contraddire le élite delle frontiere spalancate e del multikulti. Sicché le votazioni popolari il cui esito non piace alla  $inistra vanno rifatte. Quelle – sempre più rare – i cui risultati vanno bene ai politikamente korretti, invece, non vengono messe minimamente in discussione. Ad esempio: la nuova legge sulla radiotelevisione, quella che ha reso il pagamento del canone radioTV obbligatorio per tutti, compreso chi non ha né radio né televisione, è passata per 3000 voti a livello nazionale, ma nessuno a $inistra si è messo a sindacare su questo risultato. Citus mutus!

Ennesimo tentativo di sabotaggio

Il Consiglio federale dunque non appoggia l’iniziativa del vicolo cieco, e ci mancherebbe altro. Però, e qui sta lo scandalo, non difende nemmeno la volontà popolare. Il CF ha infatti annunciato che ci sarà un controprogetto diretto. Ciò significa che il governo intende modificare, ossia SABOTARE, la volontà popolare e quanto inserito nella Costituzione il 9 febbraio del 2014. Il governo vuole cancellare  contingenti migratori, tetti massimi e ovviamente la preferenza indigena. Questo, evidentemente, per scodinzolare davanti ai padroni di Bruxelles. Perché  la volontà dei cittadini svizzeri non conta nulla, mentre i diktat dei trombati (definizione dell’industriale radikalchic Carlo De Benedetti) dell’UE… Inutile precisare che la $inistruccia ha accolta la notizia del controprogetto con gioia orgasmica.

E’ quindi chiaro che il Consiglio federale sta preparando l’ennesimo schiaffo al Ticino, che ha plebiscitato l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” con il 70% dei consensi. Ci provino ancora, lorsignori, a metter fuori la faccia a sud del Gottardo per farsi propaganda… E il governo ticinese non ha nulla da dire al proposito?

Preminenza del diritto internazionale?

Pare inoltre che nel controprogetto all’iniziativa del vicolo cieco il Consiglio federale voglia inserire il principio della preminenza del diritto internazionale sulla Costituzione svizzera. Se così fosse, si tratterebbe di una oscena svendita della sovranità nazionale: roba da scendere in piazza col forcone. E oltretutto sarebbe anche una mossa assai sciocca. Infatti, solo il mese scorso, è riuscita l’iniziativa popolare per l’autodeterminazione, che chiede proprio il contrario.  E, se i cittadini la voteranno…

L’unico controprogetto accettabile

Ma tu guarda questi camerieri dell’UE che invece di applicare la volontà popolare fanno di tutto, ma proprio di tutto, per sabotarla. L’iniziativa No Billag la respingono schifati senza alcun controprogetto, ed anzi pubblicano pure un rapporto sul servizio pubblico in campo radiotelevisivo in cui dicono che nell’emittente di regime “l’è tüt a posct”. Rapporto che viene contestato perfino dall’interno dell’amministrazione federale (figura da cioccolatai).

Quando invece, come nel caso del 9 febbraio, non c’è alcun margine di manovra perché il popolo ha già deciso, e quindi il Consiglio federale non può fare altro che adeguarsi,  si assiste a squallide arrampicate sui vetri pur di sabotare la volontà popolare. Come dire che in fondo, quando si tratta di spalancare le frontiere e rifiutare di controllare l’immigrazione, la democrazia può anche essere stuprata.

Vogliamo opporre un controprogetto all’iniziativa del vicolo cieco? Allora questo: la disdetta tout-court della libera circolazione delle persone. Ma i camerieri dell’UE, è ovvio, hanno mire diametralmente opposte.

Lorenzo Quadri